Palermo. “Dopo il giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione siciliana per l’esercizio 2018 e lo “schiaffo” dei giudici sulla tenuta dei conti non possiamo che esprimere massima preoccupazione per il futuro degli Asu. Lavoratori da troppo tempo senza contratto, contributi e con un sussidio di 592,97 euro mensili che adesso guardano con ansia e disperazione alla fine dell’anno, avendo bisogno – ancora una volta – di una proroga che serva a programmare la loro definitiva stabilizzazione”. Così Gaetano Agliozzo e Massimo Raso della Fp Cgil Sicilia, Paolo Montera e Calogero Emanuele della Cisl Fp Sicilia e Danilo Borrelli della UilTemp Sicilia, che aggiungono: “Auspichiamo che governo e parlamento regionali mantengano gli impegni assunti con le organizzazioni sindacali definendo la prosecuzione delle attività per il triennio 2020/2022, tempo entro il quale dovrà avvenire la loro stabilizzazione. La spesa regionale va cambiata, vanno qualificate le entrate e vanno eliminati gli sprechi ma occorre farlo senza “macelleria sociale”.