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Barone: “Il 2011 si chiude tra incertezze. Servono soluzioni per precari e sviluppo dell´Isola”.

PALERMO. “Quest’anno si chiude all’insegna delle incertezze. La Regione siciliana va in esercizio provvisorio ma dichiara problemi di bilancio che possono essere risolti solo con un confronto il Governo Monti. Rispetto alle difficoltà economiche c’è ancora chi cerca di fare pagare il conto ai tanti precari”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil, che aggiunge. “Una lodevole eccezione è stato l’accordo per la stabilizzazione dei precari della Sanità, che potranno, a partire dai prossimi mesi, essere utilizzati meglio e garantire servizi più funzionali. Noi ribadiamo che questi lavoratori svolgono funzioni utili e a volte indispensabili. Servono però alternative. L’unico sbocco occupazionale dell’Isola non può essere il precariato o dall’altra parte il lavoro nero. Vanno create, senza aspettare ancora, le condizioni per una crescita economica che dia buoni posti di lavoro. Per questo – continua il leader della Uil – bisogna prima di tutto affrontare la stretta redditizia che sta strozzando soprattutto le piccole imprese buttando in mezzo alla strada migliaia di lavoratori”. E Barone conclude: “Chiediamo al governo regionale che il prossimo anno riparta una vera concertazione. Bisogna spendere più velocemente e meglio le risorse della Comunità europea, che sono le uniche disponibili per gli investimenti, per realizzare infrastrutture utili e non disperderle in mille rivoli utili solo per il consenso elettorale e il malaffare”.

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Caos Formazione, Lombardo: “Sistemeremo tutto”

PALERMO. Formazione ancora nel caos. Dopo il no di Centorrino a ulteriori finanziamenti per il settore e la divisione sulla ipotesi di ulteriori fondi per il ´Prof 2011´ per garantire il pagamento degli enti se il Piano di formazione 2012 subisca un ritardo superiore a 3 mesi, nemmeno la giornata di martedì è stata tra le più tranquille. “Sulla formazione professionale troveremo un accordo attorno a una proposta che farà il governo”, ha detto il governatore Raffaele Lombardo ai giornalisti a conclusione dei lavori parlamentari a Palazzo dei Normanni. Non così tranquilli e sicuri sono invece i sindacati, che attaccano l’operato. “A differenza di quello che sostiene il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, in Sicilia sarà estremamente difficile far partire il prossimo marzo i corsi di formazione professionale a carico dei Fondi europei”, dicono Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, e Giuseppe Raimondi, della Uil Sicilia. “La previsione di Lombardo sulla formazione professionale non è realistica. E´ noto, infatti, che Bruxelles non è disponibile a pagare l´attività, prima che questa cominci. Quando, anche questa volta, scopriremo il ritardo nella presentazione del piano formativo da parte della Regione, allora sarà impossibile rimediare. Fra qualche mese ci ritroveremo un sistema de-finanziato e l´impossibilità di pagare gli stipendi ai lavoratori del settore. Lavoratori che, fra l´altro, non potranno neanche godere della cassa integrazione in deroga, perché per il 2012 il governo nazionale non ha ancora provveduto a finanziarla”. Barone aggiunge: “Le rassicurazione di Lombardo non bastano. Chiediamo al governo regionale di aprire subito un confronto con le organizzazioni sindacali per entrare nel merito dei problemi, dalla cui soluzione dipende la possibilità per migliaia di famiglia di sopravvivere. Nell´attesa annunciamo forme di mobilitazione. Adesso servono risposte più convincenti”. Intanto la commissione Bilancio dell´Ars, presieduta da Riccardo Savona, che ha ascoltato in audizione il dirigente generale del Dipartimento istruzione e la formazione professionale Ludovico Albert, “ha sollevato la necessità di ulteriori chiarimenti in merito ai tempi previsti per l´avvio del prof 2012-2014”. “Sia il governo che il dirigente generale – dice Savona – hanno assicurato che non ci saranno ritardi e che i bandi partiranno entro i termini fissati. Nonostante ciò, mi rendo conto che sarebbe necessario un oculato monitoraggio degli avvisi, che dovrebbero partire entro i termini fissati, per poter realmente avere certezza che non ci saranno interruzioni di attività nei primi mesi del 2012. D´altro canto non sottovaluto l´opportunità di predisporre delle risorse per il finanziamento di quota parte dell´istituto di cassa integrazione in deroga. Così la commissione potrà procedere con l´esercizio provvisorio, senza alcuna riserva”.

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Manovra Monti, incontro-dibattito del comitato centrale Uil Sicilia

PALERMO. “La manovra Monti è ingiusta: colpisce i più deboli, peggiora la situazione economica del Paese e in Sicilia avrà effetti ancora più devastanti. Per tutelare famiglie e lavoratori, questo sindacato continuerà con azioni di protesta e mobilitazioni”. Lo sostiene il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone che domani, venerdì 16 Dicembre, incontrerà i componenti del comitato centrale del sindacato per illustrare gli effetti della manovra economica nell’Isola e tutte le iniziative di lotta. L’incontro-dibattito si terrà presso l’hotel Excelsior Hilton, in pieno centro a Palermo, a partire dalle 9.30. Sarà presente anche Carmelo Barbargallo, segretario organizzativo nazionale della Uil. E intanto, per lunedì prossimo, è stato già proclamato lo sciopero di otto ore del Pubblico impiego. In tutta l’Isola sono previsti sit-in: a Palermo si terrà dalle 11 e sino alle 14 , davanti ai cancelli Prefettura.

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Sciopero bancari, la Uilca: “Adesione alta, un successo”.

“Lo sciopero dei bancari di venerdi pomeriggio contro una manovra iniqua e recessiva che punisce i lavoratori dipendenti più di tutti ha avuto molto successo”. Lo dice Gino Sammarco segretario generale della Uilca Sicilia a proposito dell´adesione dei lavoratori del credito allo sciopero generale proclamato dai sindacati confederali. “I bancari – dice Sammarco – hanno sentito il dovere di scioperare anche per il rinnovo del proprio contratto scaduto da tempo e contro la casta dei top manager del credito che fra stipendi e benfits guadagnano anche quattrocento volte più di un dipendente e che come i politici poco riflettono sulla riduzione dei compensi”.

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Manovra, il giorno dello sciopero: manifestazioni in tutta la Sicilia

PALERMO. Lo sciopero, di tre ore, si svolgerà con presìdi davanti alle nove prefetture dell´Isola. Ecco, provincia per provincia, gli orari della mobilitazione: ad Agrigento dalle 11 alle 14; a Caltanissetta dalle 9 alle 12; a Catania dalle 17 alle 20; a Enna dalle 11 alle 14; a Messina dalle 11,30 alle 14,30. Ancora: a Ragusa dalle 12 alle 15; a Siracusa dalle 14 alle 17; a Trapani dalle 11 alle 14. Tre ore di sciopero a fine turno e un sit-in davanti la sede della prefettura a Palermo, in via Cavour dalle 14.30 alle 17.30. «Ribadiremo – spiegano i tre segretari generali di Cgil Cisl e Uil Palermo, Maurizio Calà, Mimmo Milazzo e Antonio Ferro – la nostra contrarietà alla manovra e la nostra pressante richiesta affinchè venga modificata nel corso dell´iter parlamentare». Durante il sit-in i tre segretari chiederanno un incontro al Prefetto per ribadire la richiesta di «un tavolo di trattativa che possa modificare la manovra nel segno dell´equità, abbassando il carico di tasse e di tagli sulle persone meno abbienti».

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Governo Monti, Barone: “Manovra inaccettabile. In lotta per correggerla e per evitare dura recessione nell’Isola”.

PALERMO. “Non è accettabile che il governo nazionale non si renda conto della necessità di correggere una manovra iniqua e recessiva”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge. “Il presidente Monti non può essere forte con i deboli e debole con i forti, come dimostra il rinvio al taglio dei privilegi dei parlamentari o lo sconto sull’Ici per i banchieri. Dobbiamo, quindi, dimostrargli che queste misure non passeranno. Gli italiani sono disponibili a fare sacrifici per salvare il Paese ma non a dissanguarsi per tutelare le varie caste”. E il leader della Uil Sicilia precisa: “In Sicilia poi la situazione è ancora più grave perché verrà aumentata un’addizionale Irpef che è già la più alta d’Italia. Inoltre gli effetti fortemente recessivi di questa manovra rischiano di distruggere centinaia di migliaia di posti di lavoro. Questo sindacato chiede al contrario interventi che possano favorire la ripresa dell’economia e creare nuovi posti di lavoro, soprattutto nell’Isola dove i giovani hanno già enormi difficoltà a trovare un’occupazione produttiva”.

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Decreto Monti, Barone: “Inaccettabile aumento addizionale Irpef . Subito un confronto con Ars e Governo

PALERMO. “Come temevamo i tagli del governo nazionale, in Sicilia, rischiano di pesare fortemente sulle tasche dei cittadini. Già, infatti, paghiamo l’addizionale Irpef più alta d’Italia e adesso apprendiamo che il “Decreto Monti” non solo aumenta la pressione fiscale in tutto il Paese ma propone ulteriori aumenti per la nostra regione. Ciò è del tutto inaccettabile perché, senza nessun criterio di equità, colpisce una delle aree più deboli d’Italia, caratterizzata da molte famiglie monoreddito e già in fascia di povertà”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “Questa manovra avrà anche un forte effetto recessivo. Chiediamo, quindi, di aprire subito un confronto con l’Assemblea regionale e con il Governo sulle iniziative che servono per fronteggiare l’emergenza”. E il leader della Uil conclude: “Malgrado il ricorso all’esercizio provvisorio, che oramai appare inevitabile, vanno salvati alcuni provvedimenti previsti dalla Legge di Stabilità. Sia per tutelare lavoratori che perderebbero il posto di lavoro, sia per consentire alle imprese di sopravvivere. Bisogna incidere sugli sprechi, a partire da quelli della politica, senza fare macelleria sociale solo a spese dei siciliani”.