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Primo Maggio, Cgil Cisl e Uil: “Al lavoro, per la pace e la crescita dei nostri territori”.

“Il momento che stiamo vivendo richiede uno sforzo maggiore, una unità di intenti che deve partire prima di tutto dalle istituzioni a tutti i livelli, il Lavoro deve tornare a essere leva dello sviluppo, della rinascita, della garanzia di futuro per tanti giovani che ancora lasciano la nostra città perché non hanno alternativa”. E’ il messaggio lanciato in occasione della Festa del Lavoro che ricorre domenica primo maggio dai sindacati confederali Cgil Cisl Uil Palermo. A livello nazionale le confederazioni terranno ad Assisi il tradizionale corteo, dopo due anni di stop per via della pandemia, dedicato quest’anno ai temi della pace del lavoro e della crescita. “In una economia globalizzata, la guerra in Ucraina sta fortemente condizionando il futuro di tutta l’Europa, la pace resta l’unico strumento per la tutela della vita e per garantire e avviare la crescita e dare centralità cosi al lavoro – spiegano i segretari di Cgil Cisl Uil Palermo Mario Ridulfo, Leonardo La Piana e Luisella Lionti -. Abbiamo bisogno di vere politiche del lavoro ma di un lavoro vero regolare e non precario, perché contrastare il lavoro nero vuol dire anche garantire la sicurezza dei lavoratori. Serve la soluzione immediata di vertenze che mettono a rischio la tenuta sociale del territorio palermitano come quella del call center Covisian, Blutec e tante altre, occorre usare subito e bene i fondi del PNRR preparando al meglio gli uffici degli enti locali per la redazione dei progetti, bisogna dare slancio anche alle infrastrutture e ai settori cruciali dai quali dipende l’economia palermitana”. Le persone in cerca di occupazione a Palermo superano le 60 mila, il tasso di disoccupazione è superiore al 15. “Il tasso cresce se si tratta dei giovani – spiegano Ridulfo, La Piana e Lionti –, cosi come il tasso di povertà assoluta e relativa, la pandemia ha aggravato il disagio sociale soprattutto nelle periferie, ed è da lì che bisogna ripartire per incidere davvero sulla vita quotidiana dei cittadini. Dai servizi sociali a quelli urbani, sono zone della città spesso abbandonate, per questo è essenziale che la rinascita parta proprio da lì, per imprimere il cambiamento reale e concreto e per poter davvero avviare un percorso che ci porti fuori dallo stato di emergenza finora vissuto”. I tre segretari concludono con gli auguri a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori e un ringraziamento “alle figure professionali che in questi ultimi due anni hanno retto le sorti del Paese. Un pensiero va anche a chi una occupazione non ce l’ha, nella speranza che dalle istituzioni parta un’azione concreta che rimetta al centro il lavoro risollevando dalla crisi settori che prima erano trainanti, turismo, l’industria in generale, l’agroalimentare, l’edilizia e il commercio”.

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Finanziaria, Lionti: “Lo avevamo detto, nella manovra solo promesse elettorali”.

“Lo avevamo detto, quello che il governo regionale ha promesso in finanziaria non sarebbe stato realizzabile. E, infatti, sono state eliminate due norme fondamentali della manovra: le assunzioni nelle aziende controllate dalla Regione e la parte che riguarda i dipendenti delle opere pie. Non si è tenuto conto della verifica da parte degli uffici dell’Ars che prevede lo stralcio di norme in contrasto con la legislazione vigente o con le regole di copertura già stabilite”. Lo afferma Luisella Lionti, segretario della Uil Sicilia e Area che aggiunge: “Sono solo promesse elettorali. Sono davvero poche le soluzioni trovate e, tra l’altro economicamente insostenibili, visto il buco di bilancio”.

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Finanziaria, Lionti: “Solo poche soluzioni a fronte delle tante emergenze”.

“E’ una finanziaria inadeguata e miope. Sono davvero poche, infatti, le soluzioni trovate a fronte delle tante emergenze siciliane”. Commenta così Luisella Lionti, segretario della Uil Sicilia e Area Vasta, la manovra economica. E aggiunge: “Quello che il governo regionale promette non è nemmeno realizzabile, visto il buco di bilancio di un miliardo di euro. Sono davvero pochi i settori interessati a cui si fa finta di fare viene data risposta, mentre restano fuori migliaia di lavoratori. Sono solo promesse elettorali”.

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Addio a Letizia Battaglia, Lionti: “Lascia un vuoto incolmabile”.

“Con grande dolore ci stringiamo alla famiglia di Letizia Battaglia, donna e professionista che con i suoi lavori ha dato lustro alla città di Palermo. Grande artista e reporter conosciuta in tutto il mondo, con la potenza delle sue foto ha raccontato la lotta alla mafia. Ma è stata anche un modello di emancipazione femminile e adesso lascia un vuoto incolmabile”. Così il segretario generale della Uil Sicilia, Luisella Lionti.

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Piano di riequilibrio, Cgil, Cisl Uil: “Esprimiamo preoccupazione, serve un Patto per Palermo”.

Palermo. “Esprimiamo nuovamente preoccupazione per la città, a causa del voto in consiglio comunale che ha determinato la mancata presentazione del piano di riequilibrio del Comune di Palermo. Sebbene anche da noi sia stato considerato insufficiente, perché i 180 milioni di euro previsti sono pochi a fronte dei bisogni della città, il piano di riequilibrio è evidentemente uno strumento propedeutico per evitare il dissesto finanziario, se accompagnato da altre intenzioni ed azioni”.
A dichiararlo sono i segretari generali di Cgil Palermo Mario Ridulfo, Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana e Uil Sicilia Palermo Luisella Lionti.
“Noi – aggiungono Ridulfo, La Piana e Lionti – continuiamo a sostenere la necessità di un patto trasversale alle forze politiche e tra quanti si candidano a governare la città. Sosteniamo l’idea che occorre definire un Patto per Palermo, un accordo politico da costruire in primis con i cittadini e poi con il governo nazionale. Purtroppo, invece, prevale, e non da adesso, una politica del tanto peggio tanto meglio, che porta la città direttamente al dissesto con il paradossale effetto – che oggi il consiglio comunale voleva evitare – del conseguente aumento delle tasse, della diminuzione dei servizi già gravemente insufficienti, di un generale peggioramento delle condizioni della qualità della vita dei palermitani e della incertezza futura per i dipendenti del comune e delle Partecipate”.