PALERMO. “I fondi stanziati dal Governo nazionale per la Cassa integrazione e gli ammortizzatori in deroga sono assolutamente insufficienti e per il 2014 si annuncia una tragedia. Nel 2013 ci siamo salvati solo perché la Regione siciliana ha potuto utilizzare 108 milioni delle risorse Pac ma se l’anno prossimo non saranno più disponibili gran parte del tessuto produttivo chiuderà i battenti e migliaia di lavoratori saranno licenziati. E domani scenderemo in piazza anche per rivendicare l’aumento delle risorse per la Cassa integrazione e gli ammortizzatori”. Lo dice il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone, che aggiunge: “Anche per quanto riguarda il futuro dei ventimila Lsu degli Enti locali la situazione non è chiara. Il Governo nazionale non ha ancora prodotto, infatti, la “famosa” circolare che avrebbe documento dare il via a proroghe e stabilizzazioni. Sappiamo soltanto che per i lavoratori della Pubblica amministrazione sarà prorogato il regime pensionistico pre-Fornero anche se non è chiaro in quali termini e soprattutto di quanto inciderà sugli gli organici dei Comuni. La Uil torna, quindi, a rivendicare un provvedimento specifico del Governo nazionale che dia garanzie sulla messa in sicurezza di questa platea di lavoratori”.
Categoria: Politiche Sociali
Svimez, Barone: “Dati allarmanti. Subito interventi in Sicilia per salvare imprese e lavoratori”
PALERMO. “Non si può più perdere tempo. In Sicilia è necessario intervenire subito per salvare imprese e posti di lavoro. I dati dello Svimez confermano, infatti, che la totale assenza di interventi contro la recessione da parte del Governo nazionale, sta creando effetti devastanti in particolare nel Mezzogiorno”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, commentando le cifre del rapporto 2013 dell’Associazione. E precisa: “Sono insufficienti i fondi per la Cassa integrazione e ammortizzatori in deroga senza i quali le aziende, in un tessuto produttivo già debole, chiudono e licenziano i lavoratori. E anche sui precari degli Enti locali, il cui costo non grava sulle casse dello Stato ma della Regione, ancora assistiamo a un incredibile scaricabarile che rischia di aggiungere ventimila lavoratori alla platea dei disoccupati. Anche la Regione – conclude il leader della Uil – deve fare la sua parte utilizzando al meglio le risorse europee semplificando e rendendo trasparenti le procedure burocratiche, che troppo spesso frenano lo sviluppo produttivo”.
Enti locali, Barone e Borrelli: “D’Alia sfugge alle sue responsabilità e il futuro dei precari è drammatico”.
PALERMO. “Il ministro D’Alia continua a sfuggire alle sue responsabilità. Al governatore Crocetta ha cercato di ripassare la palla sulla vicenda dei precari degli Enti locali siciliani e oggi ha scaricato il problema direttamente al Presidente del Consiglio, Letta. Senza il supporto legislativo del Governo nazionale – lo ricordiamo – è impossibile prorogare i contratti dei precari con una norma regionale, che di certo sarebbe impugnata dal Commissario dello Stato. Se i precari a Dicembre si troveranno, quindi, in mezzo alla strada devono sapere che è proprio con il ministro “competente” che se la devono prendere. E la Uil intende proseguire un’azione durissima di protesta perché si tuteli il futuro di gente che lavora da decenni negli Enti locali. Non si può continuare con le ambiguità, vogliamo vedere su carta i provvedimenti che garantiscano le proroghe e l’inizio del percorso di stabilizzazioni”. Lo dicono Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, e Gianni Borrelli della Uil Sicilia, che aggiungono: “Ad oggi, quindi, la situazione che si prospetta per gli 18.500 – 5.700 nella sola provincia di Messina – è drammatica. A Natale le famiglie si ritroveranno in mezzo alla strada. Senza la deroga al Patto di Stabilità, infatti, non si potranno prorogare i contratti ai precari né tantomeno stabilizzarli. Bisogna recuperare, quindi, l’emendamento cassato o uno strumento analogo. Liste uniche, taglio delle spese dei Comuni, revisione delle piante organiche sono tutte cose che possono essere fatte ma non servono senza il principale presupposto normativo. Sollecitiamo il Governo nazionale a salvaguardare gli interessi della sua Isola e dei lavoratori tutti”.
Enti locali, Barone: “Bene Unità di crisi per salvare 18.500 precari. Da D’Alia aspettiamo scatto d’orgoglio”.
PALERMO. “E’ fondamentale per il futuro dei 18.500 precari degli Enti locali siciliani un intervento a livello nazionale. Intervento chiesto più volte da questo sindacato. Abbiamo apprezzato, quindi, che il presidente Crocetta abbia subito avanzato la richiesta di Unità di crisi a Roma. E la Uil condivide anche la Sua volontà di fare barricate se non dovessero arrivare per tempo risposte concrete. Speriamo che questa volta da parte del Governo nazionale e in particolare del ministro al ramo, il siciliano D’Alia, ci sia uno scatto d’orgoglio e si presti più attenzione ai problemi dell’Isola”. Lo dicono Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, e Giorgio Maccadino della Uil Fpl, a conclusione dell’incontro svoltosi alla Presidenza della Regione con l’assessore al ramo Patrizia Valenti. “Senza la deroga al Patto di Stabilità – aggiunge Maccadino – non si potranno prorogare i contratti ai precari né tantomeno stabilizzarli. Bisogna recuperare quindi l’emendamento cassato o uno strumento analogo, altrimenti già a Natale questi lavoratori saranno sul lastrico. Liste uniche, taglio delle spese dei Comuni, revisione delle piante organiche sono tutte cose che possono essere fatte ma non senza il principale presupposto normativo”.
Enti locali, Barone: “Senza deroga al Patto di Stabilità, precari sul lastrico già a Natale. Cinico il piano di D’Alia”.
PALERMO. “Senza la deroga al Patto di Stabilità non si potranno prorogare i contratti ai 18.500 precari né tantomeno stabilizzarli. Bisogna recuperare quindi l’emendamento cassato o uno strumento analogo, altrimenti già a Natale questi lavoratori saranno sul lastrico. Il ministro D’Alia non può cinicamente scaricare tutto sulla Regione siciliana suggerendo percorsi che di certo saranno impugnati dal Commissario dello Stato. Questo è ciò che ribadirà domani la Uil Sicilia, all’incontro che si terrà alla Presidenza della Regione”. Lo annuncia lo stesso segretario generale, Claudio Barone, che spiega: “Liste uniche, taglio delle spese dei Comuni, revisione delle piante organiche sono tutte cose che possono essere fatte ma non senza il principale presupposto normativo che il ministro D’Alia si è già fatto impallinare. La Regione siciliana – continua il leader della Uil Sicilia – deve intervenire ma deve anche essere messa in condizione di poterlo fare. Se si consumasse questo dramma sociale è giusto che i lavoratori sappiano chi ringraziare. Ecco perché questo sindacato intende proclamare iniziative di lotta e mobilitazione. Vogliamo chiarezza sul destino di questi precari ed è giusto che ognuno si assuma le proprie responsabilità”.
Precari, Barone: “Una bufala il piano di Roma. Subito confronto per evitare dramma sociale”.
PALERMO. “Il percorso-escamotage suggerito dal ministero della Pubblica amministrazione, per salvare i 18.500 precari siciliani, è una vera e propria bufala. La graduatoria regionale degli Lsu, dalla quale i Comuni dovrebbero attingere per assumere il personale, non risolverebbe il problema. Con l’attuale quadro economico e normativo e senza l’emendamento proposto dalla Regione siciliana per avviare le stabilizzazioni (bocciato a Roma), agli Enti locali infatti rimangono tutti i vincoli che impediscono le assunzioni”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che ribadisce: “Con il percorso voluto da Roma non solo non ci saranno le assunzioni ma, contrariamente a quanto detto negli ultimi giorni dal ministro D’Alia, salta anche la possibilità della proroga dei contratti. Le 18.500 famiglie, che già a Natale rischiano di trovarsi in mezzo alla strada devono sapere chi ringraziare. La Uil – continua Barone – chiede subito un tavolo di confronto per evitare un dramma sociale. Il ministero non se ne può lavare le mani scaricando tutto sulla Regione ma deve contribuire a risolvere il problema concordando e assumendosi la responsabilità di soluzioni normative che garantiscano i lavoratori e che non possano essere impugnate dal Commissario dello Stato, così come già avvenuto in passato”.
Precari, Barone: “Un dramma i limiti per le assunzioni. Da Roma atto ostile e immotivato. Subito mobilitazione”.
PALERMO. “In Sicilia si sta consumando un dramma. Per 18.500 precari degli Enti locali è sfumata, infatti, la prospettiva della stabilizzazione e addirittura sono a rischio le proroghe dei contratti. Ciò significa che il prossimo Natale migliaia di lavoratori saranno in mezzo alla strada. Una situazione inaccettabile causata dalla volontà di un Governo nazionale ostile a cui chiediamo subito un confronto. E invitiamo il ministro D’Alia a tutelare maggiormente gli interessi legittimi della nostra Isola che nulla toglie alle altre regione d’Italia”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “La norma contenuta nel decreto legge non avrebbe caricato oneri aggiuntivi al Governo nazionale, le spese per la stabilizzazione dei precari sarebbero state sostenute solo dalla Regione siciliana. Chiediamo, quindi, ai ministri e alla delegazione dei siciliani a Roma una forte e immediata mobilitazione per evitare che si consumi questo scempio. E’ un atto ostile e immotivato – continua Barone – . Capiamo solo che a nessuno sta a cuore la sorte dei siciliani, a cui è stata prima scaricata l’emergenza immigrazione e adesso quella dei precari. Chiediamo che il Governo Crocetta convochi una riunione congiunta per affrontare questa drammatica emergenza”.
Ammortizzatori sociali, Barone: “Bene accordo con Governo Crocetta. Premiato dialogo costruttivo”.
PALERMO. “In un momento difficile finalmente ai lavoratori sono state date risposte certe. E la Uil Sicilia esprime forte soddisfazione per il risultato ottenuto dal confronto con il Governo Crocetta. Questo dimostra come il dialogo costruttivo sia migliore degli inutili proclami”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, commentando così l’accordo sugli ammortizzatori sociali. E Barone aggiunge: “Certo la situazione resta difficile e adesso più che mai bisogna affrontare i temi dello sviluppo ed in particolare quello dell’utilizzo dei Fondi europei. Questo sindacato, ribadisce ancora una volta, è disponibile ad aprire un tavolo di confronto per mettere a punto interventi necessari ad un più celere ed efficace utilizzo di queste risorse. Riteniamo che il Governo regionale debba coinvolgere tutte le parti sociali, sindacali e datoriali”. www.uilsicilia.it
Regione, Barone: “Sul futuro dell’Isola pronti al confronto con la Sinistra”.
PALERMO. “La Uil si prepara al confronto con candidati della sinistra in Sicilia. L’obiettivo è condividere proposte e progetti per rilanciare lo sviluppo e l’occupazione nella nostra Isola”. Lo annuncia lo stesso segretario generale, Claudio Barone, che aggiunge: “Non possiamo continuare con le “vecchie logiche di governo”. La Uil vuole confrontarsi con chi ha voglia e capacità di guidare il cambiamento valorizzando il ruolo del sindacato” . Il convegno dal titolo “Sicilia. Nuovo modello di sviluppo” si terrà il prossimo lunedì, 4 Febbraio a partire dalle 10, presso il Jolly Hotel di Palermo. Per l’occasione arriveranno da tutta la Sicilia delegazioni delle camere sindacali e delle categorie della Uil. Sarà presente anche il segretario organizzativo nazionale, Carmelo Barbagallo. Tra i politici presenti Corradino Mineo, Marco Causi, Giuseppe Lumia, Francantonio Genovese, Antonello Cracolici, Giuseppe Lupo, Davide Faraone, Pino Apprendi e Pamela Orru.
Formazione, Raimondi: “Con trasferimento dipendenti settore a rischio. Subito nuovi incarichi”.
PALERMO. “Visti i drammatici problemi che hanno colpito il mondo della Formazione professionale siciliana comprendiamo la volontà del Governo Crocetta di dare un segnale forte e di cambiamento. Bisogna però evitare che l’annunciato trasferimento dei dipendenti blocchi il settore, aggravando ulteriormente l’attività amministrativa”. Lo dice Giuseppe Raimondi della Uil Sicilia, che aggiunge: “Per fronteggiare questa emergenza è necessario sostituire il prima possibile le professionalità, in molti casi assolutamente valide, assegnando i nuovi incarichi a persone competenti per evitare che il sistema collassi”.