Palermo. “Anche la seconda convocazione per nominare l’amministratore di Sicilia Digitale è andata a vuoto. Non è stata trovata, infatti, una nuova guida dopo le dimissioni dell’avvocato Ignazio Bertuglia. E mancano pochi giorni alla scadenza della legge che ha destinato 12 milioni per dirimere il contenzioso con gli ex soci di Engineering. Questa legge vincola le risorse alla redazione di un nuovo piano industriale e senza amministratore nulla si può fare. Una situazione che ci preoccupa moltissimo perché a rischio c’è il futuro dei lavoratori e della stessa società”. Così Fim Cisl con Antonio Nobile e Uilm e UilTemp con Enzo Comella e Danilo Borrelli, che aggiungono: “Chiediamo un immediato incontro alla politica e ai proprietari della società. Restano solo venti giorni per salvarla dalla liquidazione. Non vorremmo, però, che proprio questo fosse il piano. Ci sono famiglie monoreddito e professionalità da tutelare e non disperdere. Sono lavoratori che svolgono servizi essenziali e innovativi e in questo periodo storico che vede avanzare il settore digitale sarebbe assurdo non sfruttarli insieme alle risorse in arrivo del Pnrr”.