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Foss, Tumminia: “Nuovo debito di 900mila euro. Situazione catastrofica e a pagare sono sempre i lavoratori”.

Palermo. “Un altro debito per l’Orchestra sinfonica siciliana. Si tratta di 900mila euro che la Fondazione adesso dovrà versare all’Inps per i contributi non pagati nell’anno 2014. La situazione economica dell’Ente, già soggetto a  continui tagli e rigide norme che regolano la gestione delle risorse pubbliche, oggi è catastrofica”. Lo dice il segretario regionale della UilCom Sicilia, Giuseppe Tumminia, che aggiunge: “Nel dichiarare lo stato di agitazione, sollecitiamo il Governo Crocetta ad anticipare subito i soldi per pagare ai lavoratori quattro mesi di stipendi arretrati. Chiediamo, inoltre, un tavolo di confronto per risolvere una volte e per tutte le emergenze della Sinfonica. Vogliamo sapere che futuro attende l’Orchestra e i lavoratori, da anni lasciati nell’incertezza e senza soldi”.  

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Formazione, Raimondi: “Ripresa delle attività? Restiamo perplessi sui tempi”

PALERMO. “Apprezziamo lo sforzo del Governo Crocetta di puntare alla ripresa delle attività della Formazione professionale in Sicilia. Restiamo, però, molto perplessi sui tempi di realizzazione degli Avvisi presentati oggi alle parti sociali”. Lo dice Giuseppe Raimondi, della segreteria della Uil Sicilia, che aggiunge: “L’assessore Lo Bello ha dato garanzie sull’Avviso1, le cui attività per i soggetti in obbligo d’istruzione inizieranno dal 15 settembre. Nulla, invece, è stato detto sui corsi ordinari. Non si conosco, infatti, date e programmi sull’inizio delle attività d’aula che dovrebbero coinvolgere oltre 3.500 lavoratori e per cui sono stati stanziati 155 milioni. Apprezzabile anche il progetto che vede l’avvio di corsi di formazione per anziani e immigrati sull’uso delle nuove tecnologie e lingua italiana. In cattedra ci sarebbero i lavoratori senza incarico. Speriamo però che anche questa volta non sia uno dei soliti annunci”.

E Raimondi continua: “Per questo motivo la Uil Sicilia chiederà al Governo regionale e nazionale, durante il tavolo di crisi nazionale che sarà istituito mercoledì prossimo, il ricorso straordinario agli ammortizzatori sociali per aiutare i lavoratori senza stipendio e sussidio nel periodo di passaggio da un’attività all’altra. In merito, invece, ai finanziamenti europei ricevuti dagli enti sollecitiamo l’autorità di gestione a velocizzare i controlli che spesso impediscono agli enti stessi di certificare la spesa nei tempi previsti. Aspettiamo, infine, la convocazione dalla Regione per lunedì prossimo in merito all’attuazione delle Politiche attive di lavoro destinate ai cassintegrati del 2014, 23mila lavoratori circa. Se il ministro Poletti non provvederà a trasferire le risorse, come più volte promesse alla nostra isola, siamo pronti alla protesta davanti al ministero del Lavoro”.

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Incidente sul lavoro, Gallo: “Vittime aumentano. Adesso basta, devono partire controlli e verifiche nei cantieri”.

PALERMO. “Ancora un morto sul lavoro. Questa volta è un operaio di 45 anni, Pietro Lucido. Non conosciamo la dinamica dell’incidente ma ci affidiamo alle indagini di polizia e magistratura. Nell’attesa di avere chiarezza ci uniamo al dolore della famiglia e chiediamo più controlli. E’ stato attivato, anche, un tavolo di confronto alla Prefettura di Palermo. Per questo chiediamo che monitoraggio e verifiche sui posti di lavoro partano subito. Ancora oggi, nonostante la continua pressione di questo sindacato, mancano 300 ispettori e soprattutto verifiche nei cantieri”.

Lo dice il segretario della Feneal Uil, Angelo Gallo, che aggiunge: “Ribadiamo a gran voce che quello della sicurezza resta uno dei temi fondamentali nel mondo del lavoro. Servono maggiore attenzione e controlli frequenti”.

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Green Energy, Pirani e Ferro: “Progetti e fondi bloccati. Governo Crocetta agevoli nuovi investitori”

PALERMO. “Tre progetti di riconversione per quasi 500 milioni su Gela, San Filippo del Mela e Augusta. Un piano di nuovi investimenti per il completamento delle linee di Terna sull’alta tensione per quasi 600 milioni”.

Queste sono solo alcune delle iniziative industriali che puntano in Sicilia alla Green Energy e a nuove fonti energetiche, e che saranno presentate al convegno organizzato dalla UilTec Sicilia a Palermo il prossimo 25 giugno presso la sala congressi dell’Orto botanico a partire dalle 9.30. Per l’occasione saranno presenti i rappresentati nazionali di Eni, Terna ed Edipower, oltre che gli assessori regionali Contrafatto e Croce, e Marco Beccali dell’Università di Palermo. A concludere i lavori il segretario nazionale della UilTec, Paolo Pirani.

“Saranno presentate tutte le iniziative industriali che nell’Isola possono creare nuova e buona occupazione”, dice Antonio Ferro, segretario regionale della UilTec Sicilia, che aggiunge: “A rischio ci sono i 600 milioni di Terna che da anni non si riescono a spendere per colpa di ricorsi e di una lenta burocrazia. Uno dei settori in cui la Sicilia non avrebbe concorrenza, visto il clima favorevole e le condizioni del territorio, è quello dell’energia solare. A Catania c’è stato già un primo investimento da parte di grosse aziende internazionali per la produzione di pannelli solari ma per mancanza di investimenti sulla ricerca non si sono ottenuti risultati. Per questo chiediamo al Governo Crocetta di sbloccare le autorizzazioni e di creare le giuste condizioni per chi decide di investire nell’Isola”.

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Province, Tango e Crimi: “La riforma ancora nebulosa. Governo Crocetta garantisca futuro a tremila lavoratori”

PALERMO. “Resta tutta intera l’emergenza sul futuro dei circa tremila dipendenti delle Province siciliane. La riforma appare ancora nebulosa e per questo chiediamo al Governo Crocetta di accelerare al massimo il confronto, visto che il prossimo 30 giugno scadono i tempi per andare a regime”.

Lo dicono Enzo Tango e Luca Crimi per la segreteria della Uil Fpl, a margine dell’incontro tenutosi stamane a Palazzo Comitini a Palermo, che aggiungono: “Il confronto con il sottosegretario Faraone non poteva di certo trovare soluzioni per la nostra Isola, in regime di statuto speciale. Ma va detto che la riforma in Sicilia rischia di avere effetti ancora più negativi rispetto alle altre regione d’Italia. Per questo non c’è più tempo da perdere. Chiediamo subito l‘apertura di un tavolo di confronto sull’applicazione della legge sull’istituzione delle aree metropolitane e dei liberi consorzi”.