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Ambulanti stranieri, Barone: “Difficile ottenere permesso di soggiorno. Via a convenzione con legali per difendere diritti lavoratori” 

Palermo. “Ottenere il permesso di soggiorno, anche per gli immigrati che ne hanno diritto, può essere difficile a Palermo, come in altre città. Senza questo documento, necessario per lavorare, crea disagi e spinge all’illegalità. Per gli ambulanti stranieri, in presenza di una normativa non sempre chiara e univocamente interpretata, i criteri risultano troppo restrittivi. Per questo abbiamo deciso di intervenire, con una convenzione tra Uil e legali, mettendo a disposizione le tutele necessarie per queste comunità. Chiunque, quindi, riscontri lungaggini burocratiche o vere e proprie discriminazioni, da oggi avrà la possibilità di avviare un’azione legale con il patrocinio della Uil”. Lo ha annunciato lo stesso segretario generale, Claudio Barone, insieme alla responsabile dell’Ufficio Immigrati, Karen Basile, questa pomeriggio a Villa Niscemi dove il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha subito espresso un forte apprezzamento per l’iniziativa: “La normativa vigente crea grosse difficoltà interpretative. E’ necessario un protocollo chiaro e trasparente che garantisca tutti i lavoratori, immigrati e non, allo stesso modo. Per questo spero che altre realtà dimostrino sensibilità e interesse e che collaborino a questo progetto nell’interesse di tutti i lavoratori”. Il Comune di Palermo sponsorizzerà la convenzione, che sarà presentata alla stampa nei prossimi giorni.

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Immigrazione, fiaccolata dei sindacati per chiedere “interventi e una diversa politica”

Una fiaccolata per chiedere “una diversa politica in materia di immigrazione ed asilo” ed esprimere la solidarietà e il cordoglio dei sindacati per la terribile strage di Lampedusa. Si terrà venerdì 11 ottobre a Palermo nell’ambito della giornata della mobilitazione nazionale “Fermiamo le stragi nel Mediterraneo” indetta da Cgil Cisl e Uil. L’appuntamento per il concentramento sarà alle ore 18 a piazza Massimo, il corteo raggiungerà via Cavour, la sede della Prefettura. Saranno presenti i tre Segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Palermo, Maurizio Calà , Mimmo Milazzo e Antonio Ferro. I sindacati presenteranno al Prefetto le loro proposte: “realizzare un piano per la costruzione di un efficace sistema di accoglienza, anche attraverso l’impegno dell’Unione europea, che non può esimersi dalla responsabilità di sostenere una delle più importanti frontiere europee nel Mediterraneo – si legge nel volantino dell’iniziativa -; istituire corridoi umanitari per i profughi che fuggono dalle guerre, rendendo esigibili in condizioni di sicurezza, l’accesso all’asilo ed alle misure di protezione internazionale”. I sindacati chiedono inoltre di “riformare la legislazione sull’immigrazione e dotare l’Italia di una legge organica in materia di asilo e contrastare la tratta degli esseri umani, anche attraverso forme efficaci di collaborazione con i paesi di origine e di transito di migranti e profughi e colpendo duramente i trafficanti”. “Non resteremo in silenzio – spiegano Cgil Cisl e Uil – di fronte al ripetersi di queste tragedie. Il mondo del lavoro si mobilita perché all’indignazione e al dolore possa seguire la ricerca di soluzioni concrete”.

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Lampedusa al collasso. Occupato il Municipio. Rischio emergenza sanitaria

Non c’è spazio, le condizioni igieniche sono precarie, e ora a Lampedusa c’è anche il problema della scarsità del cibo per gli immigrati: Lampedusa accoglienza, la società che per contratto gestisce l’arrivo dei migranti nell’isola, distribuisce 4.200 pasti al giorno. Al momento ci sono 6.200 immigrati, dunque 2.000 persone non mangiano. A denunciarlo in conferenza stampa è stato il sindaco di Lampedusa, Dino De Rubeis.

Questa mattina per l’esasperazione alcuni abitanti avevano occupato l’aula del consiglio comunale e hanno affisso striscioni di contestazione al governo, chiedendo il trasferimento in altri posti dei 5 mila migranti presenti nell’isola: «Non è razzismo, ma sopravvivenza», c’è scritto in un grande manifesto sopra la tribuna del consiglio comunale. In un altro si legge «State distruggendo il nostro futuro», mentre in uno striscione all’ingresso del municipio è disegnato un barcone con la scritta: «Governo» e poi «Arriverà?».

Secondo il coordinatore dell’ufficio della Regione sull’isola, Gianmaria Sparma, se domani non arriveranno le navi promesse dal governo, c’è un serio rischio per la tenuta dell’ordine pubblico. Intanto, l’ultimo conteggio degli immigrati è, come si diceva, di circa 6.200, di cui 1.500 ancora ospitati nel centro di prima accoglienza di contrada Imbriacola, 450 nella ex base Loran, 420 nelle strutture messe a disposizione dalla Chiesa e il resto, circa 4.000 mila, nella stazione marittima. Per oggi sono stati confermati tre voli che dovrebbero permettere il trasferimento in altre strutture di accoglienza di 350 persone.

A Lampedusa la protesta dei residenti articoli correlati Bossi sull’emergenza immigrati a Lampedusa: «Al Nord? Meglio riportarli a casa loro» L’accoglienza non sa far di conto In arrivo mercoledì a Lampedusa sei navi per trasferire 10mila immigrati Vedi tutti » Il ministro Fazio: «Situazione sanitaria realmente preccupante» Il problema più grave resta la situazione igienico-sanitaria sull’isola: oggi il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, l’ha definita «realmente preoccupante», aggiungendo che risentirà gli ispettori per fare il punto della situazione e che un momento importante per discutere di questi problemi ci sarà il 13 aprile, quando a Roma si svolgerà un vertice internazionale sull’immigrazione a cui parteciperanno l’Oms, la Commissione europea e i ministri della salute dei paesi coinvolti.

A dire che «è necessario svuotare Lampedusa immediatamente, trasferendo gli immigrati presenti, o la situazione sanitaria sull’isola, a brevissimo, potrebbe non essere più sotto controllo» è il responsabile scientifico della sede siciliana dell’Istituto per la salute delle popolazioni migranti (Inmp), Tullio Prestileo, uno degli ispettori giunti ieri sera a Lampedusa per un monitoraggio della situazione nell’isola. Prestileo, incaricato dall’assessore alla Sanità della Regione Sicilia, ha affermato che a Lampedusa si sta determinando in queste ore una «situazione complessa, con un equilibrio precario». Al momento, ha aggiunto l’ispettore Inmp, «non ci sono segni di epidemie, ma se non si procede a “svuotare” l’isola immediatamente, la situazione sanitaria potrebbe a breve non essere più sotto controllo».