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Ex Sportellisti, Raimondi e Panzica: “Subito tavolo tecnico per la ricollocazione dei lavoratori”.

Palermo. “Un tavolo tecnico interassessoriale per individuare le migliori soluzioni per la ricollocazione di tutti gli ex sportellisti”. Lo chiedono, ancora una volta, Giuseppe Raimondi della Uil Sicilia e Ninni Panica della Uil Scuola, che aggiungono: “La politica negli ultimi anni ha sostenuto che, applicando le attuali leggi regionali, si sarebbe potuto ricollocare il personale degli ex sportelli. Oggi c’è l’opportunità di trasformare quelle promesse in fatti. E’ necessario quindi dare subito una risposta a tutti, anche se non sarà per tutti uguale. Ai lavoratori interessa lo sbocco della vertenza e il mandato che hanno dato alle organizzazioni sindacali è quello di operare, tenendo presente che chi ha assicurato alla Sicilia l’erogazione delle politiche attive ha la precedenza rispetto a nuove assunzioni. Corretto dunque che i lavoratori, e noi con loro, diffidino la Regione nelle forme che riterranno più opportune”.    

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Ex Province, Barone e Tango: “Su ex Province e lavoratori ancora nessuna risposta. Subito risposte da Istituzioni e politica”.

Palermo. “Ancora oggi non sono arrivate risposte sulle risorse necessarie a garantire lavoratori e servizi essenziali in carico alle ex Province siciliane. Diventa improrogabile, quindi, la convocazione di un nuovo tavolo di confronto per capire qual è la direzione che si sta seguendo e quali sono, a distanza di settimane, le risposte che le Istituzioni e la politica, nazionale e regionale, intendono dare al nostro appello”. Questo il grido d’allarme della Uil Sicilia, guidata da Claudio Barone, e della Uil Fpl di Enzo Tango, che aggiungono: “La Regione ha stanziato una parte delle risorse ma è certo che sono insufficienti. E ancora oggi non sappiamo se si arriverà al superamento del prelievo forzoso che sta già strangolando questi enti. Così non partirà alcun rilancio. Questi enti non possono essere visti solo come un poltronificio buono per le cordate politiche, al quale la Uil non è interessata. Bisogna invece tenere presente, al di là della governance, che le ex Province svolgono funzioni fondamentali come quelle relative alla viabilità, alla manutenzione scuole e all’assistenza degli invalidi, ed è su tutto questo che chiediamo di focalizzare l’attenzione. La Uil – concludono Barone e Tango – è pronta alla mobilitazione se non arriveranno proposte che mirino a restituire dignità ai lavoratori e alle ex Province”.

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Regione, Barone: “Province in emergenza finanziaria, subito confronto con governo regionale e nazionale”.

Palermo. “Chiediamo subito l’apertura di un tavolo di confronto con il governo regionale e nazionale per affrontare l’emergenza finanziaria in cui versano le Province. Da Roma non sono arrivate risposte confortanti e, anche se si continua a trattare, chiediamo garanzie per il futuro di questi lavoratori”. Lo afferma Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, commentando anche la recente bocciatura, da parte del ministero dell’Economia, della proposta di spalmare il maxi-disavanzo in 30 anni. E Barone aggiunge: “Siamo preoccupati per le notizie negative che riguardano le disponibilità finanziarie della Regione siciliana. Inoltre da parte del governo nazionale non c’è apertura sul prelievo forzoso che sta già strangolando la nostra isola, rispetto alle altre regioni. Chiediamo una spinta per uscire da questa drammatica impasse”.

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Parchi archeologici, Barone: “Provvedimento positivo e condiviso per rilancio dei siti e del territorio”.

Palermo. “Dare autonomia ai Parchi archeologi della Sicilia è senza dubbio un provvedimento positivo, assunto il governo Musumeci, che questo sindacato condivide”. Così Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia sul progetto ideato e curato dal compianto assessore Sebastiano Tusa. “In questo modo sarà possibile semplificare i processi decisionali per attivare convenzioni, promuovere nuove iniziative e gestire al meglio incarichi e personale per consentire finalmente un rilancio dei siti e del territorio. Certo su strade e infrastrutture, necessarie per il turismo, – conclude il leader della Uil Sicilia – c’è ancora tanto da fare, ma questo è di certo un passo nella giusta direzione”.

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Allarme ex Province, Cgil Cisl e Uil: “Basta soluzioni tampone”

“Sulle ex Province navigare a vista, tamponando emergenze, non è più accettabile. Se, come pare, il tema non sarà all’ordine del giorno della prossima Conferenza Stato-Regioni e se, come ha ribadito l’assessore Grasso, le risorse sbloccate con l’ultima Finanziaria bastano appena per sopravvivere fino a luglio, diventa improrogabile la convocazione di un nuovo confronto Regione-sindacati per capire qual è la direzione che si sta seguendo e quali sono, a distanza di settimane, le risposte che le Istituzioni e la politica, regionale e nazionale, intendono dare al nostro appello”. A dirlo sono Michele Pagliaro e Gaetano Agliozzo della Cgil e Fp Cgil Sicilia, Sebastiano Cappuccio e Paolo Montera della Cisl e Cisl Fp Sicilia, Claudio Barone ed Enzo Tango della Uil e Uil Fpl Sicilia. “La Regione ha stanziato una parte delle risorse necessarie nel bilancio regionale ma è certo che sono largamente insufficienti. Ancora – proseguono i sindacalisti – ad oggi non sappiamo se si arriverà al superamente del prelievo forzoso che sta già strangolando questi enti. E in questo quadro, senza avere contezza di quali siano le risorse a disposizione per le funzioni e il personale, l’idea di un rilancio delle Province è sempre più lontana. Di certo non c’è nulla, tranne la data delle prossime elezioni, che, sinceramente, ai lavoratori e ai siciliani interessa pochissimo”. “Chiediamo quindi – concludono Cgil, Cisl e Uil – che il presidente della Regione Musumeci e gli assessori Grasso e Armao ci convochino per fare il punto della situazione e per illustrare i percorsi che si intendono seguire per arrivare a una soluzione definitiva della vertenza. Il nostro obiettivo è chiaro e, ribadiamo, siamo pronti anche a trascinare la protesta fino a Roma se non arriveranno proposte che mirino a restituire dignità alle ex province siciliane”. Maria Teresa Camarda giornalista

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Blutec, Ficco: “Difficoltà e incertezze per il futuro dei lavoratori e dello stabilimento di Termini“.

“L’incontro tenutosi oggi al ministero dello Sviluppo economico ha chiarito lo stato di estrema difficoltà e di incertezza in cui versa Blutec. Ci è stato subito spiegato che sul sequestro si dovrà esprimere il Tribunale di Torino entro una ventina di giorni. Inoltre l’amministrazione giudiziaria si è detta impegnata a far proseguire l’attività produttiva ma sta incontrando problemi finanziari e gestionali. In ogni caso l’amministrazione, se sarà confermata, avrà sei mesi per varare un piano industriale e per presentarlo al Tribunale”. Lo dichiara Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, che aggiunge. “Blutec conta più di mille dipendenti in stabilimenti dislocati in Abruzzo, Basilicata, Piemonte e Sicilia, dove è impegnata con il piano di reindustrializzazione di Termini Imerese. Per salvarla occorre preservare le commesse esistenti con Fca, garantire la continuità degli ammortizzatori sociali e soprattutto trovare un nuovo investitore. In una situazione di carenza produttiva e di grave incertezza questi obiettivi possono essere perseguiti solo con una regia forte da parte del ministero dello Sviluppo economico e del Lavoro. Confidiamo – conclude Ficco – che il Governo mantenga le promesse e assuma le iniziative necessarie a salvaguardare i lavoratori, a rilanciare il piano di reindustrializzazione per Termini Imerese e a preservare gli stabilimenti presenti in tutta Italia. Ci rivedremo al ministero appena si pronuncerà il Tribunale di Torino”.

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Emergenza Rifiuti, Barone: “In Sicilia termovalorizzatori necessari”.

Palermo. “Non si può continuare a riempire le discariche, già quasi al collasso. Anche se la differenziata in Sicilia recuperasse l’abissale ritardo con il resto del Paese, resterebbe comunque una frazione che solo i termovalorizzatori potrebbero smaltire. La Regione deve, quindi, assumersi le proprie responsabilità e decidere come e dove costruire finalmente questi impianti con il minimo impatto ambientale. Sono necessari e meno inquinamenti delle discariche”. Commenta così Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, il piano rifiuti bocciato dal ministero dell’Ambiente. E aggiunge: “Siamo preoccupati per lo scaricabarile nei confronti dei Comuni, a cui tocca una gestione dei rifiuti senza però alcuna indicazione e con una situazione debitoria pesante che in parte potrà essere recuperata colpendo la diffusa evasione fiscale. La Regione deve farsi carico di questa emergenza, chiediamo subito un confronto insieme agi enti locali. Serve chiarezza per evitare di prendere ulteriori sberleffi da Roma ma soprattutto, con l’estate in arrivo, che i turisti trovino ancora una volta la nostra meravigliosa isola sommersa dall’immondizia”.

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Edili, oggi sit-in. Domani nuovo presidio con i disoccupati ex Sis.

Oggi si è svolto il sit-in degli edili di Feneal Filca e Fillea sotto la sede dell’assessorato Infrastrutture, in via Leonardo da Vinci, per chiedere il rispetto degli accordi sul riassorbimento dei lavoratori ex Sis nei nuovi appalti del passante ferroviario. Per impegni che hanno coinvolto l’assessore Marco Falcone, che partecipa alla visita del ministro Danilo Toninelli in alcuni cantieri siciliani, l’incontro con i sindacati è stato rinviato a domani alle 13. “Domani torneremo alle 13 in presidio sotto la sede dell’assessorato con la delegazione di edili disoccupati – dichiarano il segretario generale di Feneal Uil Palermo Ignazio Baudo, il segretario territoriale Cisl Palermo Trapani Francesco Danese e il segretario generale di Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo – Aspettiamo risposte precise, altrimenti la mobilitazione continua. All’assessore chiediamo la convocazione di un tavolo con le imprese affidatarie che hanno in corso i nuovi lavori del passante, per discutere del riassorbimento dei lavoratori ex Sis licenziati, come previsto dall’accordo. Oltre alle vicende che riguardano la Sis, con l’assessore Falcone affronteremo anche le tematiche relative alle difficoltà delle opere infrastrutturali da completare, avviate da Cmc e Tecnis, che scontano grossi ritardi”.

Antonella Romano, ufficio stampa Cgil Palermo

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Trasporti, sindacati su sistema aeroportuale: “Regione ci convochi”

“Chiediamo un incontro urgente sul futuro degli aeroporti siciliani al Presidente della Regione e all’assessore regionale ai Trasporti, qualunque ragionamento sugli scali deve partire da un piano industriale che contemperi l’esigenza di sviluppo del territorio, i bisogni degli utenti e dei 1750 lavoratori”.

Così i sindacati dei Trasporti, Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti con i segretari generali Franco Spanò, Dionisio Giordano e Agostino Falanga, sollecitano un incontro urgente con la Regione sul trasporto aereo siciliano. “Vogliamo porre l’attenzione su tutti questi temi legati al futuro dei servizi aeroportuali siciliani che sembrano essere avulsi dal dibattito politico e imprenditoriale di queste ultime settimane: da più parti si dibatte sulla privatizzazione o sul mantenimento della ragione pubblicistica, si evidenzia la crescita del traffico passeggeri in alcuni scali importanti dell’Isola, ma sarebbe altresì opportuno comprendere le ragioni dell’uso di diversi ammortizzatori sociali per mantenere gli attuali circa 1750 lavoratori siciliani”.

Spanò, Giordano e Falanga aggiungono “per non dimenticare i circa 700 lavoratori impegnati in servizi di pulizia, sicurezza, rifornimento carburante ed attività commerciali e di ristoro “. “Qualunque siano i piani futuri per i nostri scali, è necessario affrontare il tema delle criticità che riguardano la gestione degli aeroporti minori e in particolare alla situazione di estrema difficoltà in cui versa il gestore aeroportuale di Trapani e Comiso. E’ necessario un ragionamento complessivo che partendo da una vera continuità territoriale, miri al rilancio di tutti i nostri scali nell’ottica di un’unica sistemica governance pubblica che garantisca adeguata offerta di voli, sviluppo industriale e crescita delle performance delle società e dell’occupazione. La Regione ci convochi”.

Angela Di Marzo ufficio stampa Cisl Palermo-Trapani 

Immagine: di autore incerto disponibile su internet-Policy

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Rifiuti, Fit Cisl e Uiltrasporti Sicilia: “Bene decreto del presidente Musumeci sulla Struttura Tecnica Regionale per un confronto continuo”.

“Accogliamo positivamente il decreto del presidente della Regione Musumeci che istituisce la struttura tecnica regionale per un confronto continuo fra Anci, SRR, associazione datoriali e sindacati, sulle problematiche gestionali. Adesso il governo ponga massima attenzione alla prossima scadenza dell’ordinanza regionale fissata al 31 marzo, per scongiurare l’elevato rischio di interruzione dei servizi di raccolta a partire dal primo aprile in molti comuni dell’Isola”. Ad affermarlo sono Dionisio Giordano segretario regionale Fit Cisl Sicilia e Pietro Caleca segretario regionale Uiltrasporti.

“Il decreto del 20 marzo, che avevamo ripetutamente chiesto, è un fatto concreto che consentirà almeno secondo le nostre volontà, un confronto continuo con Anci e le SRR, le imprese e i sindacati per dirimere le problematiche della gestione dei servizi e del personale”. “Valutiamo positivamente, dunque, la decisione del governo regionale di istituire un tavolo di confronto permanente sulle singole problematiche territoriali di gestione, di monitoraggio dei servizi e di verifica delle condizioni d’appalto”.

“Resta la preoccupazione per la possibile interruzione dei servizi in diversi comuni dell’Isola dal primo aprile. Il prossimo 31 marzo infatti, scade l’ordinanza regionale sui commissariamenti di alcune SRR che non hanno ancora determinato il transito del personale dai vecchi Ato alle nuove società. L’impossibilità normativa di prorogare ancora con altra ordinanza alcuni commissari in quelle poche SRR che non hanno completato il passaggio dei lavoratori, mette a rischio la continuità dei servizi in diversi comuni dell’Isola, molti nella provincia di Palermo. Le indiscrezioni di queste ore indirizzano la soluzione verso la presa in carico della questione da parte delle Città metropolitane e dei Liberi consorzi, noi esortiamo il presidente Musumeci ad approvare con urgenza un decreto che possa consentire all’attuale sistema dei Commissari di portare a compimento il lavoro di passaggio di tutti i lavoratori aventi diritto”, concludono i due sindacalisti. Angela Di Marzo, ufficio stampa Cisl Palermo-Trapani