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Consiglio Confederale della Uil Sicilia

La relazione di Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia:

“Cominciare dall’analisi della situazione internazionale non si usa più. Tuttavia voglio sottolineare l’importanza della visita del presidente Draghi in Libia. Recuperare autorevolezza in un contesto così delicato è importante per il nostro Paese e non solo per gli appalti delle aziende italiane in quella regione ma anche per gli approvvigionamenti energetici gestiti dall’Eni. L’Europa abbandonerà il carbone del 2050, il petrolio anche dopo. Il tema della transizione energetica e delle enormi risorse coinvolte non può essere affrontato con superficialità.

Per il Petrolchimico di Siracusa abbiamo presentato un protocollo per il riconoscimento dell’area di crisi complessa, non solo per gli ammortizzatori sociali e per gestire le criticità del sistema degli appalti edili e metalmeccanici ma anche per portare al Mise progetti di riconversione verso il green. Se si perdesse questa occasione rimarrebbe solo il deserto. Conosceremo nei prossimi giorni le proposte di Versalis, Sonatrach, Sasol. Forse Lukoil rinuncerà a produrre metanolo e presenterà un progetto per un importante impianto per la produzione di energia dal trattamento dei rifiuti. Fondamentale anche per cercare una soluzione diversa dalle discariche, oggi sature, ed evitare l’esportazione della nostra immondizia all’estero con cisti stratosferici. Per Milazzo, la A2A ha proposto la trasformazione della centrale a gas in un impianto moderno biotec ma è bloccata dai soliti azzecca garbugli regionali. Il Cnr ha presentato un progetto che propone l’Isola per le tecnologie del vettore idrogeno. Idrogeno blu dai petrolchimici e green dalle fonti alternative. Nell’Etna valley, già leader nel fotovoltaico, è prevista la realizzazione di una giga factory con 500 milioni di investimento e mille nuovi posti di lavoro. Zone economiche speciali, logistica, progetti di potenziamento del sistema portuale (Augusta-Catania e Palermo-Termini Imerese) e del sistema aeroportuale sviluppando anche il cargo. Velocizzazione della rete ferroviaria e dei collegamenti stradali. Non ci sono, come sembra pensare l’assessore all’Economia Armao, risorse da assegnare alla Sicilia. Bisogna presentare progetti, realizzabili e finanziabili, e non libri dei sogni. Altrimenti saremo condannati a sterili lamentele e resteremo con le mani vuote. Per il Ponte siamo sempre stati – come Uil – favorevoli. Ma sinceramente temiamo che per il momento se ne discuta come si fa al bar la domenica parlando delle formazioni calcistiche. E’ fondamentale recuperare efficienza nella pubblica amministrazione regionale. Brunetta, sorprendo molti, ha proposto un ottimo protocollo – firmato dal presidente Draghi e dalle confederazioni – che rilancia il pubblico impiego. Contratti, regolazione dello smart working. Assunzioni a partire dal Sud. Abbiamo apprezzato moltissimo la presa di posizione del nostro segretario generale, Pierpaolo Bombardieri, contro miopi egoismi settentrionalisti. Ma anche noi dobbiamo fare la nostra parte come Sicilia. Abbiamo chiesto unitariamente la ridiscussione del Patto Stato-Regioni fatto con Governo Conte che vieta le assunzioni nei ranghi della Regione siciliana.

La recente approvazione della finanziaria ha evitato che si bloccasse tutto, compreso il pagamento degli stipendi dei dipendenti. Tuttavia dobbiamo stendere un pietoso velo sullo quello che è successo: tremila emendamenti proposti di cui alcuni necessari come quelli per finanziare i teatri fondamentali per il nostro futuro. Altri assolutamente esotici come quello della certificazione del Koshido Budo siciliano o particolaristici come il rimborso del pedaggio autostradale per la tratta Messina-Giampilieri. Dovendo sceglierne solo alcuni per i limiti di risorse e termini, il risultato è stato un pantano di veti incrociati. Sono state rinviati i provvedimenti più importanti per il sostegno all’economia. I ristori sono stati ridicole mance di duemila euro distribuite a pioggia e che non sono serviti a niente, come denunciano gli operatori del settore del turismo e del commercio che stanno vivendo la crisi drammatica. Per i finanziamenti di crediti a lungo termine, a fronte di un sistema bancario fortemente indebolito, bisognerà attendere il riorientamento dei fondi Poc che dovranno però anche servire per finanziare la riforma della Forestale e chissà cos’altro. Speriamo che non si tratti delle leggendarie vacche di Mussolini che si trovavano in ogni piazza visitata dal Duce ma erano sempre le stesse. Nella finanziaria siamo riusciti a bloccare il taglio delle pensioni dei regionali e abbiamo portato a casa i fondi per il rinnovo del loro contratto e la riqualificazione. La stabilizzazione non più rinviabile dei circa 4mila Asu. 250 assunzioni a tempo determinato di professionalità da utilizzare di concerto con gli enti locali per i fondi europei. Resta aperto l’interrogativo sulle risorse delle ex Province che già oggi non riescono nemmeno a pagare gli stipendi, figurarsi a svolgere le attività loro ancora delegate, come dimostra lo stato di manutenzione di scuole e rete stradale o il collasso dei servizi alle fasce più deboli. Critica non solo la situazione dell’edilizia scolastica ma anche la gestione di una didattica che si è voluta in presenza. Ma per garantire condizioni di sicurezza per cui la Uil Scuola si è impegnata in una durissima battaglia. Li ringraziamo anche a nome dei nostri figli e dei nostri nipoti. L’emergenza Coronavirus non finirà a breve. Anzi Palermo è già zona rossa e presto dato l’andamento dei contagi lo sarà tutta la l’isola. La gestione incerta e ondivaga sta aggiungendo tensioni a una condizione di fortissimo disagio. Sulla vicenda giudiziaria che ha investito Razza e i dirigenti della Sanità, aspettiamo che la magistratura faccia piena luce ma siamo preoccupati che in piena epidemia l’assessorato sia completamente decapitato. Musumeci si è assunto la delega ad interim ma non è scontato che eserciti un ruolo di coraggioso decisionista. Proprio per questo servono le nostre iniziative. Positive le manifestazioni dei Pensionati, ultima quella dell’altro giorno a Trapani per chiedere l’accelerazione del piano vaccinale per anziani e persone fragili. Così come gli scioperi indetti dai sindacati del commercio per il personale della distribuzione sovraesposto. E’ certo la carenza di vaccini e le vicende di Astrazeneca stanno complicando non poco il quadro. Gli stabilimenti Pfizer di Catania hanno le professionalità per produrre il vaccino. Bisogna prevedere investimenti ad hoc.

Purtroppo le tantissime varianti del virus in circolazione ci fanno temere che avremo sempre bisogno di questi presìdi. Per questo è giustissima la battaglia della Uil per la deroga sui brevetti per la produzione nazionale del vaccino. Positivo il protocollo dei vaccini in azienda. Un’altra criticità è il personale. Ci sono pochi medici e soprattutto infermieri e bisogna continuare a erogare anche le prestazioni sanitarie No Covid. Siamo in attesa, oggi per le vaccinazioni come ieri per i tamponi, della mitica discesa in campo dei medici di famiglia, sempre annunciata con grandi squilli di trombe ma sino ad oggi rappresentazione del paradosso di Zenone (Piè veloce Achille che non riesce mai a superare la tartaruga) o per dirla in maniera più semplice “tanto annacamento ma nessun movimento”. Abbiamo chiesto e ottenuto di autorizzare prestazioni aggiuntive per il personale medico-infermieristico che ne da disponibilità. Un modo concreto per risolvere il problema. Ma al di là dell’emergenza, bisogna ripensare i servizi socio-sanitari. Deospedalizzare la domanda sanitaria restituendo ai nosocomi la loro funzionalità e potenziare le rsa per la lungo degenza. Monitorare finalmente le case di riposo, oggi nemmeno censite dall’assessorato Famiglia e dagli enti locali. Gli anziani non possono essere abbandonati per colpevole disattenzione in una conduzione che produce drammi che troppo spesso leggiamo in cronaca nera. Partire dall’emergenza Covid per creare servizi efficienti. Ma l’assistenza non basta. Mezzo milione di redditi di cittadinanza in Sicilia. Guai se non ci fossero ma non sono la soluzione. L’Istat ha già censito un milione di occupati in meno in Italia quest’anno. Anche se per evitare statistiche tipo il famoso “pollo” di Trilussa sarebbe meglio se i dati fossero omogenei e raffrontabili. Sino ad ora ha tenuto il blocco dei licenziamenti e la proroga della cassa integrazione. Ma per cerare buona occupazione servono veri strumenti di Politiche attive del lavoro. La Regione deve sbloccare più di mille assunzioni per questi servizi riconoscendo la qualificazione dei dipendenti e recuperando sportellisti e navigator. E-commerce e riconversione delle Poste. Riconoscimento dei diritti dei riders. Crisi è trasformazione. Problemi ma anche possibilità di cambiamento. Zero morti sul lavoro. Una battaglia per la sicurezza. La Uil è impegnata per la riforma degli ammortizzatori sociali. Così come del sistema fiscale. Servono queste grandi riforme ma bisogna anche intervenire sui problemi che avvistiamo ogni giorno. Ieri mattina abbiamo visto su Tg1 il presidente della consulta dei Caf, Giovanni Angileri, chiedere, data la fase di emergenza, interventi di sostegno all’attività e la proroga degli adempimenti a carico dei cittadini. Stesso discorso per i Patronati. L’Ital ha svolto un lavoro eccezionale. Dobbiamo difenderlo ottimizzando le risorse disponibili. La Uil Pensionati, con l’arrivo alla guida di Carmelo Barbagallo, ha immediatamente lanciato un piano di incentivazione per il proselitismo che interviene sulle criticità registrate e che coinvolge le categorie e tutte le strutture della Uil. E’ un quadro complesso da gestire ma ci sono tutte le premesse per fare un ottimo lavoro. Oltre ai poliziotti, la famiglia Uil si è allargata anche a carabinieri e guardia di finanza con le modalità a loro proprie. Benvenuti. Categorie camere sindacali stanno operando bene. Anche il commissariamento di Siracusa-Ragusa-Gela si è concluso positivamente con la definizione di un’area vasta che le mette come Palermo direttamente in capo alla Uil Sicilia. Vi chiederemo di ratificare quando deliberato dall’Esecutivo

. La segreteria regionale ha il mandato per gli atti conseguenti. Questo sindacato cresce ma deve anche cambiare. Pierpaolo Bombardieri ha portato la Uil nazionale all’avanguardia nella frontiera della nuova comunicazione. Anche in Sicilia ci stiamo preparando per adeguarci ai tempi nuovi. Quelli della mia età ricordano il maestro Manzi che alfabetizzava gli italiani in bellissime lezioni in tv che si concludevano con: “Non è mai troppo tardi”. In questo caso “non è mai troppo presto”. Avanti così.