PALERMO. Le federazioni di categoria di Cgil Cisl Uil e Cisal scendono in piazza per chiedere garanzie a tutela dei 4mila lavoratori della Croce Rossa Italiana. E preparano una mobilitazione che il 17 ottobre prossimo si concretizzerà in una manifestazione nazionale a Montecitorio, davanti alla Camera dei Deputati, e assemblee in tutti i posti di lavoro. A Palermo si volgerà un´assemblea dalle 9 alle 14 presso la Sala riunioni del Comitato provinciale del Cri. Al centro della protesta “la fretta con la quale si sta procedendo al riordino della Cri, trasformata da ente pubblico in associazione di diritto privato, e le incertezze sul piano della tenuta occupazionale e retributiva”. Vale a dire il rischio di un netto ridimensionamento dell’ente e di una grave emorragia di posti di lavoro. Rischio che danneggerebbe non solo gli operatori della Croce rossa, ma anche i cittadini che dalla Croce rossa ogni giorno ricevono assistenza e supporto. Con la mobilitazione di giovedì Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Pa e Fialp-Cisal ribadiranno con forza la richiesta di un anno di proroga all’applicazione della riforma. Il tempo necessario per una riorganizzazione seria della Cri e per la definizione condivisa di punti essenziali: livelli dei servizi, fabbisogni di personale, tutela dei lavoratori precari (quasi la metà dell’intero organico). Ma non solo. La proroga servirebbe infatti anche per permettere al Govero di utilizzare la delega legislativa contenuta nel ddl Lorenzin presentato a luglio. E metterea punto quei correttivi alla riforma necessari per mantenere la qualità delle prestazioni all’utenza e i livelli occupazionali. Per questo accanto al presidio e alle iniziative di protesta, Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Pa e Fialp-Cisal scriveranno ai presidenti dei gruppi parlamentari: affinchè tutti i soggetti interessati si facciano carico dell’impegno di raddrizzare una situazione che sta pericolosamente correndo verso il collasso.