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Almaviva, Tumminia: “Confermati gli esuberi, a Palermo effetti devastanti”.

Palermo “Questa mattina è stata formalizzata la procedura di licenziamento collettivo per 1.670 lavoratori palermitani di Almaviva. L’azienda ha illustrato, infatti, i numeri relativi al “margine diretto di produzione” e a Palermo il rapporto ha certificato il 9,6 per cento di ricavi a fronte di un obiettivo minimo che si sarebbe dovuto attestare attorno al 21%. Secondo l’azienda questi risultati, dovuti ai processi di delocalizzazione delle gare al massimo ribasso e delle assenze di regole utili al settore dell’outsourcing, hanno costretto al licenziamento. Decisione devastante per migliaia di famiglie. La UilCom Sicilia, questa mattina, ha ribadito ancora una volta che va cercata una soluzione immediata, riaprendo la trattativa con il Governo nazionale. I grossi committenti, pubblici e privati, devono garantire la sostenibilità delle commesse presenti in Sicilia, Almaviva deve utilizzare gli ammortizzatori sociali (pari a 61 milioni di euro) messi a disposizione dal Governo e partecipare attivamente a un processo di normalizzazione dell’intero settore”. Lo sostiene il segretario regionale, Giuseppe Tumminia, che aggiunge: “Abbiamo sollecitato, con l’appoggio delle Istituzioni, l’Azienda a cercare soluzioni per salvare lavoro e lavoratori. Se però Almaviva non è disposta ad impegnarsi è opportuno che passi la mano a qualche imprenditore disposto a garantire la continuità occupazionale o a Palermo scoppierà il caos. Non è pensabile che si mettano per strada migliaia di persone. Intanto domani, ancora una volta, migliaia di lavoratori sciopereranno, in piazza, Indipendenza, per sollecitare la politica ad assumere un ruolo attivo. Per questa vertenza servono misure eccezionali e ognuno è chiamato ad assumersi le proprie responsabilità”.