Indietro

Politiche attive del lavoro, Raimondi e Crimi: “Potenziare subito gli strumenti utilizzando tutte le professionalità”.

Palermo. “In Sicilia serve potenziare subito gli strumenti per le Politiche attive del lavoro, per l’accesso al sostegno al reddito che coinvolge migliaia di famiglie bisognose e, un domani, per quelle che riceveranno il Reddito di cittadinanza. Per questo è necessario ottimizzare e riorganizzare il servizio sul territorio utilizzando al meglio la professionalità dei dipendenti regionali che devono essere immediatamente riqualificati”. Lo dicono Giuseppe Raimondi della Uil Sicilia, e Luca Crimi, segretario regionale della Uil Fpl Sicilia, che aggiungono: “Per supportare questo tipo di servizio si potrebbero recuperare, in ambiti e con funzioni diverse, i lavoratori del bacino della Formazione che, avendo gestito questo servizio per anni, possono essere una risorsa da utilizzare con modalità diverse presso i Comuni. Chiediamo, infine, al governo regionale e all’amministrazione il reale fabbisogno di ogni singolo dipartimento al fine di applicare la legge Madìa per la riqualificazione”.

  Indietro

Autorità portuale, minacce al presidente Monti

Palermo. La Uil Sicilia di Claudio Barone insieme alla Uil Trasporti, guidata da Agostino Falanga, esprime piena solidarietà al presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti, destinatario di una busta con un proiettile. “Siamo vicini all’Autorita’ portuale che, siamo sicuri, non si lascerà intimidire da questo vile gesto. Questo sindacato da sempre lotta per la legalità e siamo pronti a sostenere qualsiasi progetto che contrasti le infiltrazioni mafiose”.

  Indietro

Centri per l’impiego in tilt, Raimondi: “La soluzione? Utilizzare gli ex sportellisti.

Palermo. “Aumentano i disoccupati in Sicilia e, tra migliaia di persone in Naspi e cantieri di servizio e lavoro, i Centri per l’impiego non riescono a più gestire questa emergenza. Lo avevamo previsto e, per questo, fornito già una soluzione al governo regionale”. Lo afferma Giuseppe Raimondi della Uil Sicilia, che spiega: “Serve riorganizzare il personale già in servizio e nello stesso tempo utilizzare la professionalità degli ex sportellisti. Sino ad oggi, però, non abbiamo avuto risposta, la politica continua a non operare nessuna scelta e a non dialogare con le organizzazioni sindacali che, in questa fase, sono fondamentali ma prive di strumento di negoziato. Nell’Isola, pur avendo a disposizione risorse professionali ed economiche, le politiche attive sono ferme al palo. Rinnoviamo, quindi, la richiesta di un incontro urgente”.

  Indietro

Riscossione Sicilia, Barone e Gargano: “Dopo dimissioni CdA situazione grave.

Palermo. “Le motivazioni per cui si è dimesso il CdA di Riscossione Sicilia delineano una grave situazione. Adesso ci auguriamo che il governo regionale intervenga subito e in modo deciso, così come previsto dalla legge, accorpando quest’azienda all’Agenzia delle Entrate nazionale”. Lo affermano Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, e Giuseppe Gargano, segretario della Uilca Sicilia, che aggiungono: “Ci rendiamo conto che il governo nazionale si è insediato da poco e che si tratta di una partita delicata ma in ballo c’è il futuro dei dipendenti e di tutto il sistema di esazione. La nostra regione non può perdere credibilità, per questo chiediamo una convocazione. Servono garanzie e una road map definita”.

  Indietro

Sicilia digitale, Comella: “Futuro a rischio. Subito un incontro, basta perdere tempo”.

Palermo. “Abbiamo già chiesto un incontro al Governo regionale. Non c’è più tempo da perdere, siamo preoccupati per il futuro di Sicilia digitale ma soprattutto per i suoi lavoratori. Vogliamo capire la reale situazione, visto che sino ad oggi dall’Azienda non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione”. Lo afferma Enzo Comella, segretario della Uilm di Palermo che aggiunge: “Il rischio maggiore riguarda i 38 interinali, a cui a breve scadrà il contratto. Otto di questi dipendenti, che si occupano di portierato da circa 50 mesi, hanno oggi diritto all’assunzione a tempo indeterminato. Secondo il Jobs act, infatti, hanno superato i limiti previsti dalla stessa legge. Vorremmo evitare di ricorrere alle solite vertenze”. E Comella continua: “Ma chiediamo l’assunzione anche per tutti gli altri interinali, informatici indispensabili. Ricordiamo all’amministratore unico Corona che questi dipendenti, grazie all’accordo siglato due anni fa da Uilm e Film Cisl, sono stati assunti vista la necessità di acquisire commesse e nonostante il blocco di assunzioni previste nella Finanziaria. Si tratta di un contratto da metalmeccanico, non sono lavoratori privilegiati, devono essere tutelati. Per questo rinnoviamo la necessità di aprire subito un confronto con le organizzazioni sindacali”

  Indietro

Blutec, Ficco e Comella: “Accordo con Invitalia più vicino ma Governo intervenga su ammortizzatori sociali”.

Palermo. Sempre più vicino l’accordo tra Blutec e Invitalia sulla restituzione delle somme relative al vecchio contratto di sviluppo, oramai revocato. Lo dicono Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm del settore auto, e Vincenzo Comella, segretario della Uilm di Palermo, oggi al ministero dello Sviluppo economico. “Solo grazie all’accordo sarà possibile portare avanti il progetto di reindustrializzazione di Termini Imerese. Ma ci sono altri due passi fondamentali – spiegano Ficco e Comella -. La stipula di un nuovo contratto di sviluppo, sulla base del piano industriale che verrà sviluppato entro il 30 giugno, e la proroga degli ammortizzatori sociali. Su quest’ultimo punto urge un intervento legislativo del Governo nazionale, perché entro fine anno non tutti i settecento lavoratori di Blutec rientreranno. Se non saranno modificati i vincoli del decreto legislativo 148 del 2015, infatti, assisteremo a fine anno a un’ondata di licenziamenti. Ci auguriamo – concludono i sindacalisti – che entro il prossimo incontro, previsto per il 18 luglio a Termini Imerese, l’accordo con Invitalia sia raggiunto e sia partito davvero il confronto sul nuovo contratto di sviluppo”.

Immagine: di autore incerto disponibile su internet 

  Indietro

Regionali, Barone e Tango: “Gli autonomi criticano ma da dieci anni non hanno portato a casa alcun risultato”.

Palermo. “Cgil, Cisl e Uil hanno ottenuto a livello nazionale il rinnovo dei contratti del Pubblico impiego. Viceversa per i regionali siciliani è tutto fermo da più di dieci anni. Le sigle Cobas-Codir, Sadirs, Ugl/Fna e Dirsi, che dichiarano di rappresentare la maggioranza dei dipendenti regionali e che criticano i contratti nazionali, sino ad oggi non hanno portato a casa nessun risultato”. Lo sostengono Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, ed Enzo Tango segretario generale della Uil Fpl Sicilia, che aggiungono: “Troppo facile criticare gli altri per giustificare la propria inerzia. Restiamo convinti che sarebbe già un risultato positivo allineare la Sicilia ai dati nazionali. Fatto questo, rilanciare. E’ partita, infatti, a livello nazionale la richiesta di un ulteriore rinnovo dei contratti. E non dimentichiamo che, per migliorare l’efficienza della macchina amministrativa, serve discutere della riqualificazione del personale. Occorre che il governo trovi le risorse e che mantenga una trattativa evitando la sterile demagogia”.