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Regione, Barone: “Con Bianchi via un assessore autorevole e competente. Adesso a rischio manovra di bilancio”.

PALERMO. “Apprendiamo con dispiacere la notizia delle dimissioni dell’assessore Luca Bianchi, che ha dimostrato sino ad oggi una grandissima competenza nel gestire i problemi del bilancio della Regione siciliana ereditati dal passato”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “Certo nessuno è insostituibile ma recuperare una professionalità, una correttezza e un’autorevolezza come le sue non sarà affatto semplice. Quello che più preoccupa adesso è la manovra di variazione di bilancio, da cui dipendono gli stipendi di decine di migliaia di siciliani, che adesso rischia un percorso ancora più difficile”.

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Province, Barone: “Bene abolizione ma adesso si pensi al futuro del personale”.

PALERMO. “Finalmente sono state abolite le Province in Sicilia, prima regione d’Italia. Rimane, però, ancora incerto il futuro del personale. Non è sufficiente sapere che nessuno sarà licenziato ma bisogna stabilire le competenze dei Consorzi, la destinazione del personale, le modalità di finanziamento e le responsabilità di gestione”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, commentando positivamente l’ok del Commissario dello Stato alla riforma delle Province. E Barone aggiunge: “Le competenze che i Consorzi rilevano dalle Province sono ancora tutte da stabilire e inoltre, data la fallimentare esperienza degli Ato idrici e Rifiuti, una riflessione sulla gestione dei servizi nel territorio è indispensabile per evitare di ripetere gli stessi errori. La politica che è stata attentissima ai meccanismi elettorali, alla definizione delle circoscrizioni e a tutti i relativi giochi di potere, fino ad ora si è disinteressata a quello che per i cittadini è l’unico vero problema: una più efficiente gestione dei servizi nel territorio. Per questo riteniamo che sia necessario subito aprire un confronto tra parti sociali, mondo Accademico Enti locali, Governo e Ars”.

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Manovra bis, Barone: “Subito stipendi ai lavoratori. Necessario evitare assalto alla diligenza all’Ars”.

PALERMO. “Subito gli stipendi ai lavoratori nella variazione di bilancio e solo dopo provvedimenti per lo sviluppo economico”. Lo ha chiesto Claudio Barone, segretario generala della Uil Sicilia, all’incontro tra il presidente Crocetta e le parti sociali sulla manovra bis. E Barone ha aggiunto: “Fare confusione fra i due tipi di interventi esporrebbe i provvedimenti della Giunta a un assalto alla diligenza all’Ars. Se la coperta è troppo corta, infatti, ci sarà sempre qualcuno pronto a tirarla dalla propria parte e in questo momento non è possibile rischiare che gli stipendi dei lavoratori vengano bloccati ancora. I provvedimenti per lo sviluppo – continua il leader della Uil Sicilia – sono importanti ma vanno previsti in una norma dedicata solo a questo, senza fare confusione. Bisogna inoltre sbloccare investimenti come quelli destinati alla Raffinazione, uno dei settori più importanti dell’Isola. Ci sono a disposizione mille milioni di euro di Lukoil e 700 milioni dell’Eni ed è chiaro come tali risorse possano cambiare il quadro economico e costituiscano una risorsa importante per la crescita industriale. Non possiamo azzannarci per le poche risorse del bilancio regionale e poi magari non riuscire a sbloccare i fondi di chi decide di investire nella nostra Isola e creare buoni posti di lavoro”. E Barone interviene anche su Almaviva: “E’ necessario recuperare le commesse, già delocalizzate all’estero in violazione delle norme vigenti. Che i privati operino in regime di concorrenza è corretto ma riteniamo che chi spende denaro pubblico debba attenersi alle leggi che regolano questo tipo di investimenti”.

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Ital Uim, “La nuova emigrazione: tensione tra il fascino della scoperta e la sofferenza dello Strappo”

PALERMO. Sono sempre di più gli italiani che decidono di emigrare. In un anno il fenomeno è cresciuto del 3 per cento. Dall’Italia, quindi, si emigra ancora e sono sempre di più quelli che decidono di farlo. A gennaio 2013 gli iscritti al Registro dei residenti all’estero (Aire) sono più di quattro milioni. Diversi i motivi: si va da chi si sposta per studio o formazione, a chi emigra per sfuggire alla disoccupazione o perché insegue un sogno professionale.

Gli emigranti italiani partono soprattutto dalle regioni meridionali.

Quasi 2,3 milioni, il 52,8 per cento, è partito dal Sud Italia, il 32 per cento (circa un milione 390mila) dal Nord e il 15 per cento dal centro Italia (poco più di 662mila).

La Sicilia, con 687.394  residenti, è la prima regione di origine degli italiani residenti fuori dall’Italia alimentando quella che viene definita la “grande fuga dei cervelli”.“Grandi esportatori di made in Italy, in particolare sotto forma di muscoli e cervelli”…

Sono questi alcuni dei dati contenuti nel Rapporto della Fondazione Migrantes. E proprio su questi numeri la Ital Uim (Unione italiani nel Mondo) organizza un incontro-dibattito “La nuova emigrazione: tensione tra il fascino della scoperta e la sofferenza dello strappo”, in programma venerdì 14 Marzo a Palermo, in via Albanese 92/a. Presente anche Alberto Sera, presidente nazionale Uim. E ancora Claudio Barone , segretario generale della Uil Sicilia, e Pino Franchina , presidente della Uim Palermo Sicilia. Saranno presenti anche giovani che racconteranno le loro testimonianze.

L’italiano che emigra all’estero è tra i 35 e i 49 anni di età, non sposato. Si dividono equamente tra uomini e donne, il 22 per cento di loro è laureato, il 28 per cento è diplomato. Molti sono ricercatori e all’Italia rimproverano l’assenza di una cultura meritocratica.

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Forestali, Barone: “Nuove risorse e progetti Ue per rilanciare il settore”.

PALERMO. “Nuove risorse per chiudere questa fase critica e avviare finalmente la riforma del settore forestale in Sicilia presentando buoni progetti di tutela ambientale con i Fondi europei”. A chiederlo a margine della manifestazione dei lavoratori del settore è il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone, che aggiunge: “Il presidente Crocetta ha detto di volere proseguire sulla strada delle riforme e questo sindacato è disponibile al confronto. Risparmiare utilizzando le risorse e il personale a disposizione è possibile”.

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Finanziaria, Barone: “Risorse recuperate in parte. Occorrono garanzie per tutti i lavoratori”.

PALERMO. “Occorrono maggiori garanzie per i circa 60mila lavoratori che dipendono dai finanziamenti della Regione siciliana e che sono stati tagliati dalla Finanziaria. La manovra di variazione di bilancio, illustrata oggi dall’assessore Bianchi, recupera infatti solo l’80 per cento delle risorse che la versione originale aveva invece previsto. Adesso è necessario capire se questi fondi saranno sufficienti per garantire gli stipendi a tutti questi lavoratori. In alcuni comparti, come i Forestali, la differenza fra il fabbisogno stimato e le risorse messe a disposizione appare ancora troppo elevata”. Lo sostiene Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, commentando così l’incontro di oggi alla Presidenza della Regione. E Barone aggiunge: “Il Governo Crocetta ha evitato il default e ha cominciato a mettere in ordine il disastrato bilancio della Regione. Bisogna però dare garanzie ai lavoratori che dipendono dall’Amministrazione e soprattutto fare ripartire lo sviluppo economico, unico e solo vero modo per creare buona occupazione. Per questo la Uil insieme agli altri sindacati e alle imprese ha chiesto di convocare un tavolo di concertazione per utilizzare al meglio i Fondi europei e per mettere a punto proposte concrete”

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Formazione, Barone: “Garantire prima i lavoratori già assunti. Parlare di nuovi incarichi è provocatorio”.

PALERMO. “Occorre prima rassicurare chi non ha certezza del proprio futuro e solo dopo creare nuove aspettative. Ad oggi i lavoratori della Formazione professionale siciliana rischiano di essere licenziati per la mancanza di un piano finanziato che permetterà il prosegui delle attività. Parlare, quindi, di creare nuovi spazi per assumere giovani rischia di apparire provocatorio. La Uil Sicilia è sempre stata aperta al confronto e alla riforme ma il Governo ha il dovere adesso di chiarire qual è il progetto che intende portare avanti, come saranno garantiti i lavoratori e le attività di formazione. Solo dopo valutare la possibilità e l’opportunità di aprire a nuovi soggetti”. E’ questa la richiesta del segretario regionale, Claudio Barone, che aggiunge: “Anche sulla Finanziaria bis raccogliamo il dolore di migliaia di lavoratori che giorno dopo giorno vedono sempre più lontana la soluzione ai loro problemi a causa delle beghe a cui siamo costretti ad assistere all’Ars. Non è più possibile continuare così, la gente è sempre più distante da questo tipo di politica che pensa solo a stessa e non a risolve le vere emergenze che attanagliano l’Isola. Chiediamo a questa Regione – continua il leader della Uil Sicilia – uno scatto d’orgoglio per mettere in sicurezza. con la variazione di bilancio, le risorse necessarie a garantire i lavoratori e a favorire lo sviluppo e una buona occupazione”.