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Assenteisti, Barone Tango: “Condanniamo questi episodi, necessario aggiornare sistemi di controllo”.

Palermo. “Abbiamo fiducia nella magistratura e chiediamo che si faccia chiarezza al più presto. Condanniamo questi episodi di assenteismo che danneggiano la maggior parte dei lavoratori onesti che svolgono ogni giorno il proprio dovere”. Lo dicono Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, ed Enzo Tango, segretario generale della Uil Fpl Sicilia, commentando l’operazione della Guardia di Finanza all’assessorato regionale alla Sanità. E aggiungono: “Oltre a stigmatizzare eventuali comportamenti criminosi e’ necessario aggiornare il sistema di controllo della Pubblica amministrazione per rendere più difficili comportamenti illeciti”.

Immagine: di autore incerto disponibile su internet-Policy

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Cgil Cisl e Uil Sicilia su ex Province: “Ancora nessun progetto credibile. Subito incontro o sarà mobilitazione”.

Palermo. “Sono trascorsi quattro anni ma non c’è ancora un progetto credibile per le ex province. Abbiamo assistito solo ad interventi tampone”, denunciano le segreterie di Cgil, Cisl e Uil Sicilia. “Rimane una gravissima situazione economica che porta al mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori e impedisce l’erogazione di servizi essenziali ai cittadini. Se la Regione non trova le risorse questa situazione è destinata a peggiorare”. E i sindacati continuano: “A fronte di un fabbisogno di 211 milioni, per le ex Province la previsione è solo di 91 milioni. E non potendo chiudere i bilanci, gli Enti dovranno dichiarare dissesto finanziario con ulteriori conseguenze negative. Già Siracusa è in questa condizione. Anche il Governo nazionale ha le sue responsabilità. Con il prelievo forzoso (260 milioni di euro all’anno) continua infatti a scippare risorse dai bilanci delle ex Province”. Per questo le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil, insieme alle categorie Funzioni pubbliche, hanno chiesto un incontro urgente. In assenza di risposte sarà mobilitazione”.

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Attivo unitario: “Oggi primo passo della nostra mobilitazione per rilanciare le vertenze strategiche sul lavoro di Palermo e della Sicilia”.

Palermo 16 novembre 2018 – “Le priorità di Cgil, Cisl, Uil per la legge di bilancio 2019”. Su questo tema, questa mattina, a Palermo, si sono confrontati dirigenti e delegati delle organizzazioni sindacali per analizzare i contenuti della manovra economica, varata dal governo e al vaglio del Parlamento, e per sottolineare le proposte di miglioramento e di modifica contenute nella piattaforma unitaria, definita dagli esecutivi nazionali di Cgil, Cisl, Uil nello scorso mese di ottobre. “Da Palermo e dalla Sicilia avvieremo una stagione di vertenze strategiche per rimettere al centro il tema dello sviluppo per il Sud, supportato da politiche espansive di sostegno. Palermo, la Sicilia e il Mezzogiorno hanno bisogno di lavoro, un lavoro che rispetti i diritti, che contrasti la precarietà dilagante, e che diventi strumento di emancipazione per le persone. Abbiamo constatato che nella manovra del governo non c’è la dovuta attenzione al Meridione – hanno dichiarato a conclusione i segretari generali di Cgil Palermo Enzo Campo, Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana e Uil Palermo Gianni Borrelli – Per noi è strategico che si determinino nuovi processi di distribuzione delle risorse e di coesione nel Mezzogiorno. Chiediamo l’utilizzo dei fondi europei, un monitoraggio continuo della spesa dei piani operativi e dei Patti per il Sud. L’utilizzo dei 22 miliardi di spesa previsti in deficit dalla manovra deve essere finalizzato a nuove politiche che mettano al centro il lavoro e la sua qualità, in particolare per i giovani e le donne, che contrastino la povertà, che prevedano investimenti in infrastrutture materiali e sociali, in innovazione, scuola, formazione e ricerca, prevenzione e messa in sicurezza del territorio, e che sostengano le politiche industriali”. A questo proposito, i sindacati hanno puntato il dito sulla desertificazione delle aree industriali di Palermo e hanno annunciato un incontro con il sindaco Orlando il 20 novembre prossimo. “Quello di oggi è il primo passo della nostra mobilitazione. Il 20 incontriamo Orlando per affrontare il tema delle partecipate e dei lavori pubblici nella nostra città – aggiungono Campo, La Piana e Borrelli – Il tema del lavoro e dei servizi ai cittadini sarà al centro delle nostre richieste. Vogliamo non solo denunciare ma chiediamo un’inversione di tendenza radicale. Da un anno attendiamo questo incontro. C’è tutto il tema del dissesto idrogeologico e delle strade provinciali da affrontare, che riguarda l’intera area metropolitana”. Le conclusioni dell’iniziativa sono state affidate al segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo. Tutti concordi su un punto: in questa manovra è assente il Mezzogiorno. “L’unico periodo in cui il Sud si è avvicinato al resto del Paese – ha detto Barbagallo – è stato quando era attiva la Cassa per il Mezzogiorno. Fenomeni di corruzione, poi, hanno indotto a chiudere quella esperienza. Purtroppo, però, invece di eliminare la corruzione si è eliminato solo lo strumento. Ebbene, per rilanciare il Mezzogiorno, noi crediamo che, oggi, servano interventi straordinari e servono, soprattutto, infrastrutture che o mancano o sono ‘scadute’ e per le quali sono necessari interventi di manutenzione. Tutto ciò potrebbe ridare fiato all’occupazione in alcuni settori particolarmente tartassati, come quello dell’edilizia”. A questo proposito, il leader della Uil ha rilanciato la sua proposta di commissariare ad acta tutte quelle regioni che non sono in grado di spendere le risorse destinate dall’Europa alla realizzazione delle opere: “Ci sono risorse ferme, bloccate – ha sottolineato Barbagallo – ma con i ‘no’ e con l’inerzia non si va da nessuna parte. La burocrazia è un freno che non possiamo accettare. Se il Pil non cresce, non possiamo neanche pagare il debito che, nonostante i sacrifici imposti da un’austerità inaccettabile, continua a crescere. C’è qualcosa che non funziona. Le regole vanno rispettate – ha concluso Barbagallo – ma noi chiediamo che vengano modificate quelle norme europee sbagliate che impediscono di realizzare lo sviluppo del nostro Paese e che ci costringono ad essere sotto schiaffo della burocrazia europea. Il sindacato italiano e quello europeo sono pronti a collaborare per ottenere questo risultato”. All’attivo unitario hanno partecipato i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Sicilia Michele Pagliaro, Mimmo Milazzo e Claudio Barone. Sono intervenuti al dibattito segretari e delegati di tutte le categorie.

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Blutec, Uilm: “Governo assuma decisioni indispensabili per salvare il progetto di Termini Imerese”

“Ci sono decisioni urgenti da prendere per scongiurare che il progetto di reindustrializzazione di Termini Imerese naufraghi del tutto. Confidiamo che il Governo le assuma entro fine anno a fronte di quello sforzo sul piano industriale chiesto a Blutec”. Lo affermano Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto, e Vincenzo Comella, segretario della Uilm di Palermo, al termine dell’incontro svoltosi al ministero dello Sviluppo economico e presieduto dal vicepresidente del Consiglio, Luigi di Maio. “E’ ancora in attesa di essere approvato l’accordo raggiunto fra Blutec e Invitalia – chiariscono i sindacalisti della Uilm – relativo alla restituzione delle somme del vecchio Contratto di sviluppo. Inoltre deve subito essere avviato l’iter per la concessione degli ammortizzatori sociali nel 2019. Infine occorre sbloccare quegli impedimenti burocratici che stanno impedendo di andare in pensione a molti lavoratori, che pure ne avrebbero diritto in base alla normativa sui lavori usuranti. Chiediamo risposte entro il prossimo incontro che si terrà a inizio dicembre”.