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Reddito di cittadinanza, Barone: “Governo regionale assente all’Ars? Solo promesse da campagna elettorale”.

Palermo. “Continuano le promesse da campagna elettorale. Non ultima quella dell’introduzione del reddito minimo per i poveri, annunciato trionfalmente dal presidente Crocetta che però ha disertato la riunione convocata all’Ars, oggi in commissione, con la consapevolezza che dalle promesse non si passerà mai ai fatti. La cosa più grave è che si speculi sulla disperazione in cui versano migliaia di famiglie siciliane”. Lo sostiene Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “Non capiamo con quali risorse si dovrebbe finanziare questo reddito di cittadinanza, a chi andrebbe destinato e come evitare di trasformarlo in uno strumento clientelare. Il governo regionale farebbe meglio a non perdere altro tempo con annunci demagogici e a dare invece risposte concrete alle tante emergenze che questo sindacato ha già evidenziato e rispetto alle quali continua a sfuggire”.

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Edilizia, sindacati in piazza: “Governo Crocetta rilanci settore creando buona occupazione e infrastrutture.

Palermo. Armati di pale e carriole circa 300 edili siciliani hanno protestato stamane a Palermo per chiedere al Governo Crocetta, sino ad oggi sordo e assente, di rilanciare il settore creando in Sicilia buona occupazione e infrastrutture. Insieme ai lavoratori hanno sfilato Cgil, Cisl e Uil e i sindacati di categoria Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil: “Dal 2008 a oggi, nell’Isola, sono andati persi 90mila posti di lavoro, seimila imprese hanno chiuso i battenti e il 36% dei lavoratori, ovvero 31mila, risulta essere in nero. La politica non ha raccolto il grido di allarme dei lavoratori e noi continuiamo a far sentire la nostra voce, partendo da uno dei settori, quello dell’edilizia, che è fra i più colpiti dalla crisi. Far ripartire il comparto è uno dei presupposti per rilanciare l’economia”. E i sindacalisti Santino Barbera (Fillea Cgil), Franco Tarantino (Filca Cisl) e Francesco De Martino (Feneal Uil) concludono: “Occorre spendere subito le risorse per le opere pubbliche, avviare i cantieri ma soprattutto dire basta a clientele e spartizioni”.

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Enti locali, Crimi: “Adesso i presupposti ci sono tutti. Ars legiferi e stabilizzi precari siciliani”.

Palermo. “Stabilizzare i precari nella pubblica amministrazione è di fatto vietato dalla normativa in vigore. Frutto di una politica sbagliata e assente. La corte europea ha, però, stabilito che l’utilizzo continuo e prolungato di questi lavoratori è contrario alla Direttiva Ue, che stabilisce regole precise per impedire l’abuso nell’utilizzo dei contratti a tempo determinato”. Lo dice Luca Crimi, segretario regionale della Uil Fpl, che precisa: “È necessario, quindi, assumere tutti coloro che abbiano superato i 36 mesi di servizio. E oggi, più che mai, pesano la decisione del Quirinale, che con un decreto ha disposto l’avvio del processo di stabilizzazione del gruppo di precari, e la sentenza del Cga di Palermo, secondo cui si tratta di contratti da trasformare e non di nuove assunzioni. Chiediamo, quindi, all’Ars di non perdere più tempo, di applicare l’articolo 14 dello Statuto e di legiferare per garantire gli stessi diritti ai lavoratori siciliani. I presupposti ci sono tutti”.

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Regione, Barone e Tango: “Bene trasferimento 500 milioni ma adesso serve capire come saranno spesi”.

Palermo. “Finalmente da Roma è arrivato l’ultimo via libera per trasferire 500 milioni in Sicilia. Soldi che dovrebbero servire a tamponare le falle relative al personale precario e ai servizi essenziali non garantiti ai cittadini da troppo tempo. Ma prima di dare vita a proclami ottimistici vogliamo capire, dal governo regionale, quando e come queste risorse saranno distribuite”. Lo dicono Claudio Barone ed Enzo Tango segretari della Uil Sicilia e Uil Fpl, che aggiungono: “Sino ad oggi la politica siciliana, litigiosa e assente, ha lanciato solo false promesse. Ancora una volta, prendiamo atto delle dichiarazioni di intenti, come quella ad esempio della creazione dell’Agenzia dei precari ma vogliamo prima capire e vederci chiaro. I lavoratori sono stanchi e senza soldi. Basta andare avanti con inutili impegni”.

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Incendi, La Bua: “La Sicilia brucia. Governo regionale sempre in ritardo e incapace di gestire settore e lavoratori”.

Palermo. La Sicilia brucia e il governo regionale si accorge sempre in ritardo che bisogna intervenire. E’ colpevole, ancora una volta, di gestire in maniera sbagliata risorse, settore e forestali”. Lo sostiene Giuseppe La Bua, segretario della Uila Palermo, che aggiunge: “Da mesi, e in maniera pressante, chiediamo di predisporre interventi antincendio. Abbiamo anche presentato una proposta di riforma del settore per utilizzare al meglio fondi e personale. La Regione, però, è stata troppo distratta e come sempre occupata nei soliti giochi di potere. E intanto i boschi muoiono”.

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Formazione, Raimondi e Parasporo: “Abolita la legge 24. Goliardata inutile e dispetto ai lavoratori”.

Palermo. “La commissione Lavoro dell’Ars ha appena approvato il ddl che abolisce la Legge 24 del 1976, ovvero quella che regola la Formazione professionale in Sicilia. Una scelta, mai condivisa da questo sindacato, ritenuta dissennata, inutile e inopportuna. A maggior ragione adesso che il Governo regionale sta trattando con il ministero del Lavoro e il ministero dell’Istruzione un piano industriale per il riordino del settore”. Lo dicono Giuseppe Raimondi e Claudio Parasporo segretari della Uil Sicilia e della Uil Scuola, che aggiungono: “E’ un gesto incomprensibile da parte di una politica che fa solo confusione senza programmare e condividerle piani concreti. Adesso bisogna vedere cosa succederà quando questo disegno di legge approderà in aula. Chiediamo di bocciare il provvedimento e siamo pronti a qualsiasi tipo di protesta per tutelare lavoro e lavoratori, costretti ad assistere in un momento di crisi a queste goliardate”.

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Legalità e Sviluppo, presentata la mobilitazione di Cgil Cisl e Uil

Messina. I temi della legalità, dello sviluppo e del lavoro saranno al centro della manifestazione unitaria di CGIL CISL UIL che si svolgerà sabato 11 giugno 2016 , dalle ore 10, a Cesarò e presentata questa mattina nella sede della Cisl Messina dai segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil Michele Pagliaro, Mimmo Milazzo e Claudio Barone. «La legalità è la precondizione per lo sviluppo e lo sviluppo senza legalità è inesistente, sono due facce della stessa medaglia, è questo il messaggio che vogliamo lanciare nella manifestazione di sabato prossimo – ha detto il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro – Il Sindacato è sempre attento alla crescita e occupazionale, è possibile una Sicilia diversa con un futuro e un’occupazione soprattutto per le giovani generazioni». «Bisogna monitorare i fenomeni non solo nel Parco dei Nebrodi ma in tutta la Sicilia – ha aggiunto il segretario generale della Cisl Sicilia, Mimmo Milazzo – I fatti drammatici del 18 maggio scorso mostra evidente come l’attenzione della criminalità è altissima. A noi interessa lo sviluppo del Parco dei Nebrodi, affinché si possa dare una risposta occupazionale ai tantissimi giovani. Ricordo che già nella Legge Finanziaria del 2013 era prevista la banca della terra, cioè l’ipotesi di assegnare i terreni demaniali ai giovani per creare imprese, lavoro e sviluppo». «A causa delle truffe dei mafiosi sono stati bruciati cinque miliardi di euro di fondi europei che potevano essere destinati allo sviluppo dell’agricoltura, a creare nuove imprese e nuovi posti di lavoro – ha evidenziato il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone – Serve un intervento anche a livello nazionale e che la Regione siciliana faccia di più». “È una iniziativa – hanno affermato Lillo Oceano (Cgil), Tonino Genovese (Cisl), Pippo Calapai (Uil) – che assume un particolare significato nel momento in cui si assiste ad una escalation dei fenomeni di criminalità organizzata, come l’agguato al presidente dell’Ente Parco dei Nebrodi Peppe Antoci. Le Istituzioni devono dar seguito agli impegni assunti, contrastando il malaffare con il potenziamento di organici, strumenti e mezzi dei vari apparati pubblici preposti al contrasto delle organizzazioni criminali. Ma anche con investimenti e azioni capaci di promuovere e sostenere sviluppo e occupazione”.

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Lavoro, ultimatum di Cgil, Cisl e Uil siciliane: “Svolta o sciopero generale”

Palermo. I sindacati siciliani tornano alla carica contro il Governo Crocetta e annunciano che “se continuerà a non dare risposte al mondo del lavoro, sarà sciopero generale”. Lo hanno detto Michele Pagliaro segretario generale della Cgil Sicilia, Mimmo Milazzo, segretario generale della Cisl Sicilia, e Claudio Barone segretario generale della Uil Sicilia, durante la conferenza stampa di oggi, lanciando un appello a tutti coloro che vogliono il cambiamento vero sul prosieguo delle due grandi mobilitazioni siciliane del 31 ottobre 2015 e dello scorso 7 maggio. Sul piede di guerra già i metalmeccanici e i precari degli Enti locali che scenderanno in piazza il 15 giugno. Poi sarà la volta degli edili, il 24 giugno. “La Regione siciliana aspetta ancora i 570 milioni dallo Stato, senza i quali rischia di fatto la bancarotta. E’ giunto il momento di risolvere una questione che rischia di essere utilizzata come alibi. Le conseguenze di questo stallo le stanno pagando i lavoratori, soprattutto dipendenti e precari degli Enti locali. Per questo motivo e per ottenere finalmente risposte vere e non solo vaghe promesse, partiranno forme di lotta durissima. La politica siciliana – hanno spiegato Pagliaro, Milazzo e Barone – deve smetterla di occuparsi solo di giochini politici in vista della prossima campagna elettorale. Così, prendendo atto che la giunta regionale è ormai liquefatta e continua a sottovalutare il grave disagio sociale, abbiamo chiesto ai singoli assessori di incontrare le organizzazioni sindacali per affrontare le vertenze di loro competenza. Senza risposte proclameremo lo sciopero generale”. I leader sindacali hanno spiegato: “Troppa gente ha perso il posto di lavoro, centomila solo nell’edilizia, troppi continuano a vivere in una condizione di inaccettabile precarietà: da quelli della sanità con i concorsi sempre annunciati ma mai partiti, ai lavoratori delle ex Province. I sindacati hanno ricordato i drammatici numeri della crisi: 368mila sono i disoccupati. Il tasso di disoccupazione è del 21,4%, il doppio di quello nazionale, e del 55,9% è quello che riguarda i giovani. “Per la vertenza Almaviva – hanno aggiunto i leader sindacali – si è messa una pezza ma servono ancora garanzie per uno dei settori più importanti della nostra regione. Procede, invece, a rilento il rilancio degli stabilimenti ex Fiat (sono 40 gli operai tornati al lavoro) e del petrolchimico di Gela mentre la dismissione di Versalis rischia di uccidere il settore della chimica. Non decollano le riforme: quella della formazione professionale e, per mancanza di decreti attuativi, anche quella per la Centrale unica degli acquisti che consentirebbe, su 4,5 miliardi di spesa regionale per beni e servizi sanità compresa, risparmi rilevanti: se anche solo fossero del 10%, nelle casse della Regione resterebbero ben 450 milioni. Dati alla mano anche i settori con grandi potenzialità, come il turismo, soffrono per mancanza di infrastrutture e per scarsa fruibilità dei beni culturali e monumentali. “Non si spendono i fondi Ue mentre c’è bisogno di rimettere in sicurezza il territorio, la rete stradale e le condutture idriche” – hanno detto Pagliaro, Milazzo e Barone -. Non possiamo lasciare le risorse disponibili, a partire dai fondi Ue, in ostaggio di un ceto politico incapace o peggio interessato solo a fare affari mentre i siciliani sono costretti a vivere in povertà o a emigrare. Non si può perdere tempo. Se il Governo Crocetta e l’Ars non lo capiscono bisognerà alzare il livello della mobilitazione. Siamo pronti allo sciopero generale”.

Immagione: di autore incerto disponibile sui internet- Policy

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Ammortizzatori sociali, Raimondi: “Accordo raggiunto ma non risolve tutti i problemi. Rilanciamo confronto con Roma”.

accordo_345.pdf

Palermo. “Firmato finalmente, con l’assessore regionale Miccichè (nella foto), l’accordo quadro sui criteri per l’accesso agli ammortizzatori sociali in deroga in Sicilia per l’anno 2016. L’accordo è importante anche perché fornisce risposte anche alle istanze relative al 2014-2015. Sarà, quindi, concesso ai lavoratori della Formazione professionale, il sostegno al reddito per questo periodo con le risorse provenienti dai fondi Pac”. Lo dice Giuseppe Raimondi della segreteria della Uil Sicilia, che aggiunge: “L’accordo rappresenta un passo avanti ma non risolve tutti i problemi. Alcuni settori, per la normativa nazionale, rimangono esclusi e comunque bisogna verificare se le risorse disponibili sono sufficienti. Per questo rilanciamo un confronto con il ministero del Lavoro”.

In allegato l’accordo siglato oggi