Palermo. “Dopo dieci anni di commissariamenti e di cattiva gestione il governo Schifani deve rivedere lo Statuto e ripristinare le ex Province con elezione diretta di primo livello”. Lo affermano Luisella Lionti e Salvatore Sampino, segretari generali della Uil e Uil Fpl Sicilia che aggiungono: “Sino ad oggi abbiamo assistito alle enormi difficoltà nel garantire servizi essenziali come la gestione delle strade, la manutenzione degli immobili, il pagamento delle utenze delle scuole superiori di secondo grado e servizi ai disabili. Solo grazie all’impegno efficace ed efficiente del personale dipendente, ancora oggi, si riescono a dare delle risposte ai cittadini. Adesso – continuano i sindacalisti – occorre colmare vuoti e carenze con interventi strutturali attraverso investimenti e un dialogo continuo con il territorio e le forze sociali per fronteggiare soprattutto il crescente disagio dei più deboli. Con il confronto ci auguriamo che il governo regionale sia capace di ridisegnare il futuro e la governance dei suoi Enti locali. La Uil e la Uil Fpl da tempo ribadiscono che solo garantendo i più deboli si può parlare di giustizia sociale, di pari opportunità, di sviluppo e crescita sostenibile”. Si discuterà proprio del futuro dei Liberi Consorzi e delle Città metropolitane domani a Palermo a Palazzo Comitini alla presenza di Domenico Proietti e Rita Longobardi, segretario generale e segretario organizzativo della Uil Fpl nazionale. “E’ necessario un riordino delle autonomie locali, con il ritorno alle Province e all’elezione diretta dei Presidenti. La confusione istituzionale venutasi a creare negli ultimi anni – afferma Proietti – ha svuotato le province di funzioni, personale e risorse, creando enormi disservizi a scapito dei cittadini. Così come dobbiamo avere il coraggio e la lungimiranza di accorpare i Comuni. Nel 2023, in Italia ci sono ancora 8mila comuni, di cui il 70% al di sotto dei 5mila abitanti. Sono a rischio la funzionalità e l’efficienza dei servizi”. E la Longobardi conclude: “Siamo favorevoli al ripristino dell’elezione diretta sia del sindaco della Città Metropolitana che del presidente della Provincia, ristabilendo la diretta responsabilità politica nei confronti degli elettori e la rappresentatività delle comunità territoriali. E’ necessario, però, che vengano definite chiaramente le funzioni da attribuire a questi enti e che vengano assegnate risorse e dotazioni organiche adeguate alle funzioni attribuite, prevedendo una reale valorizzazione delle professionalità e del lavoro svolto dai dipendenti”.