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E’ spaccatura tra Aran e Cgil Cisl e Uil Funziona Pubblica Sicilia

Palermo. E’ spaccatura tra Aran e Cgil Cisl e Uil Funziona Pubblica Sicilia, che non hanno sottoscritto la certificazione degli iscritti – riconosciuti dall’Amministrazione alle varie sigle sindacali – perché ritenuta “non veritiera”. E il segretario regionale, Luca Crimi, spiega: “La gestione del personale non è ancora trasparente e i lavoratori della Regione continuano a essere penalizzati. Un esempio? Solo dopo le nostre numerose richieste sarà inserito in busta paga, da questo mese, il codice di appartenenza del lavoratore alla propria organizzazione”. E Crimi continua: “La Sicilia rimane l’unica regione d’Italia senza rsu, strumento fondamentale per la definizione della vera rappresentatività sindacale. Quest’Amministrazione è ancora garante di un sistema clientelare e illecito che tiene in spregio i diritti sindacali e quelli dei lavoratori”.

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Regionali, Tango e Crimi: “Come temevamo i fondi per il rinnovo dei contratti non bastano. Giudizio ancora critico”.

Palermo. “Come temevamo i fondi destinati ai rinnovi contrattuali che interessano la dirigenza, il comparto e le società partecipate della Regione, dieci milioni in tutto, non bastano. E le idee del governo Crocetta continuano ad essere poco chiare. Per questo manteniamo un giudizio critico sulla direttiva che l’assessore Lantieri ha presentato alle organizzazioni sindacali. Il documento non raggiunge, infatti, gli obiettivi prefissati”. Lo affermano Enzo Tango, segretario generale della Uil Fpl Sicilia e Luca Crimi, segretario regionale della Uil Fpl Sicilia, dopo l’incontro di oggi. E aggiungono: “Serve un percorso condiviso per dare risposte concrete alle legittime aspettative dei dipendenti che, da oltre un decennio, non hanno un contratto rinnovato. Non accetteremo mai solo un rinnovo giuridico, deve esserci anche quello economico con la relativa ricollocazione e riqualificazione del personale. Ma siamo ancora ben lontani da questi obiettivi”.

Immagine: di autore incerto diponibile su internet-Policy

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Regionali, Crimi: “Nessuna risposta sul futuro di questi lavoratori. Da Governo Crocetta solo vuoti annunci”.

Palermo. “Il Governo Crocetta continua a non rispondere alle richieste delle organizzazioni sindacali. Preferisce il silenzio ed evitare il confronto senza avanzare proposte serie sul futuro dei dipendenti regionali a cui deve essere garantito il diritto di carriera, riqualificando il personale”. Lo afferma Luca Crimi, segretario regionale della Uil Fpl Sicilia, dopo la manifestazione di protesta dei lavoratori, questa mattina, davanti alla Presidenza della Regione. E aggiunge: “Temiamo che la politica destini ad altro quei dieci milioni previsti per il rinnovo dei contratti, già comunque insufficienti. Adesso aspettiamo il confronto il prossimo 15 giugno. Restiamo, comunque, dubbiosi sulle promesse del governo regionale che sino ad oggi si è caratterizzato per vuoti annunci senza riuscire a costruire nulla di concreto”.

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Regione, Tango e Crimi: “Niente password per i dipendenti di fascia A e B. Uffici nel caos”.

Palermo. Uffici nel caos e lavoratori sul piede di guerra. E’ partito questa mattina lo stato d’agitazione dei dipendenti regionali. A causare la rivolta, l’ultima circolare della dirigente Maria Antonietta Bullara che ha disattivato tutte le password impedendo così l’accesso ai programmi di lavoro ai dipendenti di fascia A e B. Si tratta di 4.500 lavoratori addetti alla programmazione, all’attività amministrativa e anche alla sorveglianza che, però, sino ieri hanno sostituito e supportato dirigenti e funzionari, svolgendo mansioni superiori, e guidando anche interi uffici periferici. “E’ un documento che non condividiamo e che non metterà a riparo da possibili ricorsi l’Amministrazione regionale. Questi lavoratori da anni operano in uffici strategici e hanno assunto incarichi di rilievo, ultimo ad esempio il pagamento di Garanzia Giovani, partito ieri dopo la firma del decreto. Con oltre 12 anni di servizio alle spalle, hanno assunto ruoli fondamentali. Oggi devono essere tutelati non messi da parte, per questo abbiamo proclamato lo stato d’agitazione”, dichiarano Enzo Tango, segretario generale della Uil Fpl Sicilia, e Luca Crimi, segretario regionale della Uil Fpl Sicilia. Il Dipartimento del Lavoro, i Centri per l’Impiego e gli Ispettorati territoriali sono gli uffici dove da questa mattina, a seguito della circolare della dirigente Bullara, è previsto un blocco delle attività. E Tango e Crimi aggiungono: “Chiediamo il rinnovo dei contratti con la riclassificazione e la ricollocazione dei dipendenti, partendo dalle fasce più basse. Nel 2022 non ci saranno più istruttori e funzionari, il ricambio è quindi necessario e non mancano certo le professionalità interne. Non servono nuovi concorsi, solo una gestione più trasparente e responsabile del comparto. All’incontro di ieri non abbiamo ricevuto risposte concrete, per questo chiediamo al governo regionale un nuovo tavolo di confronto”.

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Agenzia Entrate, Farruggia (UilPa): “No a chiusura irrazionale delle sedi siciliane“.

Palermo. “La chiusura di alcune sedi dell’Agenzia delle Entrate in Sicilia avrà due conseguenze importanti: l’arretramento della presenza dello Stato e forti disagi per dipendenti, utenti e commercialisti”. Lo dice il segretario generale della Uil Pubblica Amministrazione, Alfonso Farruggia, che commenta la chiusura ormai prossima degli uffici di Canicattì, Taormina, Milazzo, Patti , Castelvetrano, Gela, Modica e Noto, secondo i tagli previsti dalla spending review. “La Uilpa – sottolinea Farruggia – non è contraria al piano di rientro varato dal governo nazionale. Riteniamo però che i tagli debbano essere praticati con criteri logici”. Il sindacato metterà in atto tutte le azioni di protesta possibili per difendere la continuità dell’attività delle sedi territoriali.

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Regionali, Crimi: “Primo incontro all’Aran inconcludente. Senza tutele per dipendenti pronti a nuovo sciopero”.

Palermo. “L’incontro di oggi, tra i sindacati e i vertici dell’Aran Sicilia, si è rivelato inconcludente. Nessuna delle norme a favore dei dipendenti regionali è stata, infatti, ritenuta valida. Resta, quindi, critica la situazione e non è escluso un altro sciopero generale per tutelate i diritti dei lavoratori. A peggiorare la situazione c’è una Finanziaria che non garantisce il diritto alla carriera e che non porta alcuna firma. Per noi quindi è un documento nullo”. Lo dice Luca Crimi, segretario regionale della Uil Fpl che precisa: “Nella direttiva del Governo regionale è stato chiesto ai sindacati di allinearsi a quanto previsto dalle norme nazionali. A tale ragione anche l’elezione delle Rsu deve avvenire secondo quanto previsto dalla legge. Abbiamo chiesto, infine, l’attivazione di un tavolo tecnico specifico previsto dal contratto per le problematiche inerenti il Corpo forestale. Restiamo, comunque, critici nei confronti delle altre organizzazioni sindacali che hanno già firmato il protocollo d’intesa e che non hanno partecipato allo sciopero indetto da Cgil e Uil. Motivazione che per noi tutt’oggi valide”.

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Regione, Fp Cgil e Uil Fpl: “Nessun accordo con Governo regionale. Domani è sciopero per tutelare i diritti dei lavoratori”.

Palermo. “Nessun accordo è stato raggiunto con il Governo regionale e nessun protocollo d’intesa è stato firmato. Domani Uil e Cgil, come già stabilito, scenderanno in strada per scioperare e per difendere i diritti dei dipendenti regionali”. Lo affermano Enzo Tango, segretario generale della Uil Fpl, e Michele Palazzotto, segretario generale della Fp Cgil, che precisano: “E’ necessario trovare, e subito, soluzioni concrete per i lavoratori della Pubblica amministrazione e l’individuazione di risorse economiche reali per il settore. Chiediamo anche la riforma della Legge 10 del 2000 al fine di riorganizzare la macchina burocratica e consentire una giusta professionalità ai dipendenti. Sino ad oggi abbiamo ascoltato solo proclami e false promesse. Non possiamo rimanere schiacciati dalle contraddizioni interne di questo Governo. Manteniamo, quindi, le iniziative di lotta già programmate ma confermiamo la nostra volontà a portare avanti un confronto utile al fine di tutelare tutti i dipendenti”.

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Regione, Crimi (Uil Fpl): “Domani presenti al tavolo tecnico ma lo sciopero è confermato”.

Palermo. “Le iniziative di lotta e lo sciopero già fissato per il 20 Marzo sono confermati. Le dichiarazioni riportate nel verbale d’incontro, infatti, non corrispondono a quanto garantito dal presidente Crocetta. Ecco perché non abbiamo firmato il documento e continuiamo con la protesta”. Nessun passo indietro, quindi, della Uil Fpl, guidata dal segretario regionale Luca Crimi, che spiega: “Domani parteciperemo al tavolo tecnico con sindacati, assessori all’Economia, Funzione pubblica e Lavoro ma solo per trovare soluzioni concrete per i lavoratori della Pubblica amministrazione chiedendo anche la riforma della Legge 10 del 2000 al fine di riorganizzare la macchina burocratica e consentire una giusta professionalità ai dipendenti. Mettere a posto i conti disastrati della Regione – continua Crimi – è un compito assai difficile ma non possiamo rimanere schiacciati dalle contraddizioni interne a questo Governo. Manteniamo, quindi, le iniziative di lotta già programmate ma confermiamo la nostra volontà a portare avanti un confronto utile al fine di tutelare tutti i dipendenti”.

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REGIONE, FP CGIL, CISL FP E UIL FPL: “PUBBLICO IMPIEGO SOTTO ATTACCO. INDETTO LO SCIOPERO GENERALE”.

PALERMO, 28 GENNAIO 2015. Iniziative nei luoghi di lavoro della Regione già dai prossimi giorni con “iniziative eclatanti da parte dei dirigenti sindacali”, una grande manifestazione regionale il 27 febbraio e la proclamazione dello sciopero generale per il 20 marzo. A deciderlo è stato questa mattina, l’attivo unitario di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl davanti a una sala stracolma di lavoratori. “Il pubblico impiego è sotto attacco”, hanno detto Michele Palazzotto e Enzo Abbinanti (Fp Cgil), Luigi Caracausi e Paolo Montera (Cisl Fp), Gianni Borrelli e Luca Crimi (Uil Fpl – pubblico impiego). “Tutti i tentativi di confronto con il governo regionale sono falliti miseramente e dei piani dell’esecutivo previsti in finanziaria e che colpiscono la categoria, abbiamo saputo solo dalla stampa”. Nessuna risposta è poi arrivata alla piattaforma proposta dalle organizzazioni e che prevedeva tra l’altro la fine dello spoil system sfrenato “che invece in Finanziaria viene amplificato”, riordino della dirigenza e stop al ricorso degli esterni, definizione chiara delle dotazioni organiche. Così i sindacalisti annunciano una nuova stagione di lotta: “Sarà un inverno ‘caldissimo’. Siamo pronti a bloccare gli uffici. Basta con le chiacchiere – dicono – Servono azioni determinate e determinanti. Negli ultimi due anni il governo Crocetta ha pensato solo a cambiare assessori e dirigenti bloccando la macchina regionale e lo sviluppo dell’Isola”. Insomma, continuano: “La spending review non può essere caricata sulle spalle dei lavoratori lasciando intatti privilegi e sprechi e, anzi, trasformando gli uffici di gabinetto in veri e propri dipartimenti”. Nel mirino delle sigle sindacali, le norme contenute nella finanziaria: prepensionamenti, tagli al salario accessorio, riduzione dell’organico, blocco dei contratti e del turn over.

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Personale, Crimi: “Trasferimenti selvaggi. Il Governo rispetti norme e criteri. Giusto applicare comando temporaneo”.

PALERMO. “Funzionari che svolgono compiti fondamentali come l’utilizzo dei fondi europei, obiettivo primario del Governo Crocetta, hanno ricevuto all’improvviso l’ordine di trasferimento al settore della Formazione. Saranno costretti, quindi, ad abbandonare le pratiche in corso. Il tutto senza rispettare regole e norme. Un metodo “selvaggio” che contestiamo e che porterà la macchina burocratica della Regione a un ulteriore blocco e stato di emergenza. La Uil, da sempre favorevole alla mobilità per fronteggiare l’emergenza dei vuoti di organico, ha già fatto presente all’Amministrazione che lo strumento da utilizzare è quello del comando temporaneo che consente, in modo legale, di spostare i dipendenti più liberi da incarichi”. Lo dice Luca Crimi della Uil Fpl, che aggiunge: “Ad abbandonare il proprio ufficio dovrebbe essere anche il Consegnatario dei Beni culturali, figura cardine che gestisce i beni della Soprintendenza e nominata tra l’altro con decreto quinquennale. Questo è un esempio di trasferimento, disposto senza regole e criteri, che potrebbe bloccare l’attività di un settore importante. Per questo – conclude Crimi – chiediamo subito al Governo Crocetta un tavolo di confronto per individuare le professionalità e trasferire il personale in maniera corretta verificandolo soprattutto con i responsabili degli uffici. Attraverso la contrattazione è possibile farlo in maniera più efficace acquisendo il consenso degli interessati, necessario per lavorare bene, ma soprattutto evita una pletora di ricorsi”.