Palermo. “L’idea di tornare ad un sistema idrico gestito dai singoli comuni è sbagliata e la Uil Sicilia lo ha sempre sostenuto. Non solo perché queste norme, ora bocciate dal Consiglio dei ministri, hanno portato già centinaia di lavoratori del settore in una condizione di incertezza sul futuro occupazionale ma soprattutto perché la frammentazione della gestione avrebbe garantito solo i Comuni più fortunati e in grado di reperire risorse per investire sul servizio idrico, abbandonando il resto della rete ad una condizione di degrado”. Lo dice il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone, che aggiunge : “L’impugnativa adesso obbliga la Regione siciliana a riformulare la legge. Questa volta chiediamo al Governo Crocetta di non seguire suggestioni ideologiche ma di aprire un confronto con le parti sociali, che conoscono le problematiche del servizio, per individuare modalità di gestione efficienti che possano ottimizzare le risorse dei nostri bacini idrografici”.
Categoria: Cronaca
Province, Crimi e Adamo (Uil Fpl): “Governo pasticcione ed incapace. Stanchi di questi politici senza progetti e strategie”.
Palermo. “Anche questa volta il Governo Crocetta si è fatto trovare impreparato ed incapace di portare avanti le riforme tanto annunciate, come quella dei Liberi Consorzi. Un Governo bravo a creare, invece, sempre i soliti pasticci ed illusioni”. Lo dicono Luca Crimi, segretario regionale della Uil Fpl, e Beppe Adamo, segretario generale Uil Fpl Enna, che continuano: “Siamo di fronte alla più totale improvvisazione. I siciliani sono stanchi di questi politici che pensano solo ai propri interessi e che oramai non hanno più progetti e strategie per portare avanti la nostra isola”.
Almaviva Tumminia (UilCom): “Garantito solo un altro anno di lavoro. Adesso il Governo faccia la propria parte”.
PALERMO. La lunghissima trattativa ha portato solo qualche ora fa alla firma di un´intesa nazionale per Almaviva Contact. Mantenimento del perimetro occupazionale, nessuna deroga contrattuale, nessuna riduzione di orario e/o di salario e rafforzamento della trattativa territoriale per la sede di Palermo: sono questi i punti di forza dell´accordo che scioglie definitivamente la riserva sulla commessa Wind. L´intesa parte dal rinnovo del contratto di solidarietà per un anno (dal 25% fino al 45% con integrazione a carico aziendale) e da flessibilità ed efficienza. Previsti anche incentivi al’esodo. Questo accordo scongiura, quindi, il licenziamento di circa duemila lavoratori anche se la vertenza sul territorio palermitano non può ritenersi definitivamente conclusa. E Giuseppe Tumminia, segretario regionale della Uilcom, conclude: “Siamo riusciti a garantire un altro anno di lavoro. Troppo poco. Per questo chiediamo una assunzione di responsabilità del Governo nazionale, chiamato a regolare con un intervento legislativo un settore sottoposto alla delocalizzazione selvaggia, altrimenti tutto risulterà vano. Ad Almaviva l’onere di sostenere con investimenti adeguati il processo industriale che risulta asfittico e privo opportunità”.
Comunicato stampa Elezioni Rsu, Barone: “Un successo. Conquistata la Sanità e in crescita in scuole ed Enti locali”.
PALERMO. “Risultato eccezionale nel rinnovo delle Rsu in Sicilia. La Uil è prima assoluta nel comparto della Sanità ed è in crescita in tutti i settori: dalla Pubblica Amministrazione alla Scuola. Merito delle categorie dei candidati ma soprattutto delle nostre posizioni intransigenti assunte contro una politica del Governo che ha penalizzati i pubblici dipendenti”. Commenta così, il segretario generale Claudio Barone, i primi dati delle elezioni delle Rsu nell’Isola. Dati alla mano la Uil Fpl conquista con forza il settore della Sanità e si rafforza nelle autonomie locali. Il primato è in tutte le aziende sanitarie di Messina; al Vittorio Emanuele e al Garibaldi di Catania ed è in corsa agli Ospedali riuniti e al Cervello di Palermo. Sempre all’Asp di Palermo ha raddoppiato il risultato. Ancora leader all´Asp di Enna. Per il settore degli Enti locali la Uil ha vinto al Comune e alla Provincia di Agrigento, al Comune di Caltanissetta, di Enna e Siracusa. Primi al Cnr di Catania e in crescita all’Università di Catania e Messina. La Uil Scuola, guidata da Claudio Parasporo, ha spopolato ad Enna e Trapani. A Palermo boom di voti all’istituto Volta, nei licei Vittorio Emanuele e Cannizzaro, alla media Carducci e al Mursia di Carini.
Coppie di fatto, Lionti e Affronti: “Il Registro delle unioni civili rappresenta una svolta storica per l’Isola”.
PALERMO. “Un passo importante per costruire una Sicilia dei diritti. Con il Registro delle unioni civili è stato abbattuto, infatti, il muro dell’intolleranza e della discriminazione”. Lo dicono il segretario organizzativo della Uil Sicilia e responsabile delle Pari Opportunità, Luisella Lionti, e Giuseppe Affronti, responsabile dei Diritti umani della Uil Sicilia, dopo l’approvazione all’Ars del ddl. “Una svolta storica – continuano Lionti e Affronti – nel panorama dei diritti per le coppie a cui potranno essere garantiti servizi sociali, sanitari e istruzione a prescindere dall’orientamento sessuale e dalla loro identità culturale o religiosa”.
Regionali, Barone: “I tagli alle pensioni? Un altro pasticcio. Governo Crocetta pensi a riforme vere e apra ai sindacati”.
PALERMO. “Viene fuori un altro pasticcio in Sicilia. Nello sbando più totale il Governo Crocetta ha, infatti, deciso di tagliare del 20 per cento le pensioni dei regionali senza alcuna logica. L’effetto principale che produrrà questa riforma non sarà un ridimensionamento della spesa ma solo l’aumento dei contenziosi legali che la Regione perderà con notevole spreco di risorse, autorevolezza e credibilità”. Lo sostiene Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, commentando il progetto di riforma inserito nella Finanziaria. E aggiunge: “Questo sindacato è sempre stato disponibile al confronto proprio per evitare simili azioni. Razionalizzare è possibile ma non senza tenere conto delle leggi esistenti e dei diritti acquisiti dai lavoratori negli anni. Certo, con questa norma molti dipendenti – terrorizzati – chiederanno di andare subito in pensione per evitare i tagli ma considerato che anche da pensionati graverebbero sulle casse della Regione, è come se la “montagna partorisse un topolino”. Per questo chiediamo, ancora una volta, al Governo di avviare riforme vere attraverso un confronto e di chiudere con operazioni velleitarie e unilaterali in un momento di forte crisi. Senza un cambio di rotta daremo voce alla disperazione della gente con iniziative di lotta sempre più dure”.
Regione, sindacati sul piede di guerra: “In Sicilia è il dramma. E’ mobilitazione unitaria per avere risposte dal Governo Crocetta”.
PALERMO. “Rilanciare la mobilitazione unitaria per avere subito risposte concrete dal Governo Crocetta sulle drammatiche emergenze che stanno esplodendo in Sicilia”. E’ questa la decisione presa stamane dai segretari generali di Cgil Sicilia, Michele Pagliaro, Cisl Sicilia, Mimmo Milazzo, e Uil Sicilia, Claudio Barone. “Tutte le categorie dell’Isola stanno già programmando nuove iniziative di protesta. La situazione – continuano Pagliaro, Milazzo e Barone – è ormai insostenibile e il Governo regionale non riesce ancora a dare garanzie certe ai lavoratori. Stipendi bloccati da mesi, licenziamenti di massa, incertezza per il futuro e una politica che pensa solo a se stessa. Per questo tutti insieme diciamo: “Basta”. E intanto il prossimo 2 Febbraio sono già state convocate le segreterie unitarie di Cgil, Cisl e Uil per coordinare le iniziative di lotta e incalzare il Governo Crocetta, che non può continuare fare orecchie da mercante alle proposte dei sindacati. “Adesso – concludono i segretari di Cgil, Cisl e Uil – inizia un nuovo percorso unitario, che in assenza di risposte vedrà mobilitazioni concrete sempre più dure”.
Regione, Barone: “La politica non taglia sprechi e a pagare il conto sono sempre i lavoratori. E’ ora di dire basta”.
PALERMO. “Lo diciamo forte e chiaro: è ora di finirla. La politica siciliana non taglia gli sprechi e continua a fare pagare il conto ai lavoratori. La situazione è drammatica. I siciliani non ne possono più di sacrifici e incertezze e di pagare per le colpe di una politica che non intende rinunciare ai propri privilegi”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “Sino ad oggi non è stato fatto nulla per abbattere le spese per consulenze e indennità e gli sprechi nella Sanità. Si tagliano, invece, i servizi essenziali ai cittadini. Le risorse europee non si riesce a spenderle e si vogliono bloccare anche gli investimenti produttivi, come ad esempio i duemiliardi di euro previsti dall’accordo con l’Eni sulle prospezioni petrolifere. Peccato che la tutela dell’ambiente venga invocata per bloccare le trivellazioni, da quelle stesse persone che non si assumono le loro responsabilità sullo sfascio della raccolta dei rifiuti, già sull’orlo del disastro ecologico”. E il leader della Uil continua: “C’è anche l’emergenza dei 26mila precari degli Enti locali, in questa condizione da decenni. Ogni anno il copione non cambia e la scelta di mantenerli precari, che non ha giustificazioni economiche, si spiega solo con la precisa volontà del ceto politico di tenerli sotto ricatto. Restano pochi giorni per salvarli, come al solito in “zona Cesarini”. Per quanto riguarda i dipendenti regionali un piano di risparmio con i prepensionamenti è auspicabile ma occorre che il Governo nazionale conceda l’applicazione della Pre Fornero in Sicilia. La burocrazia va snellita e il personale utilizzato meglio ma con procedure contrattate e trasparenti senza i soliti pasticci. Confermiamo al Governo regionale la volontà di confrontarci per cambiare e superare queste emergenze. Non intendiamo offrire alibi a nessuno ma non possiamo certo accontentarci ancora di vuote promesse. I lavoratori hanno bisogno, oggi più che mai, di risposte vere e concrete”.
Enti locali, Crimi: “In duemila sull’orlo del baratro. Il Governo Crocetta si attivi subito”.
PALERMO. “Come già sapevamo il decreto D’Alia sta spingendo quasi duemila precari degli Enti locali siciliani sull’orlo del baratro e il Governo Renzi non ha fatto nulla per evitarlo. I comuni in dissesto non potranno, infatti, prorogare i contratti perché la commissione Bilancio del Senato non ha dato il via libera alla norma contenuta nel maxi emendamento alla Legge di Stabilità, che con una deroga consentiva il rinnovo dei contratti in scadenza il 31 dicembre. Una decisione inaccettabile”. Lo sostiene Luca Crimi della Uil Fpl che aggiunge: “Chiediamo subito un intervento del Governo Crocetta che scongiuri questa emergenza. La Regione la smetta con le beghe politiche e pensi alle migliaia di famiglie, da mesi senza stipendio e nella più totale incertezza sul futuro, che si preparano a festeggiare il Natale nella disperazione. I siciliani, tutti i lavoratori hanno bisogno di riposte concrete e subito”.
Regione, Barone: “Tutto ancora bloccato. I lavoratori hanno bisogno di riposte concrete. Basta con le beghe politiche”.
PALERMO. “La Regione bloccata da beghe politiche mentre migliaia di famiglie, da mesi senza stipendio e nella più totale incertezza sul futuro, si preparano a festeggiare il Natale nella disperazione. L’ennesimo ritardo con cui il Governo Crocetta sta lavorando alla bozza di bilancio e all’esercizio provvisorio, blocca tutti i disegni di legge che prevedono un impegno di spesa. Questa situazione non è più accettabile. I siciliani, tutti i lavoratori hanno bisogno di riposte concrete”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “Adesso sono necessarie scelte politiche chiare, stabilizzare i precari che già ci sono e non crearne di nuovi. La politica non può pensare di acquisire il consenso cercando risorse per nuove clientele mentre migliaia di lavoratori, per anni precari, rischiano adesso di perdere tutto senza avere una valida alternativa. Anche il Governo nazionale sta facendo danni, sottraendo i fondi Pac alle regioni del Mezzogiorno e bloccando ammortizzatori e mobilità. Tutto questo, va ricordato, senza alcuna prospettiva di sviluppo e occupazione produttiva. Non c’è più tempo da perdere. La Uil – conclude Barone – chiede che ognuno faccia la propria parte con senso di responsabilità e impegnandosi davvero per uscire da una situazione drammatica”.