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Esecutivo, in pillole la relazione del segretario Barone

-In Sicilia quasi 600mila i percettori tra reddito di cittadinanza e di emergenza. Bisogna creare lavoro, questa forma di sussidio crea problemi rispetto all’incontro tra domanda e offerta. Servono strumenti veri di Politiche attive del lavoro che possano qualificare l’offerta di manodopera.

-Sono state finanziate dal governo nazionale 1.100 assunzioni per i Centri per l’Impiego. Chiediamo che possano rientrare navigator e sportellisti come riconoscimento per l’esperienza lavorativa. Ma anche i dipendenti della Regione per una progressione di carriera.

-Sicurezza sui posti di lavoro e organici degli ispettori, un altro tema fondamentale per la Uil. All’assessore Scavone chiediamo di sapere come saranno reperiti e come qualificheranno il personale che già c’è.

-Emergenza incendi. Come previsto dalla Uil, la Regione non aveva i fondi per fare partire il servizio antiincendio. Nel frattempo i roghi sono scoppiati. Sulla riforma della Forestale solo annunci poco convincenti.

-Nemo Sud, a Messina 50 operatori licenziati e 5mila famiglie di disabili che non sanno come sopravvivere. Il Policlinico di Messina, che garantisce la continuità del sevizio, non ha però le competenze per poterlo fare e crea così enormi disagi.

-Sanità. La Uil chiede la verifica della pianta organica del personale medico, infermieristico e amministrativo mobilitato per l’emergenza Coronavirus. Ma anche proroghe e verso quale modello sanitario ci si sta orientando.

-Un milione di anziani in Sicilia, non c’è però alcun censimento sulle case di riposo. Abbiamo chiesto l’istituzione di registri e norme per avere trasparenza.

-La pandemia ha colpito la grande distribuzione, non solo per le norme anti assembramento, ma per l’oggettivo calo dei consumi. Una timida ripresa solo nel comparto dell’edilizia che dovrebbe beneficiare delle risorse per le infrastrutture che arriveranno con Recovery Plan.

-Con le vaccinazioni dovremo convivere per molti anni. Gli stabilimenti Pfizer di Catania hanno le professionalità per produrre il vaccino. Bisogna prevedere investimenti ad hoc. Per questo è giustissima la battaglia della Uil per la deroga sui brevetti per la produzione nazionale del vaccino.

-Il Polo industriale di Siracusa, dichiarato area di crisi complessa, dovrà riconvertirsi verso il green. Ma oggi, in attesa dei grandi investimenti da finanziare con le risorse europee, riscontriamo difficoltà a garantire una continuità occupazionale nel sistema degli appalti.

-L’Etna Valley è all’avanguardia nella produzione dei pannelli solari bifocali di 3Sun con il progetto “Giga Factory” da 500 milioni e mille assunzioni. A2A ha presentato il piano per riconvertire la centrale a gas di San Filippo del Mela in produzione di biotecnologie ma attualmente è bloccato dall’inerzia del governo regionale. Il Cnr ha, inoltre, proposto un polo di ricerca sulle tecnologie dell’idrogeno che si colleghi alla produzione energetica blu dei petrolchimici e green per il solare.

-Va colmato il gap delle infrastrutture di collegamento. Occorre modernizzare la rete ferroviaria, che in parte ricalca ancora quella che serviva le miniere di zolfo, e sciogliere il nodo del collegamento Sicilia-Continente. Allarmante la desertificazione del credito.

-Le banche sono fondamentali per supportare cittadini, lavoratori ed aziende al fine di favorire al più presto la ripresa della nostra economia. Il sistema bancario svolge un ruolo prioritario al servizio del Paese, delle famiglie e del territorio.

-Resta aperto l’interrogativo sulle risorse delle ex Province che già oggi non riescono nemmeno a pagare gli stipendi, figurarsi a svolgere le attività loro ancora delegate, come dimostra lo stato di manutenzione di scuole e rete stradale o il collasso dei servizi alle fasce più deboli.