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La denuncia della Uil Sicilia: “Vandalizzata la targa per Mico Geraci. Vile gesto”.

Palermo. “Non è eliminando il nome dalla targa che la sua memoria sarà cancellata. Nessuno dimenticherà mai l’impegno, la bravura e la carica umana di Mico Geraci, il sindacalista che ha condotto una battaglia per la trasparenza e contro le infiltrazioni mafiose, pagando con la vita”. Lo dichiara la Uil Sicilia, guidata da Claudio Barone, che denuncia il vile gesto: “La targa della via intitolata a Mico Geraci, lo scorso 16 febbraio, è stata vandalizzata. E non è la prima volta. Tutto questo a pochi giorni dalla ventesima cerimonia di commemorazione”. A esprimere una forte preoccupazione è anche il figlio del sindacalista, Giuseppe: “Questi episodi confermano che a Palermo, nei quartieri più difficili, c’è ancora tanto da fare ed è importante ricordare l’impegno di mio padre alla società civile ma soprattutto ai giovani”.

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Regionali, Tango e Crimi: “Esodo e nuove assunzioni? Governo chiarisca con quali risorse”.

Palermo. “La Regione siciliana corrisponde la pensione ai propri dipendenti. Risparmio limitato, quindi, con l’eventuale esodo, frutto della riforma che reintrodurrebbe quota 100. Prima di prendere impegni e parlare di nuove assunzioni è necessario garantire le risorse per valorizzare il personale interno”. Lo sostengono Enzo Tango e Luca Crimi, segretario generale e segretario regionale della Uil Fpl Sicilia, che rispondono così all’assessore Grasso: “Tutte le professionalità già esistenti devono essere formate, solo così si potrà modificare la macchina regionale rendendola efficiente. Serve una vera mappatura del personale che non si limiti al solo censimento dei titoli di studio. Questi annunci rischiano di fare solo confusione. Il confronto con l’Aran sul rinnovo dei contratti – concludono Tango e Crimi – è l’occasione giusta per non condannare la nostra isola a una stagione di immobilismo, con una Regione sempre più in disgregazione e difficoltà”.

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Welfare, i sindacati chiedono interventi per anziani e disabili sempre più in difficoltà.

Palermo. In una regione dove la povertà avanza, colpendo soprattutto i soggetti più fragili come gli anziani e i disabili, dove anche curarsi diventa per molti sempre più difficile e che registra già col Nord del paese un divario di 4 anni in termini di aspettativa di vita, Cgil, Cisl e Uil Sicilia e le rispettive federazioni dei pensionati, Spi, Fnp, Uilp rilanciano sui temi della sanità e delle politiche sociali. E lo fanno chiedendo investimenti della Regione nella sanità e nel welfare, l’abolizione dei ticket e l’abbassamento del costo delle prestazioni per i più poveri, interventi per i disabili”. I sindacati ne hanno discusso nel corso degli esecutivi regionali di categoria con la partecipazione delle confederazioni, dopo i quali hanno chiesto l’apertura di un tavolo di trattative agli assessori Razza e Ippolito per individuare misure e risorse certe per risolvere i problemi aperti. “Gli interventi non sono più differibili – scrivono in una nota congiunta Maurizio Calà (Spi), Alfio Giulio (Fnp), Nino Toscano (Uilp), Michele Pagliaro (Cgil), Mimmo Milazzo (Cisl) e Claudio Barone (Uil)- e se non arriveranno la mobilitazione di tutto il sindacato sarà inevitabile. In questa fase- aggiungono- riteniamo fondamentale anche un patto tra operatori della sanità, spesso costretti a lavorare in condizioni pessime, e utenti che pagano le tasse più alte d’Italia per I peggiori servizi”. I sindacati chiedono dunque di aumentare addetti e risorse nella sanità facendo leva sul bilancio regionale. Di costruire quella rete di medicina territoriale che oggi manca con la conseguenza delle lunghe liste di attesa per le prestazioni e delle resse ai Pronto soccorso, gli unici presidi spesso per chi ha un problema”. E soprattutto di “smetterla di cercare di fare cassa sugli anziani e sui disabili. È insopportabile l’attacco sferrato ai disabili gravissimi over 66- sottolineano- con la richiesta della restituzione di cifre utilizzate per le cure”. Cgil, Cisl, Uil e le federazioni dei pensionati rilevano che “i disabili, la maggior parte anziani, e le loro famiglie sono abbandonati a se stessi e gli interventi ultimi del Governo regionale non serviranno a consentire loro di avere le cure necessarie e una vita dignitosa. Questa – sottolineano – è una questione di civiltà”. Critiche anche per i tagli ai Comuni, che stanno determinando l’aumento esponenziale degli enti locali in dissesto finanziario. Così i Comuni, “sempre più spesso in ginocchio, sono costretti a tagliare gli interventi di politica sociale destinati agli anziani e ai disabili”. 2018 dac

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Bellolampo, sindacati: “Bene l’avvio dell’impianto di compostaggio”.

“Apprezziamo che le tante richieste che abbiamo fatto per l’avvio dell’impianto di compostaggio di Bellolampo, abbiano preso forma. Da tempo sollecitavamo la linea compost che era già prevista nel TMB della discarica di Bellolampo, così da evitare innanzitutto il continuo viaggio lungo le autostrade siciliane di rifiuti, che potevano essere trattati già nello stesso territorio palermitano, consentendo così all’Azienda un risparmio di oltre un milione di euro”.

Così i sindacati di Rap Fit Cisl, Uil Trasporti e Filas commentano l’avvio dell’impianto di compostaggio a Bellolampo. “Ribadiamo, che adesso le forze politiche interessate, la Regione e il Comune di Palermo devono concretamente riuscire a dialogare e lavorare in sinergia, cosa che è mancata negli anni precedenti, affinché l’area metropolitana di Palermo si doti di quell’impiantistica che potrebbe far evitare anche ai comuni dell’hinterland di portare i rifiuti in altre realtà con costi esorbitanti, iniziando così a dare seguito alle dichiarazione del Presidente della Regione sul ciclo dei rifiuti che inizia e finisce nella stessa provincia. Diamo atto – spiegano – all’amministratore unico di Rap Giuseppe Norata che nel breve tempo ha avviato l’impianto di compostaggio che permetterà un notevole risparmio di costi per l’azienda di piazzetta Cairoli. Dimostrazione, questa, dettata anche dell’ottimo dialogo avvenuto tra Norata e l’assessorato regionale ai Rifiuti in Sicilia. Dialogo che da tempo auspichiamo anche fra Regione e Comune affinché possano collaborare e dare una svolta reale nella realizzazione dell’impiantistica che aiuterebbe di certo l’incremento delle percentuali di raccolta differenziata”. I sindacati di Rap concludono “l’obiettivo di tutti gli attori interessati, la Regione, il Comune di Palermo, la Rap e i suoi lavoratori è quello di modificare la mortificante classifica che a livello nazionale pone la città e la regione quale fanalino di coda sulla raccolta differenziata nel sistema paese”.

Angela Di Marzo

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Sindacati al Governo regionale: “Ecco di cosa vogliamo discutere”.

La Regione e l’assetto dei suoi conti, con riferimento alle iniziative per modificare gli accordi finanziari con lo Stato del giugno 2016; e alla luce del giudizio di parifica della Corte dei Conti per l’esercizio 2017. La problematica situazione in cui versano gli enti di Area Vasta, “che rischiano concretamente il dissesto”. E la delicatissima vicenda di Riscossione Sicilia e del suo ancora incerto futuro. Sono i temi che Cgil Cisl e Uil regionali intendono porre al centro del confronto col governo della Regione, e per i quali è stata inviata al vicepresidente e assessore all’Economia Gaetano Armao, una richiesta di incontro “urgente” firmata dai segretari generali Michele Pagliaro (Cgil), Mimmo Milazzo (Cisl) e Claudio Barone (Uil). La lettera ad Armao segue di qualche giorno quella indirizzata al presidente della Regione. A Nello Musumeci i confederali, “lamentando la frammentarietà ed episodicità” dei rapporti col Governo, chiedevano d’essere convocati per concordare una strategia condivisa “idonea ad affrontare le situazioni emergenziali e i problemi strutturali” della Sicilia. (ug)