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Formazione, Raimondi: “Aiuti da Roma? Bene ma è tutto da verificare. Subito un incontro per stabilire piano di interventi”.

Palermo. “Apprezziamo l’apertura da parte del Governo nazionale per fronteggiare l’emergenza della Formazione professionale siciliana. Verificheremo, però, se alle parole seguiranno i fatti e soprattutto se gli impegni assunti da Roma saranno attuati in tempi brevi. Il sottosegretario Faraone parla di prepensionamenti ed esodi anticipati ma c’è ancora un problema da risolvere. Servono, infatti, risorse per garantire il sostegno al reddito a circa 2.500 lavoratori che nei prossimi tre quattro mesi smetteranno di lavorare”. Lo sostiene Giuseppe Raimondi della segreteria della Uil Sicilia, che aggiunge: “Adesso chiediamo all’assessore Marziano e al sottosegretario Faraone un incontro immediato per stabilire la cronologia degli interventi e tutelare i lavoratori”.

Immagine: di autore incerto disponibile su internet-Policy

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#7maggio, Barone: “Un successo la manifestazione. I siciliani sono stanchi di una classe politica che pensa solo alle poltrone“. 

Palermo. “Un successo la manifestazione di protesta, che dimostra come i siciliani siano stanchi di essere governati da una classe politica che pensa solo a giochi di potere e a poltrone. La Sicilia affonda e il Governo regionale, sino a oggi non ha affatto nulla per evitarlo e nel frattempo si perdono o si rischiano di perdere posti di lavoro, sempre più famiglie sono in mezzo alla strada e la prospettiva per i giovani è il lavoro nero o l’emigrazione”. Lo sostiene il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone, che aggiunge: “Le emergenze non sono iniziate con questa legislatura ma si sta facendo troppo poco per provare a risolverle. Tutti i settori stanno vivendo emergenze drammatiche, non si può continuare a rinviare”. Ed ecco le priorità della Uil Sicilia: sbloccare subito le risorse europee per mettere in sicurezza strade, scuole, acquedotti e ridare lavoro agli edili facendo ripartite l’economia. Non abbandonare i Poli industriali in crisi ma fare in modo che vengano realizzati i piani di riconversione. A Gela come a Siracusa, Termini e Milazzo. E ancora razionalizzare e rendere più efficiente la pubblica amministrazione rinnovando i contratti e dando sicurezza ai lavoratori delle ex Province e ai precari dei Comuni. Tutelare il territorio utilizzando meglio forestali e Consorzi di bonifica. Mettere punto a una gestione scellerata del sistema idrico e di quello dei rifiuti e individuare una governance efficace ed efficiente. Potenziare gli organici della Sanità e intervenire subito sulla drammatica situazione delle Emergenze. Rendere fruibile il patrimonio culturale della regione per potenziare il turismo, oggi in crescita. Effettuare, infine, una vera riforma della Formazione e dell’Istruzione. “La condizione di precario, lavoratore in nero o emigrante senza speranza di ritorno è certamente frustrante – continua il leader della Uil -. In Sicilia sono raddoppiati i voucher che forniscono una copertura legale al lavoro nero, come dimostra l’aumento degli incidenti gravi e mortali sui posti di lavoro. Non possiamo tollerare che la politica continui a pensare di dare mance in cambio di consenso elettorale. Bisogna dare stabilità e certezze senza ricatti e soprattutto fare ripartire l’economia dell’Isola favorendo investimenti e sviluppo. Il nostro obiettivo – conclude il segretario Barone – è tutelare i lavoratori, i giovani e i pensionati che oggi vivono di una condizione di crescente marginalità. La politica oggi non da più risposte e il sindacato deve attrezzarsi per rappresentare queste persone. Bisogna reperire subito le risorse per gli interventi di sostegno al reddito affinché le famiglie possano sopravvivere. Troppo poche quelle in atto disponibili per cassa integrazione, ammortizzatori in deroga, mobilità e contratti di solidarietà. E della legge per il contrasto alla povertà non se ne sa più nulla. Bisogna spendere questi fondi bene e aprire agli investitori. La Regione deve smetterla di creare ostacoli su tutto e snellire la burocrazia”.

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Manifestazione di protesta di Cgil, Cisl e Uil a Palermo. I sindacati: “‎Vogliamo dare un segnale forte, e’ tempo di cambiare”.

Palermo, 4 maggio. Dalla crescita industriale al ripristino degli ammortizzatori in deroga. Dalla stabilizzazione dei precari alle garanzie per i lavoratori delle ex Province sino alla valorizzazione della pubblica amministrazione. Dall’utilizzo dei Fondi europei al rilancio dell’agricoltura, della forestazione e dei Consorzi di bonifica. E ancora, dal mantenimento dell’occupazione nei call center al potenziamento delle infrastrutture e dei servizi sociosanitari. Queste sono solo alcune delle richieste avanzate da Cgil, Cisl e Uil al Governo Crocetta, a sostegno delle quali i sindacati hanno organizzato per sabato 7 maggio, a Palermo, la manifestazione regionale: “Sicilia in lotta! Più lavoro. Più sviluppo. Più inclusione”. Alle 9.30 in piazza Marina è previsto il concentramento. Il corteo poi attraverserà la città sino ad arrivare in piazza Indipendenza dove interverranno i lavoratori dei settori in crisi e, per il comizio, i segretari generali di Cgil Sicilia, Michele Pagliaro, Cisl Sicilia, Mimmo Milazzo, e Uil Sicilia, Claudio Barone. E’ prevista la partecipazione di circa dodicimila tra lavoratori, giovani disoccupati e pensionati e l’arrivo di un centinaio di pullman da tutta l’Isola. “Sino ad oggi la politica ha dimostrato di tenere solo alle poltrone e ai privilegi, infischiandosene delle emergenze che oramai attanagliano tutti i settori. Per questo – sostengono i leader sindacali – vogliamo dare un segnale forte, riempiendo la piazza di Palermo il prossimo 7 maggio.

Twitter, ecco gli hashtag ufficiali della manifestazione: #7Maggio e #LaSiciliaAffonda

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Vertenza Almaviva, Barone e Tumminia: “Bocciato accordo è necessario riaprire confronto. Governo nazionale faccia la sua parte“.

“Il dato del referendum dei lavoratori Almaviva di Palermo ha bocciato l’ipotesi di accordo sui contratti di solidarietà del Governo Renzi. Le misure proposte non sono piaciute e oggi si chiedono maggiori garanzie sul futuro occupazionale e risorse in tempi certi per i contratti di solidarietà. Dopo quattro anni di sacrifici richiesti dall’Azienda, i lavoratori non hanno più niente a cui rinunciare”. Lo dicono Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia e Giuseppe Tumminia, segretario della UilCom Sicilia, che aggiungono: “Se il Governo nazionale non stanzierà le risorse per consentire all’Inps di erogare il sostegno al reddito in tempi certi, nessun accordo sarà mai reggibile perché i lavoratori non avranno garanzie di sopravvivenza. Anche le forme di elasticità sono troppo esasperate e vanno riviste. Infine, l’impegno all’utilizzo delle risorse europee per un piano formativo che consenta di integrare il reddito del lavoratori deve prevedere un percorso preciso e certo. Bocciata l’ipotesi di accordo, quindi, chiediamo la convocazione di un tavolo di confronto, non solo tra Azienda e sindacati ma anche con il Governo nazionale, che possa dare la certezza su quando le risorse saranno effettivamente disponibili. E’ fondamentale, infine, attivare quelle norme, sino ad oggi disattese, che eviterebbero la delocalizzazione delle commesse all’estero per tutelare il lavoro in Italia rendendo concreti ed esigibili gli impegni contenuti nell’ordine del giorno del Mise”.

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Primo Maggio, Barone: “Ma quale festa del lavoro, in Sicilia aumentano i disoccupati e i giovani emigrano”.

Palermo. “Saranno in pochi domenica, Primo Maggio, a festeggiare. In Sicilia, infatti, ci sono sempre meno lavoratori, molti dei quali dal futuro incerto. E sono pochissimi anche i giovani, quelli almeno che hanno deciso di non emigrare, che trovano occupazione nell’Isola. Un Primo Maggio amaro che ci spinge ancora di più a protestare con forza”. Lo sostiene Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “I siciliani non meritano questa classe politica assente, indifferente ai problemi di chi lavora e impegnata solo a conservare potere e poltrone. Per questo chiediamo alle famiglie di scendere in piazza il 7 maggio per dire basta a una Sicilia che affonda e chiedere alla Regione risposte vere alla tante emergenze non ancora risolte. Il 2 maggio – conclude il leader della Uil Sicilia – rientreranno al lavoro i venti operai ex Fiat. Una notizia positiva ma sono ancora troppi i lavoratori che attendono una risposta”

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Corteo 7 maggio, Barone e Borrelli: “Politica inconcludente, riempiamo Palermo per dire basta a poltrone e privilegi”.

Palermo. “Sino ad oggi i politici siciliani hanno solo dimostrato di tenere alle poltrone e ai privilegi, infischiandosene delle emergenze che oramai attanagliano tutti i settori e i lavoratori. Per questo vogliamo dare un segnale forte, riempiendo la piazza di Palermo il prossimo 7 maggio. E’ tempo di cambiare”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che oggi insieme a Gianni Borrelli ha partecipato all’attivo unitario con Cgil e Cisl. “La percezione di tutti è che la nostra Isola sta affondando. La gente ha paura e sfiducia ma noi siamo pronti a cambiare mettendoci faccia e idee. Abbiamo ancora dieci giorni per dare voce al malessere e alla disperazione delle famiglie che poi rappresenteremo in piazza. Vogliamo dare un segnale forte. Chi vorrà candidarsi alle prossime elezioni qualche problema dovrà cominciare a porselo, perché continuare con una legislatura inconcludente non è più accettabile”.

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Ex Keller, nuova offerta per l’acquisizione degli immobili

Palermo. “E’ stata presentata al Tribunale di Cagliari una seconda offerta per l’acquisizione degli immobili del sito Keller di Carini. A entrare in campo sarebbe un imprenditore palermitano. Il giudice delegato, a seguito di questa nuova offerta, ha deciso di espletare un’asta al rialzo il prossimo 20 aprile”. Lo sostengono Ludovico Guercio, segretario provinciale della Fim Cisl, Roberto Mastrosimone, segretario regionale della Fiom Cgil, e Silvio Vicari, coordinatore regionale della Uilm Uil “assolutamente contrari a questa procedura di vendita che non tiene conto della ricollocazione dei 200 lavoratori in mobilità dal 2014”. Per questo le organizzazioni sindacali, con una lettera aperta, chiedono “l’intervento immediato da parte delle Istituzioni e della politica ma soprattutto un incontro con il futuro vincitore dell’asta. Chiunque rilevi l’ex Keller, infatti, deve tutelare queste famiglie. In caso contrario siamo pronti a forti azioni di protesta, come l’immediata occupazione della fabbrica”.

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Ex Province, Crimi: “Preoccupante il quadro della Corte dei Conti. Adesso Governo Crocetta ci ascolti.

Palermo. “È preoccupante il quadro dipinto dalla Corte dei Conti sulla situazione delle ex Province siciliane. Come sostiene da tempo anche questo sindacato, mancano le risorse per garantire il personale. I residui attivi di bilancio, infatti, sono serviti solo come tampone. Le casse oggi sono vuote e il futuro dei lavoratori ancora incerto. Ricordiamo, inoltre, che il Governo Renzi deve ancora togliere le riserve sulla legge appena approvata all’Ars”. Lo dice Luca Crimi, segretario regionale della Uil Fpl Sicilia, che aggiunge: “Nelle altre regioni è stato avviato il processo di mobilità del personale verso altri enti ma nell’Isola è impossibile. Il ritardo, infatti, nell’approvazione della legge di riforma del settore ha bloccato tutto. E gli enti locali siciliani devono prima tutelare i loro storici precari. La politica – conclude Crimi – pensa solo alle poltrone senza realmente affrontare le problematiche e cercare soluzioni. Per questo chiediamo al Governo Crocetta un confronto vero sul futuro di questi lavoratori che, come denuncia anche la Corte dei Conti, vivono in una condizione di assoluta incertezza”.

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Tumminia: “Futuro dei lavoratori ancora a rischio ma si apre uno spiraglio”. 

Palermo. “Il futuro dei lavoratori di Almaviva è ancora appeso a un filo. Ma Governo nazionale e Azienda oggi si sono impegnati a cercare tutte le soluzioni possibile per salvare queste famiglie con la chiusura delle procedure di mobilità, a fronte di una verifica del mandato degli azionisti, e un approfondimento con le organizzazioni sindacali sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali. Il prossimo incontro e’ stato fissato per mercoledì 20 aprile”. Lo dice Giuseppe Tumminia, segretario generale della Uilcom Sicilia, all’incontro di oggi al Mise, che aggiunge: “Un ruolo centrale in questa vertenza lo giocano i committenti che con le gare determinano il sistema di assegnazione del lavoro, questo è un passaggio che va modificato. Non possiamo assistere ancora ad irrilevanti economie sui bilanci delle maggiori Utility italiane, pubbliche e private, a fronte di migliaia di posti di lavoro ogni volta messi a rischio. Il Governo deve regolamentare e monitorare questo settore. La sostenibilità sociale del Paese passa anche da un atteggiamento responsabile del sistema delle imprese in Italia”.

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Partecipate, Borrelli: “Trasferiti alla Sas 93 dipendenti. Passo avanti ma il futuro è ancora a rischio”.

PALERMO. “I 76 dipendenti di Sviluppo Italia Sicilia insieme ai 17 di Sicilia Patrimonio Immobiliare passeranno alla Sas. Lo ha deciso l’Assemblea dei Soci poche ore fa. Ciò significa che il futuro dei lavoratori al momento sembrerebbe essere tutelato. Usiamo il condizionale perché, nell’ultima finanziaria, la società ha subito un taglio di quasi due milioni. Ci chiediamo, quindi, come farà a sostenere ulteriori spese”. Lo dice Gianni Borrelli della segreteria della Uil Sicilia, che aggiunge: “Apprezziamo lo sforzo del Governo regionale nel volere tutelare questi lavoratori ma nello stesso tempo restiamo convinti che il quadro sia molto preoccupante. Le Partecipate sono a secco e non ci sono i fondi necessari per coprire gli stipendi sino a fine anno. Per questo chiediamo un incontro urgente alla Regione. Non abbonderemo questi lavoratori”.