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Edilizia, De Martino: “Numeri drammatici e nessun rilancio. Siamo al fianco dei lavoratori”.

Palermo “Numeri drammatici e assenza di politiche per un rilancio vero del settore edile sono le ragioni che hanno spinto Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil alla protesta nazionale. Siamo al fianco dei lavoratori. In Sicilia la situazione è ancora più tragica, sono oltre 70 mila i disoccupati e si contano 100 mila posti in meno negli ultimi sei anni”. Lo dichiara Francesco De Martino, segretario generale della Feneal Uil Sicilia, che aggiunge: “Burocrazia farraginosa e assenza di lavoro rappresentano i fattori scatenanti della crisi. Serve una riforma nazionale del Codice degli appalti che combatta però il mancato rispetto dei contratti e il lavoro nero”. E De Martino continua: “Troppe aziende che vincono gli appalti non si assumono la responsabilità di svolgere direttamente le attività e di portarle a termine garantendo i lavoratori. Creano, invece, una condizione ingestibile con l’affidamento a terzi, procedure fallimentari, licenziamenti e opere incomplete. A peggiorare la situazione il vertiginoso calo degli investimenti pubblici, la mancanza di un piano strategico per la messa in sicurezza del territorio, l’assenza di un programma manutentivo del sistema viario, dei ponti e dei viadotti. Tutto ciò rende il nostro Paese meno competitivo. Domani al Governo nazionale diremo “Basta con i proclami, è il momento di agire”.

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Cantiere navale, Gerbino: “Partito il depotenziamento”

Palermo. “E’ partito il depotenziamento del cantiere navale di Palermo. Le prime attività riguardano la palazzina Molo nord ma nell’elenco anche il primo e secondo pontile. Queste aree, date in concessione a Fincantieri, tornerebbero così all’Autorità portuale. Sta avvenendo un vero e proprio depotenziamento della struttura industriale”. Lo dice Giovanni Gerbino, segretario provinciale della Uilm Palermo, che aggiunge: “Non siano mai stati contrari a questo spostamento logistico. Avevamo chiesto, però, che partisse nello stesso tempo il piano di reindustrializzazione riguardante il completamento del bacino da 150 mila tonnellate e la costruzione del bacino galleggiante da 80 mila tonnellate di competenza della Regione. Poche settimane fa lo aveva promesso lo stesso ministro Di Maio. Chiediamo subito un chiarimento, senza queste aree e nuove infrastrutture non ci sarà alcuna possibilità di rilancio”.

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Blutec, Ficco: “Indispensabile la proroga degli ammortizzatori sociali”.

“Blutec ha illustrato stamane le principali commesse acquisite comprese quella relativa al Doblò e alla vettura elettrica Lsev della cinese Jac. Ha chiarito, anche, quali sono gli sforzi in corso per acquisire nuovi contratti. Secondo la direzione aziendale, su un totale di 692 dipendenti, 480 verrebbero riassorbiti entro il 2019. Già 132 sono rientrati al lavoro. Tuttavia continuiamo a giudicare la situazione molto preoccupante. È necessario prorogare gli ammortizzatori sociali nel 2019 e rilanciare il progetto di reindustrializzazione di Termini Imerese”. Lo riferisce Gianluca Ficco, segretario nazionale della Uilm responsabile del settore auto, oggi al ministero dello Sviluppo economico, che aggiunge: “In merito all’accordo di restituzione delle somme dovute a Invitalia, si attende ancora la conferma da parte del ministero mentre è in discussione il nuovo contratto di sviluppo. Nessuna novità sulla pensione anticipata in base alla normativa sui lavori usuranti. Questo perdurante stato di incertezza non può che confermare i nostri timori. Infine, alla richiesta di saldare le pendenze arretrate, la direzione aziendale – conclude Ficco – ha risposto che provvederà domani insieme al pagamento della tredicesima. Eccezione per le somme relative al fondo per la pensione integrativa Cometa che verranno coperte a gennaio con la busta paga di dicembre”.

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Blutec, Uilm: “Governo assuma decisioni indispensabili per salvare il progetto di Termini Imerese”

“Ci sono decisioni urgenti da prendere per scongiurare che il progetto di reindustrializzazione di Termini Imerese naufraghi del tutto. Confidiamo che il Governo le assuma entro fine anno a fronte di quello sforzo sul piano industriale chiesto a Blutec”. Lo affermano Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto, e Vincenzo Comella, segretario della Uilm di Palermo, al termine dell’incontro svoltosi al ministero dello Sviluppo economico e presieduto dal vicepresidente del Consiglio, Luigi di Maio. “E’ ancora in attesa di essere approvato l’accordo raggiunto fra Blutec e Invitalia – chiariscono i sindacalisti della Uilm – relativo alla restituzione delle somme del vecchio Contratto di sviluppo. Inoltre deve subito essere avviato l’iter per la concessione degli ammortizzatori sociali nel 2019. Infine occorre sbloccare quegli impedimenti burocratici che stanno impedendo di andare in pensione a molti lavoratori, che pure ne avrebbero diritto in base alla normativa sui lavori usuranti. Chiediamo risposte entro il prossimo incontro che si terrà a inizio dicembre”.

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Blutec, Ficco e Comella: “Dal Governo nazionale l’impegno alla proroga degli ammortizzatori sociali“.

Palermo. “Stenta ancora a decollare il progetto di reindustrializzazione di Termini Imerese. I rapporti fra Blutec e Invitalia, infatti, non sono ancora definiti. Ma visto che Termini Imerese rientra in un’area di crisi complessa, il Governo nazionale si è impegnato a prorogare gli ammortizzatori sociali oltre il termine del 31 dicembre 2018. E sempre oggi, nel piano delle Politiche attive, è stato pubblicato il decreto regionale che farà partire a breve i corsi di formazione per 262 lavoratori già in mobilità. Previsti anche corsi specialistici per i più giovani”. Lo dichiarano Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto, e Vincenzo Comella, segretario della Uilm di Palermo, che aggiungono: “Abbiamo chiesto che i circa 150 dipendenti che svolgono lavori usuranti possano andare in pensione così come previsto dalla normativa ma impossibile da realizzare per via di procedure burocratiche complesse. Allo stesso modo rivendichiamo tutele per i lavoratori dell’indotto attraverso il riconoscimento degli ammortizzatori sociali e la ricerca di nuove attività nell’aerea industriale”.

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Blutec, Ficco: “Prosegue con gravi ritardi il progetto di reindustrializzazione di Termini Imerese”.

Palermo. “Blutec oggi al ministero dello Sviluppo economico ha illustrato l’aggiornamento del piano di reindustrializzazione di Termini Imerese incentrato su attività di sviluppo, allestimento e produzione di veicoli elettrici. E sembra sempre più vicina l’intesa tra Bluetc e Invitalia sulla chiusura del vecchio contratto, previsto addirittura entro luglio, e la stipula di quello nuovo. Previsto anche il rinnovo dell’accordo di programma a supporto del progetto. A preoccupare sono, invece, i ritardi e le incertezze accumulate che rendono necessaria una proroga degli ammortizzatori sociali”. Lo afferma Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto, che aggiunge: “Il Governo ci ha assicurato che riesaminerà la materia degli ammortizzatori sociali. Secondo i vincoli del Jobs Act cesserebbero entro il 31 dicembre di quest’anno con il conseguente rischio di licenziamento dei lavoratori ancora non riassorbiti. In Blutec 135 persone sono impegnate al lavoro. Il rientro degli altri 694 dipendenti è previsto solo alla fine del 2019. Con una corretta applicazione della normativa già esistente sui lavori usuranti – conclude Ficco – molti colleghi di Termini potrebbero raggiungere la pensione. Speriamo di ricevere presto una risposta che risolva le contraddizioni della normativa e riconosca ai lavoratori la possibilità di esercitare in concreto i propri diritti”. Prossimo incontro a settembre.

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Sicilia digitale, Comella: “Futuro a rischio. Subito un incontro, basta perdere tempo”.

Palermo. “Abbiamo già chiesto un incontro al Governo regionale. Non c’è più tempo da perdere, siamo preoccupati per il futuro di Sicilia digitale ma soprattutto per i suoi lavoratori. Vogliamo capire la reale situazione, visto che sino ad oggi dall’Azienda non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione”. Lo afferma Enzo Comella, segretario della Uilm di Palermo che aggiunge: “Il rischio maggiore riguarda i 38 interinali, a cui a breve scadrà il contratto. Otto di questi dipendenti, che si occupano di portierato da circa 50 mesi, hanno oggi diritto all’assunzione a tempo indeterminato. Secondo il Jobs act, infatti, hanno superato i limiti previsti dalla stessa legge. Vorremmo evitare di ricorrere alle solite vertenze”. E Comella continua: “Ma chiediamo l’assunzione anche per tutti gli altri interinali, informatici indispensabili. Ricordiamo all’amministratore unico Corona che questi dipendenti, grazie all’accordo siglato due anni fa da Uilm e Film Cisl, sono stati assunti vista la necessità di acquisire commesse e nonostante il blocco di assunzioni previste nella Finanziaria. Si tratta di un contratto da metalmeccanico, non sono lavoratori privilegiati, devono essere tutelati. Per questo rinnoviamo la necessità di aprire subito un confronto con le organizzazioni sindacali”

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Cgil, Cisl e Uil Palermo sul passante: “L’opera non può restare un’incompiuta. Siamo al fianco dei lavoratori”

Palermo 21 maggio 2018 – Solidarietà ai lavoratori che oggi sono scesi in piazza per dire no ai licenziamenti e una richiesta forte perché il passante ferroviario venga portato a termine. I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Palermo scendono in campo per esprimere il loro no alla possibilità che l’opera del passante ferroviario resti un’incompiuta. “Il passante è un’opera fondamentale di cui Palermo non può fare a meno per definire quel sistema urbano dei trasporti essenziale per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini. Un sistema che va integrato con le altre opere già in corso e quelle in via di realizzazione, dall’anello ferroviario ai nuovi binari del tram – dichiarano i segretari generali di Cgil Palermo Enzo Campo, Cisl Palermo e Trapani Leonardo La Piana e Uil Palermo Gianni Borrelli – L’opera deve andare avanti. Serve subito un accordo per scongiurare i licenziamenti collettivi dei lavoratori e far proseguire il cantiere evitando rallentamenti e sospensioni dei lavori ingiustificati”. “Nel settore dell’edilizia il trend continua a essere negativo, tanti cantieri annunciati non vengono aperti, quelli aperti vanno a rilento e c’è il rischio di troppe incompiute – aggiungono i tre segretari – Il cantiere della Bolognetta-Lercara viaggia con un ritardo di un anno. E tra le altre opere ferme c’è il raddoppio Ogliastrillo-Castelbuono. Secondo i dati Urega, tra la provincia di Palermo e il Comune non si riescono a definire gare per appalti di opere pubbliche per un valore che ammonta a circa 30 milioni di euro. Bisogna lavorare per cambiare questa situazione e per dare garanzie occupazionali ai lavoratori”. (Antonella Romano)

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Almaviva, Tumminia: “Procedure di conferimento congelate.

Palermo. Almaviva Contact congela per i prossimi due mesi le procedure di conferimento del ramo d’azienda per la sede palermitana, dove il colosso delle telecomunicazioni conta 3.400 lavoratori. È quanto è emerso dall’incontro di oggi al quale hanno partecipato rappresentanti dell’azienda, del governo regionale e organizzazioni sindacali. E il segretario della UilCom Sicilia, Giuseppe Tumminia, precisa: “A poche settimane dalla scadenza dell’accordo siglato lo scorso anno, l’assessore alle Attività produttive, Mimmo Turano, ha proposto alle parti una proroga sino al 30 luglio. L’obiettivo è trovare soluzioni positive soprattutto con i committenti che oggi non erano presenti all’incontro. Speriamo che questo governo mantenga gli impegni a fronte di ulteriori sacrifici chiesti ai lavoratori”.

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Blutec, sindacati e lavoratori sul piede di guerra

Palermo. “Il silenzio del governo nazionale, garante dell’accordo tra Invitalia e Blutec, non è giustificabile. Per questo abbiamo deciso di occupare il Comune di Termini Imerese. Vogliamo risposte concrete per i mille lavoratori e il rilancio del sito. E chiediamo subito la convocazione al Mise”. Così stamane Fiom, Fim e Uilm Palermo: “Sono già trascorsi venti giorni da quando Invitalia ha avviato le procedure per ottenere da Blutec la restituzione di venti milioni, una quota dei finanziamenti pubblici destinati alla ripresa produttiva dello stabilimento ex Fiat. Ma nulla è cambiato. Senza risposte continueremo con azioni di protesta”.