“Non possiamo restare indifferenti dinanzi alle manifestazioni di ragazze e ragazzi che in queste ore nelle nostre città di Sicilia come nel resto dell’Italia reclamano il diritto all’istruzione, al lavoro, alla sicurezza, alla vita”. Lo afferma la segretaria generale della Uil Sicilia, Luisella Lionti, che aggiunge: “Accanto alla fondamentale attività didattica svolta da insegnanti e dirigenti scolastici, mai abbastanza valorizzati per il loro impegno sociale e culturale che assicurano al Paese, è indispensabile mantenere vivo e vitale il raccordo scuola-mondo delle imprese ma non a ogni costo. La tutela rigorosa di chi lavora, studenti e no, rappresenta una priorità per la Uil. E siamo pronti a intervenire ogni qualvolta questa frontiera di civiltà risulti oltrepassata e minacciata”. Luisella Lionti conclude: “Il nostro leader nazionale Pierpaolo Bombardieri ha già detto in modo chiaro e forte che il rispetto della vita e della sicurezza sul lavoro viene prima di ogni altra cosa e ciò vale a maggior ragione per chi comincia ad avvicinarsi a questa realtà. L’alternanza scuola-lavoro, i cosiddetti Pcto, va pertanto rivista e migliorata. Ci poniamo, altresì, la questione più ampia della formazione e dell’avviamento professionale di ragazze e ragazzi, moltissimi in Sicilia, che non stanno seguendo un percorso scolastico e non svolgono attività lavorativa. La Uil italiana, con l’autorevolezza del proprio segretario generale, ha già manifestato stupore e amarezza per la scelta del Parlamento europeo di bocciare un emendamento che voleva mettere fine alla piaga dei tirocini non retribuiti. Noi crediamo nel lavoro buono, dignitoso, remunerato. Perché venga riconosciuto questo sacrosanto principio anche a chi accede a un’esperienza occupazionale, esistono strumenti efficaci ed equi come Garanzia Giovani. Su questi strumenti è necessario puntare adesso ancora più attenzioni, ancora più risorse”.
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Desertificazione, Lionti: “In Sicilia un’emergenza dietro l’altra, a rischio il futuro dei lavoratori“.
“Anche Tim abbandona Almaviva, un’azienda che in Sicilia contava cinquemila dipendenti e che oggi non arriva nemmeno a due. Un altro appalto perso, dopo quello di Abramo, che mette a rischio 226 lavoratori. Un’altra crisi che si aggiunge a quella della raffineria di Milazzo, della Pfizer di Catania e del Petrolchimico di Siracusa. La Uil però, non è disposta ad accettare soluzioni improvvisate o cessioni-spezzatino, spesso preludio della desertificazione”. Lo afferma Luisella Lionti, segretario generale della Uil Sicilia e Area vasta, che continua: “Non possiamo nascondere la nostra preoccupazione. E’ evidente l’incapacità della classe politica nella gestione delle emergenze ed non accettiamo che, mentre il piano di resilienza punta tutto su transizione energetica e ambientale, vengano negate risorse del proprio ai poli petrolchimici da cui dipende una fetta significativa del nostro pil. Così facendo, le imprese che ci sono fuggono e si allontanano sempre più quelle che vorrebbero investire nella nostra terra”. E Lionti prosegue: “Mancano risposte e interventi concreti da parte della politica. Con la pandemia abbiamo pensato che molte emergenze sarebbero state risolte, invece ci troviamo ad affrontare la quarta ondata con ospedali, scuole ed uffici pubblici sempre nel caos e incapaci di dare e offrire risposte e servizi essenziali a lavoratori e cittadini. Mancano le infrastrutture che dovrebbero servire al rilancio della nostra Isola e anche gli autotrasportatori sono sul piede di guerra per l’aumento del costo del gasolio e dei biglietti delle navi. Adesso sono in arrivo i fondi del Pnrr ma ancora oggi non abbiamo ancora capito come, e se verranno spesi bene. Il governo Musumeci non s’è mai distinto per impegno, dinamismo, concretezza. È arrivata l’ora di cambiare. Non si può creare ricchezza in un Paese dove manca il lavoro”.
Renexia, Lionti e Macaddino: “Il parco offshore al largo delle Egadi causerà danni gravi”.
Palermo. “Chi sta decidendo in modo e per conto delle centinaia di lavoratori trapanesi, lo sta facendo non considerando i gravi danni che l’impianto di Renexia provocherà ai settori del turismo e della pesca oltre che a tutte le attività collaterali”. Così Luisella Lionti, segretario generale della Uil Sicilia, che insieme a Tommaso Macaddino, segretario della Uila Pesca, spiega: “Con la costruzione di questo parco offshore al largo delle Egadi verrebbero meno le condizioni paesaggiste e naturali che hanno reso al mondo, sino ad oggi, unico il nostro territorio. Vogliamo conoscere il progetto e sapere quali e quanti benefici porterà proprio alla Sicilia”. Lionti e Macaddino precisano: “Non siamo contro la realizzazione del campo eolico, basterebbe trovare un’area diversa che non metta a rischio il nostro ecosistema. Nel tavolo di confronto, avvenuto pochi mesi fa, era uscito un parere unanime e contrario a questo progetto. Oggi invece – concludono Lionti e Macaddino – scopriamo che associazioni ambientaliste e politici hanno cambiato idea. La Uil resta ferma sulla sua posizione inziale e chiede un confronto immediato alla Regione”.
Politiche attive, Lionti: “In Sicilia per ripartire bisogna puntare prima di tutto sul lavoro“.
Palermo “Bisogna puntare prima di tutto sul lavoro utilizzando le grandi risorse in arrivo dal Pnrr. Solo così si potrà dare una boccata d’ossigeno ai tanti settori in sofferenza e in ancora più in crisi dopo l’arrivo della quarta ondata della pandemia. Per fare ciò è però fondamentale riqualificare il mercato del lavoro”. Così il segretario della Uil Sicilia e Area Vasta, Luisella Lionti, che aggiunge: “A fronte una disoccupazione altissima ci sono sempre più richieste di specifiche professionalità. È necessario, quindi, mettere in rete scuola, uffici, aziende ed enti bilaterali per formare i giovani e inserirli nel mondo del lavoro. Occorre un coordinamento tra i tanti soggetti che tramite vere politiche attive del lavoro possano creare buona occupazione. Per questo è fondamentale un confronto, previsto a breve, con l’assessore al ramo Scavone, che il 28 febbraio presenterà il piano di attuazione regionale. Sindacato e parti sociali chiedono un dialogo vero per affrontare tutti questi aspetti e dare risposte anche per il potenziamento dei centri per l’impiego e per quello della pianta organza degli ispettori del lavoro, necessari per garantire sicurezza. È un’occasione da non perdere, si tratta di risorse importanti che non possono essere perse o sprecate. Siamo per un confronto positivo che possa dare risposte a giovani, precari e lavoratori che hanno perso il posto”
Piano di riequilibrio, Lionti: “A Palermo più tasse e assenza di servizi, alla fine il conto lo pagano sempre i cittadini”.
Palermo. “Come era facile prevedere, dopo tante polemiche, il conto lo pagheranno sempre e solo i cittadini che dovranno pagare più tasse e che continueranno ad avere servizi inesistenti. Tutto questo è inaccettabile”. Così Luisella Lionti, segretario della Uil Sicilia e Area Vasta, che commenta il piano di riequilibrio del Comune di Palermo, approvato ieri sera: “Famiglie e lavoratori, già in sofferenza per la pandemia, saranno costretti a ulteriori sacrifici con l’aumento dell’Irpef ma anche della Tari. La cosa più grave è però che l’amministrazione comunale continuerà a non fornire servizi essenziali, lasciando una città nel caos più totale”.
Sanità, Lionti e Tango (Uil e Uil Fpl Sicilia): “Nessun confronto sui fondi del Pnrr, Razza faccia passo indietro e ci convochi”.
Palermo. “L’assessore Razza oggi sarà in commissione Salute all’Ars per spiegare come sono stati distribuiti, nel piano di spesa, i fondi del Pnrr, circa 800 milioni. Sarebbe stato corretto che di queste redistribuzioni economiche ne avesse discusso prima di tutto con le organizzazioni sindacali, di sicuro informate sulle vere emergenze che riguardano il settore della Sanità, colpito duramente negli ultimi anni dalla pandemia e oggi ancora nel caos”. Così i segretari generali della Uil Sicilia e Uil Fpl Sicilia, Luisella Lionti ed Enzo Tango, che aggiungono: “Nulla sappiamo di questa riprogrammazione. Abbiamo chiesto un confronto per conoscere le azioni del governo e provare a suggerire soluzioni adeguate. Non è pensabile che nulla si sappia su come e quando verranno spese tutte queste risorse. L’assessore Razza faccia un passo indietro e ci incontri”. E Lionti e Tango concludono: “Mentre la pandemia continua ad aggredire il nostro sistema sanitario chiediamo, infine, che a tutto il personale, da sempre in prima linea per l’emergenza Covid, sia prorogato il contratto sino al prossimo dicembre. E che si cominci dopo a valutare gli estremi per la stabilizzazione di questo personale”.
Anas, i sindacati lanciano l’allarme: “Ridotto il budget per la manutenzione delle autostrade e strade statali”.
È di oltre il 20% il taglio del budget destinato all’Anas per la manutenzione ordinaria delle autostrade e strade della Sicilia. Per questo motivo Filt Cgil, Fit Cisl, UilPa Anas, Ugl, Sada-Fast Confasal e Snala lanciano l’allarme: “Siamo fortemente preoccupati, erano già esegui i fondi stanziati gli anni precedenti. Con queste somme sarà conseguente la riduzione dei servizi minimi e indispensabili come gli interventi di emergenza, di sgombraneve, il taglio dell’erba e il mantenimento degli impianti di illuminazione”. Sempre per le organizzazioni sindacali “rischia di saltare anche il ripristino delle barriere incidentate e la manutenzione della segnaletica orizzontale e verticale, fondamentali per garantire l’efficienza della rete stradale e autostradale e per assicurare la loro percorrenza in sicurezza”. A peggiorare la situazione la continua e grave carenza di personale: oggi sono 530 lavoratori a tempo indeterminato in tutta l’Isola, a fronte di 700 nel decennio scorso. “A causa del personale insufficiente e del taglio dei fondi – concludono i segretari Riccardo Cicero, Giovanni Montana, Cesare La Cara, Massimo Spinnato, Francesco Guddo e Alfredo Silvestri – non ci sono più le condizioni per garantire la sicurezza delle infrastrutture stradali e ciò espone i lavoratori a ulteriori gravose responsabilità, anche di natura penale. Per questo chiediamo il ripristino dei fondi”.
Incidenti sul lavoro, Lionti: “È inaccettabile che ancora oggi sia messa a rischio la vita dei lavoratori”.
”Ancora un incidente gravissimo sul lavoro. Si tratta di un operaio di 54 anni caduto da un palo della linea telefonica a Siracusa. Adesso è ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Cannizzaro di Catania. È inaccettabile che ancora oggi sia messa a rischio la vita dei lavoratori”. Così il segretario della Uil Sicilia e Area Vasta, Luisella Lionti, che aggiunge: “A questo si aggiunge il primo morto nel settore delle costruzioni a Palermo, un operaio di 57 anni. L’attenzione resta alta e questo sindacato chiede, ancora una volta, prevenzione e controlli. E’ intollerabile che dal governo Musumeci non arrivino ancora risposte in merito all’aumento e all’adeguamento della pianta organica degli ispettori del lavoro”.
Emergenza abitativa, Sunia Sicet e Uniat: “Migliaia di famiglie in difficoltà, subito un confronto con l’Orca”.
Palermo. “Sfratti ed emergenza abitativa, in Sicilia la situazione rischia di precipitare. Migliaia di famiglie, infatti, sono in forte difficoltà nel pagamento del canone”. Lo dicono Sunia, Sicet e Uniat che chiedono un confronto all’osservatorio regionale condizione abitativa per predisporre così “ogni atto capace di sostenere i cittadini, incluso il bando per il contributo affitto 2020, la cui bozza è stata discussa e approvata lo scorso dicembre”. I sindacati degli inquilini “sollecitano all’Orca l’invio del piano regionale “Sicuro verde e sociale”, elaborato dopo l’assegnazione alla Sicilia di 233 milioni del Pnrr, per monitorare la riqualificazione degli immobili e coinvolgere gli assegnatari. Ma anche un’analisi del funzionamento degli attuali consigli di amministrazione degli Iacp e l’invio della documentazione inerente l’impiego dei fondi ex Gescal e di ogni altra risorsa disponibile per la realizzazione di nuova edilizia popolare. Temiamo che, nonostante un buon inizio, la mancata convocazione periodica per discutere e verificare tutte le decisioni assunte dall’Orca, possa inficiarne l’efficacia”.
Comune di Palermo, Sampino: “Sciopero revocato, adesso via al confronto. Vogliamo risposte concrete e in tempi brevi”.
Palermo. “Incremento dell’orario dei lavoratori part-time, sviluppo delle carriere e delle professionalità interne, stabilizzazione dei lavoratori Asu e corretta prestazione lavorativa nel rispetto dei profili professionali”. Questo rivendicano Uil Fpl, Cgil Fp, Csa Ral e Cisl Fp che hanno appena revocato lo sciopero indetto per il 31 gennaio dopo avare ricevuto, da parte del Prefetto, la richiesta di confronto. “I lavoratori part-time sono stati assunti nel 2009, ognuno di loro fa turni che vanno dalle 13 alle 25 ore alla settimana, una media di 2- 4 ore al giorno. Troppo poche visto che l’amministrazione comunale non riesce a garantire l’erogazione dei servizi minimi ed essenziali mandando il sistema in tilt”, spiega Totò Sampino della Uil-Fpl Palermo, che aggiunge: “I soldi ci sono, la politica si è impegnata ma sino ad oggi non ha trovato alcuna soluzione se non quella di assumere nuovo personale appartenente agli stessi profili dei dipendenti che già sono presenti e che hanno 23 anni di esperienza. La Uil non ci sta anche perché in questo modo non si offrono i servizi ai cittadini. Siamo pronti allo sciopero se questa emergenza non verrà affrontata e risolta in tempi brevi”.