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Sanità, Barone: “Non solo Covid. Adesso riprendano le cure per tutte le altre malattie“.

Palermo. “L’occupazione dei posti di terapia intensiva per Covid è diminuita del 60 per cento circa. E’ presto per cantare vittoria ma è un segnale positivo che rimette al centro la ripresa delle cure per tutte le altre patologie, in secondo piano da troppo tempo”. Lo afferma Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “Vogliamo ricordare che tra le vittime dell’epidemia ci sono anche cittadini con patologie diverse che hanno dovuto rinviare cure o trattamenti. Adesso che stiamo tornando a regime chiediamo un confronto con tutte le Asp e che il presidente Musumeci superi l’interim all’assessorato e ritorni ad esserci una figura titolata per gestire non solo l’emergenza Coronavirus ma per ripristinare l’assistenza sanitaria a tutto tondo”.

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Blocco dei licenziamenti, Barone: “Molte aziende taglieranno subito sui costi del lavoro, non lo possiamo permettere.

Palermo. “Il tessuto economico siciliano è già debole e frammentato. E molte aziende, in difficoltà, taglieranno subito sui costi del lavoro. Un’ondata di licenziamenti, quindi, in una regione che ha già tassi di disoccupazione altissimi. Non lo possiamo permettere”. E’ forte la preoccupazione del segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone, dopo il rifiuto della proroga del blocco dei licenziamenti. E aggiunge: “C’è anche il rischio che vengano tagliate le spese sulla sicurezza. I lavoratori, scampati al Covid, non possono dovere scegliere tra morire di fame, perché licenziati, o andare a lavorare in condizioni di sfruttamento con turni massacranti e senza rispetto delle norme antinfortunistiche. Per questo continuiamo a chiedere al governo regionale di potenziare da subito gli organici degli ispettori del lavoro, oggi insufficienti. Senza controlli sarebbe vanificata qualsiasi normativa. Gli edili – conclude il leader della Uil Sicilia – saranno domani in piazza, a Palermo, anche contro l’annunciata liberalizzazione dei sub appalti. Occorre spendere risorse e realizzare le opere ma bisogna farlo garantendo trasparenza e sicurezza. Non si può dare il “liberi tutti” con sub appalti selvaggi che vanificherebbero il rispetto di contratti e nome”.

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Regionali, Barone: “Il rientro dei dipendenti, già pensione, sarebbe un caos. Serve una nuova legge”.

Palermo. “Fare rientrare in servizio i dipendenti regionali, già da anni in pensione con quota 100 e con la variazione dell’aspettativa di vita, sarebbe perpetrare un grave errore soprattutto economico oltre che di diritto. La Regione dovrebbe affrontare, infatti, ulteriore spese che necessiterebbero di una copertura finanziaria ad oggi insufficiente. Da aggiungere poi il ricalcolo del trattamento pensionistico, il reinserimento nella dotazione organica, l’apertura di una nuova posizione economica, previdenziale e assicurativa. Sarebbe un caos”. Così il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone, che spiega: “Chiediamo all’assessore Zambuto (nella foto) di correggere gli errori normativi e contabili preesistenti sanandoli per via legislativa. A pagare non possono essere i lavoratori. Certo, per poco tempo nessuno di loro si rifiuta di tornare in ufficio ma devono essere garantiti i diritti e pagati, eventualmente, tutte le retribuzioni come previsto da contratto senza soluzione di continuità”.

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Covid, Barone e Tango: “Condoglianze alla famiglia Caruso.

“Più sicurezza nei posti di lavoro. Oggi, ancora di più, ribadiamo che servono garanzie e tutele giuridiche ed economiche per tutti i lavoratori direttamente esposti e che ogni giorno rischiano la vita nell’adempito del proprio dovere”. Così Uil e Uil Fpl Sicilia, guidata da Claudio Barone ed Enzo Tango, esprimono cordoglio e vicinanza alla famiglia di Bernardino Caruso, autista di ambulanze degli Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello, morto di Covid. E aggiungono: “Il governo regionale adesso non dimentichi i diritti, anche economici, promessi e spettanti ai lavoratori della sanità. Questo sindacato continuerà a battersi per ottenere più garanzie e tutele appoggiando la campagna social della Uil nazionale “Zero morti sul Lavoro”.

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Cgil, Cisl e Uil incontrano l’assessore Zambuto

Preparare la Sicilia ad affrontare la grandiosa sfida di sviluppo e crescita che deriva dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Questo l’obiettivo dei tre tavoli tecnici permanenti che sono stati concordati oggi da Cgil, Cisl e Uil con l’assessore regionale della Funzione pubblica, Marco Zambuto (nella foto di autore incerto disponibile su Internet-Policy).

“Abbiamo davanti a noi un’occasione che non dobbiamo e non possiamo sprecare. Possiamo diventare una delle prime regioni in Italia a declinare proficuamente anche a livello locale il Patto nazionale per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale, così da costruire una macchina amministrativa che sia all’altezza del futuro che ci attende”, dicono i segretari generali regionali di Cgil, Cisl e Uil, Alfio Mannino, Sebastiano Cappuccio e Claudio Barone, assieme ai segretari generali regionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, Gaetano Agliozzo, Paolo Montera ed Enzo Tango.

Rigenerazione dell’amministrazione regionale; Innovazione, digitalizzazione e lavoro agile; Enti locali in disequilibrio e in dissesto finanziario: questi i temi individuati nel corso dell’incontro che si è svolto nella sede dell’Assessorato e in cui sono state affrontate numerose questioni ancora aperte: assunzioni, riqualificazioni e riclassificazione del comparto; rinnovi contrattuali, riforma della dirigenza regionale, efficientamento e produttività, dotazioni organiche, difficoltà finanziarie degli enti locali, ex Province e stabilizzazione del personale precario. In particolare, dopo la recente approvazione del decreto legge “Proroghe” (che elimina per le pubbliche amministrazioni la soglia del 50% almeno di dipendenti in smartworking), i sindacati della Funzione pubblica hanno consegnato all’assessore Zambuto una richiesta specifica per sollecitare un suo provvedimento sul tema, al fine di armonizzare le decisioni dei dirigenti dei diversi uffici regionali e non permettere inopportune fughe in avanti.

“Siamo convinti – concludono i sindacalisti – che la strada del confronto continuo e costante tra Istituzioni e organizzazioni sindacali sia l’unica percorribile per raggiungere i risultati che la Sicilia tutta merita e che non sono più rinviabili. Oggi si è avviato un percorso condiviso e permanente, non ci fermeremo fino a quando tutti gli obiettivi non saranno raggiunti”.

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CGIL CISL UIL PALERMO SU APPELLO DEL SINDACO ORLANDO A LAVORARE PER IL BENE DELLA CITTA’

“Noi siamo pronti e disponibili a lavorare insieme per il bene di Palermo e per costruire strategie e azioni condivise per consentire alla città di uscire dalla crisi che sta vivendo senza precedenti e di certo non solo per colpa degli effetti legati alla pandemia. Del resto lo abbiamo sempre fatto ma le nostre richieste di confronto rivolte al sindaco sono rimaste inascoltate. Purtroppo si è pensato di poter fare da soli, respingendo le critiche con fastidio. Si sarebbe dovuto fare sin da subito fronte comune e ora ne lamentiamo le conseguenze”. Così i segretari generali di Cgil Cisl Uil Palermo, Mario Ridulfo, Leonardo La Piana e Claudio Barone intervengono a seguito delle dichiarazioni del sindaco di Palermo Leoluca Orlando sulle condizioni della città rilasciate in un’intervista a La Repubblica Palermo.

“Riteniamo sia importante cercare ampio sostegno alle azioni che si renderanno necessarie per affrontare le tante emergenze della città anche tra le forze sociali eproduttive oltre che tra quelle politiche. I problemi delle partecipate e della qualità dei servizi, il caos al cimitero dei Rotoli, le politiche sociali necessarie per contrastare la povertà crescente, un piano certo e veloce di utilizzo dei fondi del Recovery dai quali dipendono le chance di rinascita del territorio e la necessità che avevamo sottolineato al Prefetto di Palermo di non lasciare sole le periferie della città, cosa che purtroppo ha dato spazio alla criminalità organizzata. Noi ci siamo, ci auguriamo che siano disponibili il sindaco e le forze politiche del consiglio comunale e che si attivi un dialogo che deve essere costante per lavoratori, giovani, pensionati, famiglie e cittadini”, continuano Ridulfo, La Piana e Barone. “La pandemia è stata il colpo finale a una situazione già allarmante in cui versava la città, i nostri appelli in passato erano proprio rivolti a costruire insieme una sinergia che mettesse insieme parti sociali, politica,istituzioni, imprenditori di questa città per risanare le condizioni più gravi e avviare un percorso di crescita. Così non è stato, troppi, tanti gli scossoni politici che hanno creato tensioni delle quali la città di certo non ha bisogno. Oggi come in passato noi ci siamo e ci auguriamo che Palermo possa diventare quella città normale che tutti auspicano”.