Palermo. “Non c’ è proprio nulla da festeggiare. Ancora una volta le soluzioni dell’ultimo minuto proposte dal governo regionale non serviranno a risolvere il problema dei precari degli enti locali siciliani, e neanche le altre emergenze. Gli interventi normativi sono da verificare e deve ancora arrivare il via libera da Roma. In ogni caso il problema sarà solo rinviato di qualche mese ma poi saremo punto e a capo”. Lo sostiene Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “Manca una seria e vera programmazione e come sempre a pagare il conto sono i lavoratori che, anche questo Natale, si trovano senza niente tra le mani. Questo sindacato ha chiesto più volte incontri e confronti ma il governo Crocetta ha preferito non prestare ascolto, ritrovandosi impreparato ad affrontare le emergenze e prendendo decisioni estemporanee. Sono così saltate anche le risorse, necessarie per pagare gli stipendi, per teatri, Consorzi di bonifica, Esa, Ersu e Istituto di incremento ippico. Questi lavoratori non avranno come sopravvivere. Non possiamo continuare così, occorre affrontare i problemi sul serio coinvolgendo le parti sociali e trovando soluzioni stabili”.
Categoria: Cronaca
Difesa diritti Lgbt, Uil Siracusa e Arcigay firmano primo protocollo d’intesa in Sicilia
Siracusa. “Oggi firmiamo un protocollo d’intesa che rappresenta un ulteriore passo in avanti nella tutela dei diritti delle persone Lgbt e quindi nel riconoscimento dei diritti civili”. Così è stato presentato il percorso di collaborazione tra la Uil Siracusa, guidata da Stefano Munafò, e Armando Caravini, presidente dell’associazione Arcigay Siracusa. Un progetto voluto fortemente da Grazia Mazzè del Coordinamento Pari Opportunità della Uil Sicilia e da Pietro Nocera del Coordinamento Diritti della Uil, a cui ha collaborato anche Gesualda Altamore, segretario della Uil Fpl. “E’ il primo protocollo d’intesa per la difesa dei diritti degli Lgbt in Sicilia. L’obiettivo è mettere fine ai comportamenti discriminatori e lesivi della dignità della persona”, precisa Luisella Lionti, segretario organizzativo della Uil Sicilia, che aggiunge: “Le “differenze” rappresentano un punto di forza, soprattutto nei luoghi di lavoro dove acquisizione dei diritti e libertà si acquisiscono. Questo è un primo passo, la Uil di Siracusa fa da apripista a un progetto più vasto che speriamo si realizzi presto in tutte le altre province dell’Isola”. All’incontro presente anche il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone.
Nella foto (da sinistra) Claudio Barone, Grazia Mazzè, Stefano Munafò, Armando Caravini, Gesualda Altamore, Luisella Lionti
Precari, Barone: “Baccei rassicura ma servono più garanzie. Subito confronto per monitorare tutte le emergenze”.
Palermo. “La norma nazionale, che avrebbe permesso agli enti locali siciliani di assumere i precari, non è più certa. Non possiamo, quindi, che prendere atto della proposta dell’assessore Baccei di inserire nella finanziaria regionale un emendamento che permetta almeno la proroga dei contratti. C’è in ogni caso il problema del reperimento delle risorse economiche da inserire nella manovra e dei tempi di approvazione della stessa. Se si andasse, infatti, all’esercizio provvisorio la situazione sarebbe drammatica”. Lo sostiene Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, dopo l’accelerazione della crisi di governo post referendum che ha impedito la riscrittura della legge di Stabilità al Senato. E Barone aggiunge: “Da verificare sono anche le eventuali modalità applicative del provvedimento e in particolare il ricorso alla Resais per i dipendenti dei Comuni in dissesto. Per questo abbiamo chiesto al governo Crocetta una convocazione urgentissima. Serve monitorare questa, ma anche tutte le altre emergenze occupazionali: dalla sanità alla formazione, dalle province sino al sistema dei rifiuti anche alla luce del quadro nazionale che si verrà a determinare”.
Operai morti a Messina, Falanga: “Una grande tragedia, erano grandi e seri lavoratori”.
Palermo. “Ci stringiamo al dolore delle famiglie che oggi hanno perso i loro cari mentre lavoravano a bordo del traghetto Sansovino al porto di Messina. Anche questo sindacato sta vivendo una grande tragedia”. Lo sostiene Agostino Falanga, commissario della UilTrasporti Sicilia, che aggiunge: “Speriamo che la magistratura chiarisca il prima possibile le cause di questo tragico incidente. Hanno perso la vita tre validi operai, iscritti a questo sindacato. Li conoscevamo tutti ed erano grandi e seri lavoratori. La vita del mare è una vita difficile che ti costringe a stare lontano da casa per molto tempo. E’ un lavoro crudo e crudele e si investe poco sulla sicurezza, lo denunciamo da sempre. Adesso aspettiamo risposte e speriamo che gli altri tre lavoratori, rimasti feriti, si riprendano il prima possibile”.
Vertenza Almaviva, Barone e Tumminia: “Bocciato accordo è necessario riaprire confronto. Governo nazionale faccia la sua parte“.
“Il dato del referendum dei lavoratori Almaviva di Palermo ha bocciato l’ipotesi di accordo sui contratti di solidarietà del Governo Renzi. Le misure proposte non sono piaciute e oggi si chiedono maggiori garanzie sul futuro occupazionale e risorse in tempi certi per i contratti di solidarietà. Dopo quattro anni di sacrifici richiesti dall’Azienda, i lavoratori non hanno più niente a cui rinunciare”. Lo dicono Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia e Giuseppe Tumminia, segretario della UilCom Sicilia, che aggiungono: “Se il Governo nazionale non stanzierà le risorse per consentire all’Inps di erogare il sostegno al reddito in tempi certi, nessun accordo sarà mai reggibile perché i lavoratori non avranno garanzie di sopravvivenza. Anche le forme di elasticità sono troppo esasperate e vanno riviste. Infine, l’impegno all’utilizzo delle risorse europee per un piano formativo che consenta di integrare il reddito del lavoratori deve prevedere un percorso preciso e certo. Bocciata l’ipotesi di accordo, quindi, chiediamo la convocazione di un tavolo di confronto, non solo tra Azienda e sindacati ma anche con il Governo nazionale, che possa dare la certezza su quando le risorse saranno effettivamente disponibili. E’ fondamentale, infine, attivare quelle norme, sino ad oggi disattese, che eviterebbero la delocalizzazione delle commesse all’estero per tutelare il lavoro in Italia rendendo concreti ed esigibili gli impegni contenuti nell’ordine del giorno del Mise”.
Stati Generali, Barone: “Lavoratori in bilico e Finanziaria avara di risposte. La politica adesso non torni a dormire”.
PALERMO. “Più di centomila lavoratori siciliani rimangono in bilico sul precipizio. E dopo una Finanziaria avara di risposte c’è il rischio che la politica siciliana torni a dormire. Per questo la Uil Sicilia chiede al Governo Crocetta e all’Ars di non limitarsi a tamponare le emergenze ma ad affrontare i problemi e trovare soluzioni che diano prospettive alla nostra Isola”. A lanciare l’appello è lo stesso segretario generale, Claudio Barone, in occasione degli Stati generali, “in..Stabilità. La Uil per la Sicilia tra emergenze e prospettive”. “In Sicilia – spiega il leader della Uil – sono ancora a rischio i dipendenti delle ex Province, come i precari degli Enti locali, i lavoratori della Formazione e degli ex Sportelli multifunzionali. E non va meglio per i settori produttivi: la crisi a Gela è tutt’altro che risolta, la dismissione di Versalis rischia di smantellare la Chimica a Priolo mentre per Termini Imerese si stenta ancora a partire”. E Barone continua elencando le emergenze: “70mila sono i posti di lavoro persi negli ultimi anni in Edilizia e Tecnis, la più grossa azienda edile del Mezzogiorno è bloccata con un miliardo di euro di opere a rischio. Non va meglio per i ventimila dei call-center: Almaviva prosegue la sua battaglia ma occorre cambiare il quadro normativo per evitare la delocalizzazione selvaggia all’estero. Per i Forestali si parla sempre di riforma ma non si vede la luce. Ventimila dipendenti degli Ato Rifiuti non sanno che fine faranno mentre i Comuni incaricano nuove ditte private per la raccolta. Non basta solo tamponare le emergenze. I settori di Agricoltura e Turismo hanno dato timidi segnali di ripresa, per questo vanno sostenuti con forza. Recuperare l’efficienza della macchina burocratica regionale e utilizzare le nostre risorse è necessario: musei e siti monumentali devono essere aperti 365 giorni all’anno, senza scuse, utilizzando i precari Asu”. Segnali positivi anche dalla Sanità: dopo il risanamento finanziario – secondo la Uil Sicilia – bisogna adesso potenziare il settore, fare concorsi per offrire ai siciliani servizi più adeguati. “E non si può continuare a sprecare le uniche risorse disponibili per lo sviluppo – conclude Barone -, quelle europee, che vengono spese poco e male in un’Isola che ha bisogno di infrastrutture, servizi e di sostegno allo sviluppo. Questo sindacato fa proposte e chiede alla politica di non limitarsi a tamponare le emergenze ma a costruire, senza più rinvii, soluzioni che diano una prospettiva di sviluppo non assistenziale”.
Regionali, Tango: “Quell’accordo era antisindacale, per questo non abbiamo firmato. Ennesima brutta figura del Governo Crocetta”.
PALERMO. “La bocciatura dell’accordo sulle libertà sindacali, da parte della Corte dei Conti, non ci coglie certo di sorpresa. La Uil Fpl si è sempre rifiutati di firmare perché non applicando le norme già in vigore in tutte le altre regioni d’Italia e per tutti i lavoratori del Pubblico impiego, sarebbero stati “aggrediti” i diritti sindacali”. Lo dice lo stesso segretario generale, Enzo Tango, che spiega: “Nel documento i risparmi erano farlocchi ma soprattutto non era prevista l’elezione delle Rsu, massima forma di democrazia elettorale. Il Governo regionale deve smetterla di fare brutte figure, screditando sempre di più quei sindacati che ogni giorno lavorano con coraggio e trasparenza. Adesso chiediamo l’immediata applicazione delle regole non solo sui tagli ma sulla immediata elezione delle rappresentanze sindacali”.
Minacce a sindacalista, la Uil Sicilia: “Massima solidarietà a Santoro e al lavoro da lui svolto sino ad oggi“.
Palermo. La Uil Sicila esprime “massima solidarietà e vicinanza a Gaspare Santoro, responsabile dell’Ufficio Vertenze, la cui famiglia ieri è stata oggetto di pesanti aggressioni e minacce. Le indagini adesso sono in corso e ci affidiamo alla magistratura. Intanto esprimiamo pieno sostegno a Santoro e al lavoro da lui svolto sino ad oggi, sempre all’insegna della legalità e in difesa dei diritti dei lavoratori”.
Partecipate, Cgil, Cisl e Uil: “Subito piani industriali delle aziende, solo dopo si pensi alla mobilità del personale”.
Palermo. “Prima di attivare la mobilità che riguarda circa settemila lavoratori è necessario risolvere i problemi interni delle Partecipate di Palermo, che si trascinano da anni”. Lo dicono Enzo Campo segretario di Cgil Palermo, Daniela De Luca segretario di Cisl Palermo-Trapani e Gianni Borrelli della Uil Palermo, a seguito di un incontro organizzato con le categorie interessate, che aggiungono: “Siamo preoccupati per il futuro dei lavoratori e dei servizi da essi erogati per l’attivazione di una eventuale mobilità. Non siamo contrari ma ad oggi non ci sono i presupposti. Prima è necessario sanare situazioni oramai incancrenite all’interno delle singole aziende. Per questo è necessario attivare subito tavoli di confronto con Reset, Amap, Amat, Rap, Sispi e Amg. I prossimi passaggi con l’Amministrazione comunale, dopo il 22 gennaio, data in cui le aziende devono consegnare i piani di fabbisogno del personale, saranno determinanti per esprimere una valutazione complessiva”.
Immagine: di autore incerto disponibile su internet – Privacy
Sicilia, Cgil, Cisl e Uil: “Mentre politica litiga, emergenze peggiorano”.
Palermo. “Mentre la politica litiga sulla distribuzione delle poltrone per formare la nuova giunta regionale, mentre clientelismo e corruzione dilagano, in Sicilia le emergenze, senza riforme e soluzioni, peggiorano di giorno in giorno. Dai Forestali, ai precari degli Enti locali che fra meno di un mese saranno in mezzo alla strada, e sino ai lavoratori della Formazione. Per questi lavoratori non ci sono garanzie occupazionali. Per non parlare delle città a secco, oggi nel 2015, e dei collegamenti ridotti a un colabrodo. Un disastro”. Lo dicono i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Michele Pagliaro, Mimmo Milazzo e Claudio Barone, che proseguono: “Adesso serve un nuovo governo autorevole, che sia capace di trovare soluzioni immediate per i lavoratori e di sbloccare investimenti per lo sviluppo. Altrimenti è meglio andare al voto”.