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Riforma dell’edilizia e accorpamenti degli Iacp

Dopo molti anni di assoluto silenzio, finalmente il problema della casa, anche se in maniera indiretta, torna ad essere all’attenzione della politica regionale. Avevamo auspicato che finalmente si sarebbero affrontati in maniera organica le difficolta di una gestione dell’edilizia residenziale pubblica, in maniera moderna e per rispondere in modo congruo alla seconda emergenza, dopo la mancanza di lavoro, che è la mancanza di case a costi accessibili ai cittadini con basso reddito. Purtroppo il disegno di legge 602 del Governo Regionale si limita ad ridisegnare l’impalcatura degli enti, senza affrontare in maniera organica nessuna delle problematiche che come organizzazioni dei lavoratori e degli inquilini riteniamo necessarie. Procedere alla revisione delle procedure di assegnazione degli immobili, ancora previste dal DPR 1035/72, alla gestione unitaria delle morosità e delle illecite occupazioni, come della gestione manutenzione e recupero del patrimonio di ERP o di come gestire i condomini misti presenti dopo la vendita di parte del patrimonio, ci semprano tra gli altri, argomenti che sono indispensabili per parlare di riforma. Temiamo che il solo cambio della Governance previsto dal progetto del Governo, rinviando tutto il resto ad una fase successiva, produca semblicemente il blocco delle attuali insufficienti attività degli IACP, complicando ulteriormente una situazione difficile in presenza di situazioni economico-finanziarie disomogenee degli Iacp. La UIL e l’Uniat sono interessate ad una riforma complessiva delle politiche abitative, sia pubbliche che private, che non produca l’effetto di vedere perpetrate situazioni già note, come la riforma dell’IRSAP, delle Camere di Commercio o delle Province ancora dopo anni commissariate. Riteniamo indispensabile il mantenimento dello status giuridico di Enti non economici, per poter continuare ad utilizzare le risorse provenienti dalla UE e come richiesto da tutti i dipendenti di avere mantenuto il CCNL degli Enti Locali. Rimaniamo disponibili ad un approfondito esame delle scelte da attuare, che mettano al centro un sistema che veda norme e procedure organiche sul territorio siciliano, finalizzate ad una efficiente ed efficace gestione di tutto il patrimonio pubblico. Invitiamo il Governo a tornare sui suoi passi ed aprire un tavolo di confronto con tutte le parti interessate, Parti sociali, Inquilini, Enti gestori, Comuni per ricercare una via condivisa per una riforma VERA dell’abitare e degli strumenti che dovranno governarla. IL PRESIDENTE REGIONALE #UNIAT ​​​​IL SEGRETARIO GENERALE #UIL SICILIA ​#GiovanniSardo​​​​​​​ #ClaudioBarone