Indietro

Sas, tutti i lavoratori passano a full time

Palermo. Sottoscritto l’accordo per il passaggio da part time a full time per tutti i lavoratori in servizio presso la Sas. “Un traguardo storico da sempre sostenuto dalla Uil che, oltre a dare pari dignità lavorativa ai lavoratori, risolverà non pochi problemi organizzativi e gestionali per la Regione siciliana”. Lo affermano la segretaria della Uil Sicilia e Area vasta, Luisella Lionti, insieme a Toto Sampino, segretario generale della Uil Fpl Sicilia, e Gianni Borrelli, responsabile regionale Sas della Uil Fpl. I lavoratori interessati al provvedimento sono 200 custodi dei beni culturali e 130 tra funzionari e istruttori in servizio lavorano presso le strutture della Regione. “In questo modo – aggiungono i sindacalisti – si eviterà di chiudere per carenza di personale i nostri siti culturali e i musei a partire dal periodo natalizio e ad incrementare la forza lavoro presso gli uffici della Regione per smaltire e velocizzare l’iter per il Pnrr”.

  Indietro

Salute e sicurezza sul lavoro, Cgil Cisl e Uil si mobilitano.

Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro sono tutt’oggi un nervo scoperto in Sicilia. Gli infortuni denunciati all’Inail nel 2022, da gennaio ad agosto, sono stati 23.605 contro i 15.165 dello stesso periodo dell’anno precedente, registrando una crescita del 55.6%. I morti sul lavoro sono stati 44 contro i 38 del 2021. Anche in Sicilia dunque, come nel resto del Paese, Cgil, Cisl e Uil si mobilitano. Per il 21 ottobre è in programma un flash mob, alle 11 nella centrale piazza Politeama di Palermo, preceduto da un fitto calendario di assemblee e incontri nei luoghi di lavoro delle principali città dell’Isola. L’indomani, il 22 ottobre, a Roma la manifestazione nazionale indetta dalle tre sigle. Scopo è tenere accesi i riflettori sul problema, in vista anche della formazione dei nuovi governi, quello nazionale e quello regionale ai quali i sindacati sollecitano risposte immediate. In generale nel Paese, dall’inizio del 2022 muoiono sul lavoro in media tre persone al giorno e sono state presentate da gennaio ad agosto 484.561 denunce di infortuni. La componente femminile ha segnato un + 63,4%, quella maschile un +24,9%, la fascia di età maggiormente coinvolta è quella tra i 40 e i 59 anni. Nel Sud la crescita degli infortuni è stata complessivamente del 53,5%. Sull’argomento i sindacati hanno lanciato un manifesto in sette punti. In Sicilia la mobilitazione sarà anche l’occasione per sollecitare il neo-governo regionale a far presto con l’attuazione del protocollo firmato ad agosto tra Regione e Ispettorato nazionale del Lavoro, “per il contrasto – vi si legge – all’illegalità del lavoro anche sotto il profilo previdenziale, assicurativo e della sicurezza”. L’intesa dovrebbe condurre al potenziamento della rete degli ispettori nell’Isola, al momento appena 63. “I controlli capillari- sostengono Cgil, Cisl e Uil regionali- possono fungere da deterrenza e fare venire alla luce le situazioni di irregolarità e di mancato rispetto della normativa sul lavoro e sulla sicurezza, per garantire i diritti dei lavoratori e la piena dignità sul lavoro”.
Quanto alle richieste elencate nel manifesto, Cgil Cisl e Uil sostengono che tutti i finanziamenti alle imprese, pubbliche e private, devono essere condizionati a investimenti aziendali per la salute e la sicurezza. Che tutti gli appalti, pubblici e privati, devono essere subordinati all’applicazione dei contratti collettivi di lavoro. E che alle imprese vincitrici di appalti deve essere richiesto un programma di qualificazione su questi temi, “anche secondo il modello della patente a punti”. Ancora, che i lavoratori siano obbligati a frequentare corsi di formazione e addestramento. E idem i datori di lavoro “quale requisito” per l’attività di impresa. Il rafforzamento dei controlli e del coordinamento tra gli enti preposti: Ispettorato del Lavoro, Asp, Inail e Inps. E che questi istituti collaborino regolarmente con le parti sociali. I sindacati sollecitano, inoltre, il via a tavoli di confronto a tutti i livelli tra istituzioni, sindacati e imprese. E l’inserimento della materia “salute e sicurezza sul lavoro” nei programmi scolastici. Affinché, sottolineano, “il rispetto della vita di chi lavora entri nei programmi educativi e sia sempre, non solo valore da dichiarare. Anche concreta e puntuale pratica quotidiana”.
2022 dac/ug/bc

  Indietro

Congresso della Uil, Lionti: “Voglio portare il dolore di tutte le donne siciliane”.

 Questo è uno dei passaggi più significativi dell’intervento della segretaria generale della Uil Sicilia Luisella Lionti, stamattina a Bologna nella seconda giornata di congresso nazionale dell’organizzazione guidata da Pierpaolo Bombardieri. Dal podio dell’evento sindacale, Luisella Lionti ha parlato di Sanità in Sicilia: “Dobbiamo fare tesoro dell’esperienza Covid, non possiamo continuare a ignorare la drammatica situazione che vive il personale. È per questo che chiediamo con forza la riqualificazione, stabilizzazioni e assunzioni di nuovo personale. Noi, inoltre, rivendichiamo da sempre investimenti sulla medicina territoriale, coinvolgendo anche i medici di famiglia. È indispensabile un piano sanitario che tenga in considerazione l’età media della popolazione e, tra le altre, le esigenze di un milione di anziani”.

 La segretaria regionale s’è lungamente soffermata sulle emergenze occupazionali: “Sono tante le persone che hanno perso il posto di lavoro. E questo avviene in una Sicilia dove ricollocarsi a 50 anni è impossibile, non da ora ma da sempre. La Uil contrasta lavoro nero e caporalato, i nuovi schiavi, gli invisibili. Non ci stancheremo mai di pretendere lavoro vero, di qualità, dignitoso, sicuro e soprattutto stabile che dia concretezza alla voglia di futuro dei nostri giovani. Partire deve essere una scelta, non l’unica alternativa!”.

 “Non possiamo – ha aggiunto Luisella Lionti – parlare di sviluppo senza lavoro, e non possiamo parlare di lavoro senza investimenti. È da anni che non si investe sull’industria siciliana. Continuiamo ad assistere a un inaccettabile processo di desertificazione, sul modello di Termini Imerese. Per questo, difenderemo con forza le realtà produttive siciliane a cominciare dai petrolchimici di Priolo, Milazzo e Gela. Migliaia di lavoratori dal futuro incerto, in attesa di un confronto su progetti concreti di riconversione industriale. A proposito. Transizione energetica ed ecologica sono i due pilastri del Recovery Plan, ma il Piano di ripresa e resilienza ignora i nostri poli petrolchimici e le loro prospettive di riconversione. È assurdo. Non si tratta solo di salvare oltre 10 mila posti di lavoro, ma di affrontare seriamente il drammatico problema del fabbisogno energetico del Paese”.

 La segretaria generale della Uil siciliana, che ha sottolineato con orgoglio come il “Sindacato delle Persone” goda di ottima salute nell’ Isola con l’aumento di iscritti, di rappresentanti Rsu e di attività negli uffici di servizio, s’è anche soffermata su luci e ombre della “Etna Valley” catanese: “Dopo il mancato investimento Intel, dovuto a colpe della Regione incapace di reperire le aree e puntualmente in ritardo sulle Zes, si vede ora una possibilità di rilancio grazie al progetto di StMicroelectronics, finanziato dal Pnrr che aumenterà gli occupati nel sito da 4600 a 5300. Una buona notizia ogni tanto ci vuole!”. Infine, l’appello “a rilanciare le attività produttive intervenendo con progetti di riqualificazione dei porti, mettendo a sistema gli aeroporti e in generale agendo finalmente sul nodo infrastrutturale. Che è un nodo dolente”.

  Indietro

Contrattazione sociale-territoriale a Termini

È ripartito, con l’incontro tra le organizzazioni sindacali e l’amministrazione comunale, il tavolo di lavoro permanente del distretto socio sanitario 37 di Termini Imerese. Dopo diverse sollecitazioni da parte dei sindacati, l’amministrazione termitana ha convocato il tavolo che, così come sancito nel protocollo siglato fra le parti a luglio del 2021, ha finalità di sostegno allo sviluppo e al potenziamento del welfare pubblico per l’indirizzo e il monitoraggio dell’attuazione di tutti gli interventi in materia di politiche sociali, socio sanitarie, di coesione territoriale, di lotta alla povertà e all’emarginazione. Le organizzazioni sindacali sono state convocate all’indomani della sottoscrizione, da parte dei sindaci dei 10 comuni del distretto socio sanitario di Termini Imerese, della convenzione che disciplina l’organizzazione e il funzionamento del tavolo permanente, come previsto dalle linee guida regionali del 2021. Presenti all’incontro, l’assessore alle politiche sociali Maria Concetta Buttà e il responsabile dell’ufficio di piano del distretto 37 Vincenzo Schillaci, da poco nominato. Al tavolo sono stati analizzati: i contenuti delle delibere del comitato dei sindaci del distretto, votate il 28 settembre scorso; la programmazione della Quota Servizi Fondo Povertà 2019 e 2020; i progetti a valere della missione 5 del Pnrr; l’affidamento dei locali comunali alle associazioni di volontariato e del terzo settore, per la quale le organizzazioni sindacali hanno auspicato un confronto proficuo fra le parti e le linee strategiche dell’amministrazione sul welfare locale. “Siamo soddisfatti per l’esito dell’incontro e per l’azione di concertazione che si intende portare avanti con il comune capofila, per il benessere delle persone residenti nel distretto socio sanitario 37”, dichiarano Laura Di Martino, responsabile Camera del Lavoro Termini Imerese e per lo Spi Cgil Palermo Giuseppe Guarcello e Palma Magrì, Federica Badami segretario organizzativo Cisl Palermo Trapani, Rosaria Aquilone segretario generale Fnp Cisl Palermo Trapani e Giovanni Scavuzzo responsabile Fnp Termini, Ignazio Baudo della segreteria della Uil Sicilia e Area Vasta, Pietro Gaglio componente della segretaria della UilP Sicilia e Giovanni Di Prima, responsabile della Uil di Termini Imerese. “Anche se con ritardo rispetto ai tempi delle linee guida, la firma della convenzione tra i comuni, e l’imminente costituzione della rete di protezione e inclusione sociale- aggiungono Di Martino, Guarcello, Magrì, Badami , Aquilone e Scavuzzo, Baudo , Gaglio, DI Prima – consentirà di progettare le azioni necessarie collegate ai veri bisogni delle cittadine e dei cittadini del comprensorio termitano. Al tavolo di lavoro permanente porteremo le nostre rivendicazioni per favorire una programmazione integrata delle azioni finanziate dai vari fondi regionali, nazionali, comunitari”. I sindacati hanno chiesto e ricevuto delucidazioni sulle manifestazioni di interesse presentate dal comune capofila, relative alla missione 5 del Pnrr. “E vogliamo continuare a confrontarci – aggiungono i segretari di Cgil Palermo e Spi Cgil Palermo, Cisl e Fnp Cisl Palermo Trapani e Uil Sicilia e Area Vasta e UilP Sicilia – anche sul resto delle missioni, consapevoli delle reali difficoltà che le amministrazioni locali vivono”. Durante l’incontro, infine, i sindacati hanno sollecitato l’amministrazione alla convocazione di un incontro con le associazioni di volontariato presenti nel territorio, per arrivare a un accordo condiviso sulla gestione, utilizzazione e fruizione degli spazi comunali assegnati. “Ai fini di superare – spiegano le organizzazioni sindacali- l’attuale fase che ha visto diverse realtà associative private dei locali dove svolgevano la loro attività soprattutto rivolta ad anziani e portatori di handicap, a causa della scadenza delle convenzioni a suo tempo sottoscritte con il Comune”.