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Uniat, proroga degli sfratti per il 2014. Anziani e disabili a rischio

“Non solo rincari delle tasse sulla casa nel 2014. Col nuovo anno arriverà anche una raffica di sfratti a danno di anziani, disabili, e malati che rischiano di perdere la propria abitazione”. Lo sostiene l’Uniat, che ricorda come il prossimo 31 dicembre scadrà la proroga di un anno all´esecuzione degli sfratti. Dal prossimo 1 gennaio, quindi – sottolinea l´associazione degli inquilini – diverranno esecutivi gli sfratti a danno di migliaia e migliaia di utenti. Si tratta di famiglie che, a causa della crisi economica non riescono più a pagare gli affitti perché non hanno i soldi per farlo. E i numeri lo dimostrano: i provvedimenti di sfratto emessi mostrano un andamento più o meno costante dal 2001 al 2007, passando da 40.500 a 43.869. Dal 2007 al 2012 si nota, invece, un tendenza all´aumento decisamente più incisiva, (+54,5%). L’Uniat denuncia “l´immobilismo del Governo e della classe politica, e chiede sia prorogata di un altro anno l´esecuzione degli sfratti, in favore di anziani, disabili, malati e famiglie con reddito inferiore ai 27mila euro che non siano in grado di pagare l’affitto. La normativa dettata dalla legge 199/08, confermata dal nuovo provvedimento contenuto nell´articolo 1 comma 412 Legge 24/12/2012 n° 228 (G.U. 302 del 29/12/2012 supplemento ordinario n° 212)dispone che al fine di ridurre il disagio abitativo e di favorire il passaggio da casa a casa per le particolari categorie sociali individuate dall´articolo l, comma l, della legge 8 febbraio 2007, n. 9, in attesa della realizzazione delle misure e degli interventi previsti dal Piano nazionale di edilizia abitativa di cui all´articolo Il del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, l´esecuzione dei provvedimenti di rilascio per finita locazione degli immobili adibiti ad uso abitativo, già sospesa fino al 15 ottobre 2008 ai sensi dell´articolo 22- ter del decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 2008, n. 31, è ulteriormente differita al 31/12/2013 ovviamente oggi per effetto della nuova Legge) nei comuni di cui all´articolo l, comma l, della legge 8 febbraio 2007, n. 9. Sono tanti in Sicilia i Comuni interessati al provvedimento di blocco degli sfratti, di seguito l’elenco: Agrigento – Canicattì – Favara – Licata – Palma di Montechiaro – Porto Empedocle – Raffadali – Sciacca Caltanissetta – Gela – Mazzarino – Mussomeli – San Cataldo Aci Castello – Acireale – Adrano – Belpasso – Caltagirone – Camporotondo Etneo – Catania – Gravina di Catania – Mascalucia – Misterbianco – Motta Sant´Anastasia – Paternò – San Giovanni la Punta – San Gregorio di Catania – San Pietro Clarenza – Sant´Agata li Battiati – Tremestieri Etneo – Valverde – Viagrande Enna – Leonforte – Piazza Armerina Acquedolci – Barcellona Pozzo di Gotto – Brolo – Capo d´Orlando – Gaggi – Malvagna – Merì – Messina – Milazzo – Motta Camastra – Pace del Mela – San Filippo del Mela – Sant´Agata di Militello – Santa Lucia del Mela – Scaletta Zanclea – Spadafora – Taormina – Torregrotta – Valdina – Venetico – Villafranca Tirrena Altofonte – Bagheria – Belmonte Mezzagno – Capaci – Ficarazzi – Isola delle Femmine – Misilmeri – Monreale – Montelepre – Palermo – Torretta – Trabia – Villabate Comiso – Modica – Ragusa – Scicli – Vittoria a Augusta – Avola – Canicattini Bagni – Carlentini – Floridia – Lentini – Melilli – Noto – Palazzolo Acreide – Priolo Gargallo – Rosolini – Siracusa – Solarino Alcamo – Castelvetrano – Erice – Marsala – Mazara del Vallo – Paceco – Salemi – Trapani Pertanto l’Uniat chiede al Governo regionale di farsi interprete del disaggio di migliaia di famiglie ed spingere il Governo Nazionale alla proroga degli sfratti anche per coloro i quali, a causa della crisi in atto risultano morosi considerato che dal 2011 al 2012 gli sfratti sono aumentati nella Regione da 3665 a 3936 con un aumento del 7,4%. Auspichiamo che l’Assessore al ramo abbia un sussulto di attenzione ed intervenga per affrontare con la dovuta determinazione la carenza di alloggi a canoni sociali di cui c’è esigenza in Sicilia ed Palermo in particolare.