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Ex Province, Barone: “Basta con giochi di potere. Subito soluzioni o sarà mobilitazione”.

PALERMO. “I problemi delle ex Province rimangono ancora insoluti. Bisogna reperire le risorse per i dipendenti e per garantire i servizi essenziali ai cittadini. Per questo occorre modificare le disposizioni del Governo nazionale che penalizzano la nostra regione. E per farlo è indispensabile che si completi la legge regionale con norme che non siano in conflitto con la Delrio”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, dopo l’incontro di oggi con il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone. E Barone aggiunge: “Basta con i giochi di potere. Se la politica siciliana non sbloccherà l’impasse questo sindacato è pronto a mobilitazioni e azioni di protesta”sempre più dure”.

A seguire il comunicato unitario di Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Fpl 

Palermo “Esprimiamo cauta soddisfazione per la decisione della Conferenza dei Capigruppo di calendarizzare per il dibattito d’Aula il disegno di legge sulle ex Province. Lo scontro politico sul futuro delle città metropolitane e dei liberi consorzi deve cedere il passo al senso di responsabilità, perché a pagarne il prezzo più alto sarebbero i lavoratori e i cittadini a cui interessano poco le beghe politiche su chi deve governare i nuovi enti”.

A dichiararlo sono le Segreterie regionali di Cgil – Cisl – Uil che, insieme alle rispettive organizzazioni di categoria Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Fpl, hanno preso parte all’audizione convocata questa mattina in Sala Rossa all’ARS dal Presidente Ardizzone insieme ai Presidenti dei gruppi parlamentari chiedendo proprio di incardinare da subito il disegno di legge per aprire la discussione in Aula.

“Siamo consapevoli che la legge da sola non risolve il problema delle ex Province perché rimane da risolvere il grave problema finanziario, così come pensiamo che il testo possa essere migliorato con emendamenti nel dibattito d’Aula; ma dobbiamo togliere ogni possibile alibi a tutti coloro che legano i destini delle risorse finanziarie che da Roma devono giungere a Palermo al completamento della riforma.

Questo primo passo, però, non ci farà abbassare il livello di attenzione, anche perché restiamo preoccupati per l’assenza di una reale interlocuzione con il governo regionale, oggi praticamente assente, e per la sua scarsa capacità di interloquire in maniera efficace con Roma.

Allo stesso modo, siamo preoccupati per gli esiti del dibattito parlamentare perché anche stamattina è stato chiaro come all’interno dell’ARS si stia consumando una bieca lotta di potere, e a farne le spese sono i lavoratori che rischiano stipendi e posti di lavoro ed i cittadini a cui continuano ad essere negati i servizi.

Per questo manteniamo alto il livello di attenzione proseguendo la mobilitazione insieme ai lavoratori per far sì che presto si trovino le risposte adeguate sul futuro delle città metropolitane e dei liberi consorzi”.