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Morti sul lavoro Uil e Uilm: “Basta continuare così”.

 Palermo. “Ancora un grave infortunio ai cantieri navali. Un altro incidente sul lavoro dopo la morte dell’operaio dell’indotto Angelo Salamone lo scorso dicembre. Diciamo basta, non si può continuare così”. Così Enzo Comella e Giovanni Gerbino della Uilm Sicilia e Palermo che insieme a Fiom, Fim, Failms e Ugl hanno indetto per oggi due ore di sciopero alla fine di ogni turno di lavoro per solidarietà e per denunciare la gravità della situazione dei cantieri. “Aspettando di capire le dinamiche dell’incidente – concludono – chiediamo interventi concreti che puntino alla sicurezza ma soprattutto alla formazione. Tutti i lavoratori, a fine turno, devono potere tornare a casa”. La segretaria generale della Uil Sicilia, Luisella Lionti esprime tutta la sua solidarietà alla famiglia dell’operaio rimasto coinvolto nel grave incidente e ricorda, ancora una volta, al presidente Renato Schifani che gli organici negli Ispettorati regionali del Lavoro devono essere adeguati subito per fronteggiare l’emergenza in corso”.

Avola (Sr). “Morire di lavoro non si può, non si deve. Eppure in Sicilia come nel resto del Paese si allunga sempre più l’elenco degli incidenti, che spesso incidenti non sono ma veri e propri omicidi provocati dal mancato rispetto delle norme sulla sicurezza”. Lo afferma la segretaria generale della Uil Sicilia, Luisella Lionti, che aggiunge: “Per la morte di Salvatore Eroe ad Avola chiediamo oggi verità e giustizia. Ai familiari dell’operaio, intanto, assicuriamo massimo sostegno offrendo loro assistenza sindacale e legale. Questo è il poco che possiamo fare per esprimere solidarietà concreta dinanzi a una tragedia tanto grande, che ci impone di ricordare la nostra campagna per la vita #ZeroMortiSulLavoro e il nostro appello, la nostra sfida delle cose concrete, al presidente Renato Schifani perché gli organici negli Ispettorati regionali del Lavoro siano adeguati all’emergenza in corso. Almeno questo va fatto, subito”.