PALERMO. “La Sicilia non può essere tagliata fuori dal Corridoio 1. Questo significherebbe compromettere qualsiasi possibilità di sviluppo per la nostra Isola e indebolirebbe fortemente la validità dell’asse economico che va dal Mediterraneo e verso l’Europa”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “La stessa Malta si riterrebbe fortemente penalizzata dall’esclusione della Sicilia dal progetto, perché ciò renderebbe più difficile e sicuramente antieconomici i collegamenti con la terra ferma. Le infrastrutture, come il Ponte sullo Stretto e il potenziamento della rete stradale ferroviaria, – continua il leader della Uil – comportano investimenti giustificabili solo in previsione dei flussi di traffico legati alla realizzazione del Corridoio 1. Non possiamo permettere un futuro isolamento della Sicilia. Chiediamo quindi che ci sia da parte di tutti uno sforzo più visibile e coerente per la difesa di questo progetto”.
Mese: Settembre 2011
Crisi, Barone: “Taglio rating conferma allarme su economia siciliana”.
Palermo. “Si confermano le nostre preoccupazioni per quel che riguarda la situazione economica dell´Isola”. Lo sostiene Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, commentando cosi´ la decisione dell´agenzia Standard&Poor´s di abbassare il rating della Regione. “La Sicilia -prosegue il sindacalista- vanta gia´ un debito di cinque miliardi e sappiamo che dovra´ contrarre un nuovo mutuo di uno miliardo per fare fronte alla situazione disastrosa in cui versano gli Ato. Ma il declassamento rendera´ piu´ difficile ottenere questi finanziamenti e peggiorera´ un bilancio assolutamente precario. Ecco perche´ la Uil ha chiesto che si affrontino subito temi come il taglio dei costi della politica, di sprechi e di clientele e soprattutto di modificare le funzioni dei poteri locali, evitando cosi´ inutili duplicazioni. Le consulenze della Regione non possono piu´ crescere mentre rischiamo di non trovare nemmeno i soldi per pagare gli stipendi. Abbiamo chiesto -continua Barone- maggiori finanziamenti per il credito d´imposta e norme di politiche attive del lavoro che possano favorire sviluppo e occupazione. Il prossimo 3 ottobre – conclude- saremo presenti all´incontro concordato dal presidente Lombardo e chiederemo che si eviti una discussione generica ma si definisca invece un calendario di impegni verificabili per dare risposte concrete a queste emergenze”.
Uil Sicilia, nasce il primo coordinamento nazionale dei medici di controllo-Inps.
PALERMO. All’interno dell’organizzazione sindacale Uil Medici Fpl è stato istituto, per la prima volta in Sicilia, il coordinamento nazionale della medicina di controllo-Inps. Al vertice è stato eletto Paolo Vasile (nella foto), 58 anni del Siracusano. Invece a Giorgio Fiorito guiderà il coordinamento regionale sempre dello stesso settore. “L’obiettivo – spiegano i sindacalisti – è quello di ottenere un rapporto di lavoro a retribuzione oraria, con il riconoscimento per i medici di controllo di un “Accordo collettivo nazionale”. Per questo chiediamo subito l’apertura di un tavolo di trattativa con il ministero del Lavoro”.
Barone: “Basta sprechi della politica. Servono impegni precisi su sviluppo e occupazione”.
PALERMO. “E’ ora di guardarsi negli occhi e parlare chiaro. La Uil Sicilia chiede alla Regione di rinunciare agli sprechi e alla difesa dei privilegi della politica”. E il segretario generale, Claudio Barone, aggiunge: “Le risorse vanno utilizzate per creare lavoro produttivo. Per questo è necessario metterle a sostegno delle politiche attive per i giovani come per chi sta perdendo l’occupazione. Dai Forestali alla Formazione – spiega il leader della Uil Sicilia – serve adesso recuperare efficienza e produttività contro chi fa solo demagogia e in realtà non vuole che nulla cambi”. E Barone continua: “La Regione siciliana fa benissimo a protestare contro i tagli imposti dal governo nazionale. E su questo ha tutto l’appoggio della Uil. Ma se è riuscita a spendere solo io 2% delle risorse del Fondo sociale europeo difficilmente risulterà convincente. Non si può più perdere tempo con balletti sull’attribuzione degli assessorati ma occorrono progetti e interventi per spendere bene le risorse e realizzare le infrastrutture di cui la nostra Isola ha tanto bisogno. I cinesi investiranno se si realizzerà il Corridoio 1 Palermo-Berlino, Ponte compreso. E per questo – conclude Barone – è ora di fare scelte senza ambiguità. Giovedì 22 Settembre insieme alla Cisl, chiederemo al presidente Lombardo e ai gruppi parlamentari, non da che parte politica stanno ma se sono in grado di prendere impegni precisi e indicare finalmente le date per concretizzarli. Diciamo basta alle chicchiere”.
Sciopero Fiat, Comella: “Adesione al 100%”.
Palermo. Seconda giornata di sciopero allo stabilimento Fiat di Termini Imerese. Le tute blu, che ieri avevano anche occupato il municipio, si sono raccolte davanti ai cancelli, a partire dalle 5.30, dando vita a un presidio. “C´e´ un´adesione del 100% – dice Vincenzo Comella della Uilm – e una totale sensibilizzazione dei lavoratori che chiedono certezze sul futuro”. A fine anno il Lingotto andra´ via e ci sono ancora troppi dubbi sui cinque piani di investimenti che potranno garantire a regime 1.500 su circa 2.100 posti di lavoro, con la parte del leone assegnata alla Dr Motor di Isernia, preferita alla De Tomaso di Rossignolo. E stamane intorno alle 8.30 è partito un pullman per Palermo per un sit-in davanti alla Presidenza della Regione. Il governatore Raffaele Lombardo ha gia´ fatto sapere che non ci sara´; ha un appuntamento a Roma, al ministero dello Sviluppo economico, per provare a sciogliere i nodi delle varie vertenze in piedi. “Attenderemo che ci dia una data per il tavolo su Termini”, conclude Comella.
Regione, Barone: “Ecco le nostre proposte”
Dalla Formazione ai tagli ai costi della politica. Dalle industrie ai servizi per i cittadini. La Uil Sicilia, guidata da Claudio Barone, insieme alla Cisl, scende in campo per chiedere al governo regionale e all’Ars interventi concreti per lo sviluppo dell’Isola.
“La Uil Sicilia esprime forte preoccupazione per le penalizzazioni che la manovra del governo nazionale potrebbe comportare per la nostra regione. In particolare il taglio dei trasferimenti ai Comuni rischia di riflettersi in maniera pesante sui servizi ai cittadini. Inoltre la Regione siciliana ha un debito di 5 miliardi di euro che dovrebbe aumentare ulteriormente e che comporta un onere per interesse consistente. Per invertire questo trend è importante dare un segnali concreti. Sul taglio dei costi della politica appare insufficiente un semplice atto di indirizzo per la riduzione del numero dei parlamentari e dei loro privilegi per la riduzione delle consulenze e del ricorso a professionalità esterne, che spoglia la macchina burocratica regionale, piuttosto ipertrofica, delle sue funzioni. Chiediamo, quindi, di aprire un confronto che metta insieme il taglio dei costi della politica, la razionalizzazione dei poteri locali e i servizi da erogare alle imprese e ai cittadini. E’ assolutamente imprescindibile, anche sulla base delle previsioni nazionali, procedere all’abolizione delle Province. La Regione siciliana lo potrebbe fare, recuperando l’impostazione originale dello Statuto che prevede i Consorzi dei Comuni. Bisogna evitare però di cacciarsi in pasticci come gli Ato Rifiuiti e gli Ato Idrici, che in totale eclissi di responsabilità, hanno creato un debito di dimensioni esplosive: la vera remora per la realizzazione della loro riforma. Per quanto riguarda la spesa sanitaria, la più importante voce del bilancio regionale, riteniamo importante che si sia proceduto a sanzionare l’operato dei manager in deficit. Ma adesso serve realizzare interventi di carattere strutturale, accelerando il processo di deospedalizzazione e potenziando la medicina sul territorio in modo da migliorare la disponibilità dei servizi utili per i cittadini, ridurre le spese ospedaliere improprie e quelle per trasferte sanitarie fuori dalla nostra regione. In tal senso è anche importante integrare la spesa socio-sanitaria – come chiedono i sindacati dei Pensionati – con le risorse che fanno capo agli assessorati Sanità e Famiglia. Così come è necessaria una legge organica per le politiche sociali e per la non autosufficienza. Per l’Istruzione bisogna evitare il taglio di migliaia di posti di lavoro nelle scuole siciliane. Siamo quindi d’accordo con il ricorso presentato alla Corte costituzionale per difendere la potestà della Regione siciliana sul dimensionamento scolastico. Per quel che riguarda la Formazione professionale abbiamo accettato di modificare un sistema non più sostenibile e di passare il carico finanziario dal bilancio regionale al Fondo sociale europeo, che ha notevoli risorse per questo settore. Tuttavia bisogna evitare macelleria sociale come accadrebbe se non si riconoscesse il trattamento di malattia o di maternità ai lavoratori. Ma soprattutto bisogna evitare che l’aggiudicazione dei progetti sulla base della normativa europea possa diventare un grimaldello per moltiplicare gli enti di formazione e riaprire con nuove assunzioni. Siamo contrari in linea di principio alla norma del governo nazionale che penalizza le Regioni a Statuto speciale in ordine al co-finanziamento delle risorse del Fondo sociale europeo. Tuttavia la Regione siciliana ad oggi riesce a certificare a Bruxelles solo il due per cento delle risorse disponibili. E’ fondamentale sviluppare capacità progettuale e accelerare le gare di appalto per dare risposte occupazionali al settore edile oggi in crisi profonda, e realizzare infrastrutture fondamentali per la nostra regione. Sono assolutamente importanti i collegamenti del Corridoio 1 Palermo-Berlino per realizzare la vocazione di una Sicilia piattaforma logistica di accesso all’Europa, come tra l’altro investitori cinesi ci stanno continuando a chiedere. Fondamentale anche gli investimenti per la rete Tlc a larga banda. Per quanto riguarda il Settore energetico, ricordiamo che nella nostra Isola si produce il 25% del raffinato nazionale. Chiediamo, quindi, il rilancio dell’accordo di programma di Siracusa e gli interventi sulle infrastrutture portuali di Gela. Occorrono i rigassificatori ed è necessario realizzare eolico e solare in condizioni di trasparenza e legalità. Per questo chiediamo che il confronto sul piano energetico regionale non sia solo formale ma consenta di verificare i tempi di realizzazione degli interventi. Per dare sostengo alle occupazione produttiva si è fatto ricorso all’utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga, che vanno ulteriormente resi disponibili e potenziati. Sono importanti anche gli strumenti per consentire ai giovani l’accesso al mercato del lavoro. Quindi, oltre al credito d’imposta per investimenti, chiediamo quello per il lavoro, misure per il sostegno dell’apprendistato e degli stage formativi nelle aziende. E’ fondamentale rendere disponibili canali di credito efficienti per il sistema delle imprese, che su questo terreno hanno sofferto in maniera pesantissima gli effetti della crisi e delle misure volte a controllarla. Riteniamo importante rilanciare l’idea della creazione di un forte Istituto di medio-credito regionale, che possa davvero fungere da riferimento per le esigenze delle imprese. La riorganizzazione delle partecipazioni regionali va fatta puntando principalmente sull’efficienza dei servizi da fornire ai cittadini e al territorio. Per esempio per il Turismo è fondamentale organizzarsi in modo da consentire l’acceso ai siti museali e monumentali anche la domenica. Occorre procedere anche a riforme non onerose, come quella del commercio, e alla riorganizzazione dei Consorzi Asi. La difesa dell’occupazione passa attraverso questi interventi che segnalano alle imprese, come quelle che dovranno intervenire per salvare il Polo industriale di Termini Imerese, che c’è una regione attenta a favorire lo sviluppo. Uil e Cisl sosterranno con la contrattazione articolata a vari livelli, anche sulla base delle nuove normative, tutti gli strumenti che possano favorire e rilanciare il lavoro produttivo nella nostra Regione”.
Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia.
Appello a Napolitano, Barone: “Sostegno per recuperare l’autonomia regionale siciliana”.
PALERMO. “La Uil Sicilia lancia un appello, al presidente Giorgio Napoletano e a “tutti gli uomini di buona volontà”, per sostenere, non solo oggi, il recupero dell’autonomia regionale siciliana”. Lo afferma il segretario generale, Claudio Barone, che aggiunge: “L’Isola oggi potrebbe essere una vera e propria porta di accesso dal Mediterraneo verso l’Italia e l’Europa e fonte di ricchezza e di sviluppo. E’ necessario però – continua il leader della Uil – dire basta a sprechi e clientelismo e soprattutto non fermarsi alle celebrazioni ufficiali ma riaprire un confronto vero che dia risposte concrete alla crisi”. Per questo la Uil Sicilia, insieme alla Cisl, organizzerà manifestazioni di protesta alla riapertura dell’Ars.
Sciopero Cgil, Barone:
PALERMO. “Non vogliamo commentare l’ennesimo sciopero generale della Cgil. E’ evidente, però, che queste iniziative non sono servite a portare a casa risultati e a risolvere i problemi della famiglie ma hanno avuto solo un carattere politico”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “La Uil sino ad oggi ha svolto, e continuerà a svolgere, iniziative e mobilitazioni per modificare gli aspetti della manovra nazionale ritenuti sbagliati, come quello che avrebbe penalizzato la possibilità di andare in pensione. Certo, resta ancora tanto da fare per tutelare il pubblico impiego e i lavoratori dipendenti e occorrerà anche un’iniziativa forte a tutela delle famiglie. Ma attenzione – continua il leader della Uil – non possiamo farci strumentalizzare da una classe politica che intende ancora difendere i propri privilegi e gli sprechi. Per questo manifesteremo la prossima settimana, insieme alla Cisl, in occasione della riapertura dell’assemblea regionale siciliana. Vogliamo risposte concrete ai problemi che la manovra finanziaria nazionale scarica pesantemente sulla nostra Isola e diciamo anche “basta” agli atteggiamenti incoerenti del ceto politico siciliano”. E Barone conclude: “Bisogna dare risposte concrete ai pensionati, ai precari della scuola, ai lavoratori dei call center e a quelli della Fiat. E servono nuovi strumenti per facilitare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e favorire sviluppo produttivo. Noi siamo pronti a batterci a fianco di tutti coloro che vogliono risposte concrete e contro chi vuole fare demagogia a spese delle famiglie”.
MANOVRA, DOMANI SIT-IN CISL E UIL A PALERMO
Si terra’ domani a Palermo dalle 17 in poi davanti alla prefettura in via Cavour un presidio organizzato da Cisl e Uil per chiedere le modifiche alla manovra finanziaria nazionale, dopo la mobilitazione di oggi a Roma davanti al Senato. I due sindacati manifesteranno per chiedere una manovra “che sia meno vessatoria per i lavoratori e i pensionati, meno iniqua perche’ colpisce una sola fetta di lavoratori, i dipendenti, mentre dovrebbe essere applicata con gli stessi principi agli autonomi, e che sia piu’ coerente sul versante dell’equita’ e della riduzione degli sprechi e dei costi della politica”. I sindacati chiedono anche l’abolizione delle province e la riduzione della deputazione nazionale e regionale.