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Incidente sul lavoro nel Palermitano

“Mentre oggi protestavamo per chiedere più sicurezza nei luoghi di lavoro, un altro operaio è morto durante la ristrutturazione di un immobile a Campofelice di Roccella, nel Palermitano. E’ inaccettabile. Nell’attesa di capire l’esatta dinamica dell’incidente e le possibili cause, esprimiamo la nostra più totale vicinanza alla famiglia della vittima e diciamo anche che siamo stanchi di ascoltare parole di cordoglio. Il lavoro e la sicurezza devono essere al centro dell’attenzione politica”. Lo afferma Luisella Lionti, segretaria della Uil Sicilia e Palermo, che proprio oggi insieme alla Cgil Sicilia ha appoggiato lo sciopero di due ore proclamato da metalmeccanici ed edili, dopo la strage di Firenze, per dire “Basta morti sul lavoro”. E la Lionti aggiunge: “La situazione deve cambiare, ormai ci siamo quasi assuefatti anche a questo genere notizie. In Sicilia più che altrove occorre creare le condizioni affinché non sussista la possibilità del ricatto della perdita del lavoro. Non abbiamo mai smesso di denunciare questa situazione i cui effetti in termini di arretramento sui diritti dei lavoratori erano prevedibili ed ora è arrivato il momento di dire basta”.

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Ias di Priolo, nominato il commissario

Siamo contenti che il presidente della Regione Renato Schifani sia passato ai fatti, nominando il commissario per il depuratore consortile Ias di Priolo. Adesso, ci aspettiamo che scatti la seconda fase a partire dall’ascolto dei soggetti interessati. Noi, considerato il rilievo dell’impianto sul destino occupazionale e sociale non solo del territorio ma anche dell’Isola, siamo pronti sin d’ora al confronto”. Lo affermano i segretari generali di Uil e Uiltec Sicilia, Luisella Lionti e Andrea Bottaro, salutando l’incarico all’ingegnere Giovanna Picone quale commissario per l’attuazione degli interventi per l’adeguamento del depuratore Ias. Gli esponenti sindacali aggiungono: “Diventa prioritario individuare quali investimenti vanno realizzati e come, per rispondere innanzitutto alle prescrizioni della magistratura in funzione delle esigenze di marcia dell’impianto e di abbattimento dell’impatto ambientale. Tutto questo, però, non basta. Nessuno dimentichi che questa struttura è vecchia di quarant’anni, quindi richiede opere a carico del socio pubblico e di quelli privati. Per procedere, però, il Governo deve intervenire sulla governance risolvendo il paradosso di un’azienda per la quale la Regione non spende un euro. Anzi, dall’Ias riceve un canone annuo di 500 mila euro”.

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Incentivi per le assunzioni di Giovani e Donne

Con decorrenza 1° gennaio 2024 gli incentivi sono i seguenti:

Assunzioni di Giovani under 30.  Lo schema è quello della  Legge 27/12/2017, n.205, art.1, comma 100 e segg. cioè  della Legge di Bilancio 2018

Under 30: ovvero che non abbiano compiuto 30 anni d’età alla data di assunzione a tempo indeterminato (ovvero alla data di trasformazione del contratto a termine); che non abbiano precedentemente mai avuto un rapporto di lavoro a tempo indeterminato nei confronti di nessun datore di lavoro; ed è pari allo sgravio dei soli contributi INPS (escluso quindi INAIL) nella misura del 50% e nel rispetto del limite massimo di € 3.000,00/anno (da riproporzionare per i part-time), per n.3 anni data assunzione (oppure data di trasformazione del contratto a termine)

Assunzioni Donne

Per la fruizione di tale incentivo, si fa riferimento alla normativa precedente cioè alla Legge Fornero ed in particolar all’art. 4, commi da 8 a 11 Legge 92/2012.

* Le assunzioni a decorrere dal 1° gennaio 2024 devono riguardare le “Donne cosiddette svantaggiate” cioè donne che versano nelle seguenti condizioni:

  • almeno 50 anni di età e disoccupata da oltre 12 mesi;
  • di qualsiasi età, priva di impiego da almeno 24 mesi
  • di qualsiasi età, priva di impiego da almeno 6 mesi e (alternativamente):

residenti in area svantaggiata;

– con una professione o assunzione in un settore caratterizzato da una accentuata disparità   

  occupazionale di genere (DM 365/2023);

NB. Per donne prive di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi  si intende:

  1. coloro che negli ultimi 6 mesi non hanno prestato attività lavorativa riconducibile ad un rapporto di lavoro subordinato della durata di almeno 6 mesi (quindi un rapporto a tempo determinato/indeterminato inferiore a 6 mesi);
  2. coloro che negli ultimi 6 mesi hanno svolto attività lavorativa in forma autonoma o parasubordinata la cui remunerazione, su base annuale, è inferiore ai limiti esenti da imposizione (4.800 euro in caso di lavoro autonomo e 8.174 euro per i rapporti di lavoro subordinato/co.co.co/altri  rapporti ex lett. c-bis dell’art. 50 del Tuir.

L’incentivo è pari al 50% dei contributi INPS e dei premi INAIL, senza massimale annuo per una   

   durata massima di:

1)    12 mesi, in caso di assunzione a tempo determinato (incluso proroghe);

2)    18 mesi, in caso di assunzione a tempo indeterminato;

3)     18 mesi, in caso di trasformazione di un contratto a tempo determinato, rispettivamente:

  • dalla data di avvio del rapporto a termine, se già agevolato;
  • dalla data di trasformazione, se il precedente rapporto a termine non sia stato agevolato.

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Per le assunzioni già effettuate nel corso del 2023, continuerà ad applicarsi la normativa allora in vigore (certamente più favorevole).

Si rammenta, che per poter fruire degli incentivi, senza incorrere in “restituzioni e sanzioni” previste dalla legge occorre rispettare:

–      art.1, cc. 1175 e 1176 legge 296/2006 (regolarità del DURC);;

–      art. 31 D. Lgs. 150/2015;

–      par. 4 dell’art. 40 del regolamento comunitario n. 800/2008:

Si resta a disposizione per eventuali, se necessari approfondimenti sulla materia.