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“Basta semafori“, manifestazione a Lercara Friddi

“La strada stale 121 nel tratto Bolognetta-Lercara Friddi continua a registrare la presenza di ben sei semafori che possono essere rimossi, visto che esiste un contenzioso tra CMC e l’Anas ed i lavori sono fermi. Abbiamo chiesto una verifica dei tempi necessari per il ripristino del transito nei tratti stradali interessati dai semafori e servono solo dieci giorni per eseguire i lavori di rimozionei. Considerato che ormai da troppo tempo i cittadini dei territori interessati (Provincie di Agrigento, Palermo e Caltanissetta) subiscono disagi per la presenza degli inutili semafori, e le imprese agricole, le imprese artigiane e le ditte di trasporto, subiscono danni economici. Si terrà un incontro il 25 gennaio alle 17 presso la sala consiliare del Comune di Lercara Friddi, alla presenza del Governo regionale e dell’Anasi per chiedere il ripristino alla normalità del tratto di strada Palermo-Agrigento”. Lo scrivono il presidente della S.MA.P. Giovanni Panepinto e il sindaco di Lercara Friddi Luciano Marino che in una lettera aperta invitano amministratori del territorio e cittadini a partecipare all’iniziativa.

Feneal, Filca e Fillea chiedono che per garantire la continuità del cantiere della Bolognetta-Lercara venga intrapresa la soluzione più rapida, immediatamente realizzabile, ovvero il subentro nella gestione dei lavori del Consorzio Integra. “Il Consorzio Integra è già detentore del 20 per cento del pacchetto azionario della Bolognetta Scpa e ha tutti i requisiti per gestire in maniera operativa l’appalto – dichiarano Ignazio Baudo, Paolo D’Anca e Francesco Piastra, segretari di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil – È lo sbocco della vertenza che garantisce la continuità occupazionale e tempi più veloci, rispetto ad altri scenari che sono stati prospettati. La Cmc e Anas devono venire incontro alle esigenze delle aziende dell’indotto, che vantano consistenti crediti per lavori eseguiti, vincolando i pagamenti al pagamento degli stipendi dei lavoratori”.  Feneal, Filca e Fillea intervengono anche sulla cassa integrazione straordinaria, che la Cmc si appresta ad attivare. “Sappiamo che l’azienda avvierà tutte le procedure propedeutiche all’attivazione della cigs – dicono Baudo, D’Anca e Piastra – ma resta ben inteso che questa non può e non deve rappresentare la soluzione ai problemi bensì uno strumento che accompagni azienda e lavoratori verso una ripresa dei lavori”.