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Formazione, Raimondi: “Ape social e riconversione del personale, ecco le nostre soluzioni per riqualificare il settore”.

Palermo. “Serve riqualificare il settore della Formazione professionale e tutelare i lavoratori da anni senza occupazione e stipendio”. Lo afferma Giuseppe Raimondi della Uil Sicilia che propone due soluzioni al nuovo Governo regionale: “Sottoscrivendo un accordo con il ministero del Lavoro, si potrebbero accompagnare subito all’Ape social anche quei lavoratori vicini al raggiungimento dei requisiti, oltre duemila. Il secondo intervento riguarda, invece, l’aggiornamento e la riconversione del personale – per eventuali altre filiere – attraverso il Feg (Fondo europeo di Adeguamento alla Globalizzazione che “offre un aiuto a chi ha perso il lavoro a causa di mutamenti strutturali del commercio”). E Raimondi continua: “Il Fondo può aiutare quelle imprese con oltre 500 esuberi e di certo il settore della Formazione ne conta molti di più. Queste due misure insieme alle attività inserite nell’Avviso 8, che dovrebbero ripartire con assunzioni all’insegna dell’assoluta trasparenza, potrebbero dare una risposta concreta alle migliaia di famiglie che da troppo tempo vivono nella disperazione. Per questo chiediamo al neo assessore al ramo Lagalla un confronto immediato. Natale è alle porte, proviamo a ridare una prospettiva a questi lavoratori”.

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Rifiuti, appello dei sindacati al neo assessore Figuccia: “Ci incontri subito per affrontare le emergenze”.

Palermo. “Valutiamo positivamente l’attenzione immediata del nuovo governo regionale sull’emergenza rifiuti: ma sia chiaro che un nuovo percorso virtuoso non può non mettere al centro unitamente alla creazione degli impianti e alla efficienza della macchina burocratica, la tutela dei lavoratori. Abbiamo già chiesto un incontro immediato al neo assessore Figuccia”. Ad affermarlo intervenendo così sull’emergenza rifiuti sono i segretari di Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel, Alfonso Buscemi, Dionisio Giordano, Pietro Caleca e Giuseppe Badagliacca che elencano poi alcune delle principali vertenze ancora aperte.

“Dai lavoratori ex Coinres nel palermitano, ingiustamente liceziati, nonostante il diritto sancito dalla legge regionale 9 di riprendere servizio, agli addetti di Ennaeuno senza retribuzione da 18 mesi, e come se non bastasse per un centinaio di loro, anche la mortificazione di una disposizione con la quale si invitano a restare a casa per via dello sfratto dei locali aziendali, tutto nel più totale disinteresse delle istituzioni locali tutte”.

“Nel trapanese – aggiungono i sindacati – i 15 lavoratori della raccolta dei rifiuti ingombranti risultano ancora licenziati, nonostante il loro diritto a riprendere servizio sia stato sancito pure da una sentenza del tribunale di Trapani, per non parlare di alcune gare bandite dalla SRR TP Nord andate deserte, che hanno fatto salire la tensione tra i lavoratori preoccupati per il futuro incerto”. “Nella città dello Stretto invece continuano a vivere di incertezze e preoccupazioni i circa 500 lavoratori di Messinambiente, con lo spettro del fallimento della società e la continua indecisione dell’amministrazione comunale sul transito dei lavoratori”.

“E nel resto dell’isola dalla Sicilia occidentale alla Sicilia orientale come mostrano anche le recenti inchieste giudiziarie – continuano -, troppo spesso il tema del malaffare risulta presente in aziende di gestione del servizio rifiuti che si aggiudicano le gare a volte con chiare complicità politico-burocratiche locali. I comuni ricordino che i servizi sono pagati con denaro pubblico: le tasse dei cittadini. I Rup, i Responsabili unici di procedimento e le amministrazioni locali hanno il dovere di verificare l’operato degli imprenditori e di controllare che vi sia il rispetto delle condizioni del bando e del capitolato anche dopo l’avvio del servizio. Troppo spesso – concludono Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel -, ci confrontiamo con aziende spregiudicate che danno l’impressione di imporre le loro condizioni alle stesse amministrazioni locali e che tendono a ridurre i diritti dei lavoratori, ci auguriamo che anche le nostre comunicazioni verso le Procure della Sicilia vengano utilizzate per intervenire efficacemente nel segno della legalità sul settore”. (Angela Di Marzo)

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Consiglio regionale della Uil, in Sicilia arriva Barbagallo

Palermo. “Riforme fallite, disoccupazione e lavoro. E ancora Fondi europei non spesi, infrastrutture mancanti e una macchina burocratica da riformare”. Sono questi i temi che la Uil Sicilia affronterà in occasione del Consiglio regionale, a Palermo, il prossimo primo dicembre. Ma sarà stabilità anche la data del XII Congresso regionale della Uil Sicilia. Per l’occasione sarà presente il segretario nazionale, Carmelo Barbagallo. Ai lavori, che si terranno presso l’Astoria Palace Hotel a partire dalle 15, prenderanno parte i componenti sindacali delle nove province dell’Isola. Aprirà Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia. Il leader della Uil Barbagallo, invece, chiudendo la giornata porrà l’attenzione su temi nazionali come le pensioni e il confronto tra Governo e Sindacati.

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Violenze, Cgil Cisl e Uil Sicilia: “Servono dialogo ed educazione ai sentimenti. Abbiamo la responsabilità di creare un mondo migliore”.

Palermo. Per sconfiggere ogni forma di violenza servono dialogo ed educazione ai sentimenti. Partendo dalla scuola ma creando soprattutto veri spazi aggregativi che la società liquida ha disperso nel tempo. Sono questi i temi su cui si sono confrontati oggi sindacati, scuola e istituzioni presso l’istituto “Pietro Piazza” di Palermo. Presenti l’attrice Letizia Porcaro e gli alunni del liceo scientifico “Galilei”, del liceo musicale “Margherita” di Palermo e dell’istituto “Mottura” di Caltanissetta. Ad aprire i lavori Rosanna Laplaca, della segreteria della Cisl Sicilia, che insieme a Grazia Mazzè, responsabile delle Pari Opportunità e Politiche di Genere della Uil Sicilia, ed Elvira Morana, responsabile delle Politiche di Genere della Cgil Sicilia, hanno organizzato l’incontro-dibattito: “E’ necessario contrastare ogni forma di discriminazione e violenza. Abbiamo la responsabilità di creare un mondo migliore da lasciare ai nostri figli. Oggi dobbiamo fare i conti con fragilità crescenti e difficoltà economiche che sempre più spesso alimentano queste forme di abuso. La scuola da sola non può contrastare questo fenomeno, ecco perché abbiamo deciso di intervenire, il sindacato può creare e fornire spazi aggregativi per migliorare questa società”. Sulla stessa linea anche Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia: “Dobbiamo recuperare i valori perduti come la solidarietà e la capacità di lavorare insieme, ritrovando la volontà di credere in un mondo migliore. E’ necessario, però, investire di più su scuola e occupazione per non lasciare che i nostri giovani lascino la Sicilia per non tornare mai più”. All’incontro ha partecipato anche Maria Luisa Altomonte, dirigente generale dell’Ufficio scolastico regionale: “La violenza si deve combattere con l’educazione, sin da piccoli. Sono convinta che dedicarsi all’arte, alla bellezza e alla cultura sia un passo in avanti verso una visione del mondo più serena. La violenza nasconde paura e senso di inadeguatezza”. Sulla stessa scia anche Maurizio Gentile, coordinatore dell’Osservatorio regionale Dispersione scolastica: “E’ necessario riaprire il dialogo con i giovani per imparare a gestire la vita online, costruendo così non reti virtuali ma comunità vere, riappropriandoci del ruolo educativo in ogni contesto”. Ad aiutare i giovani anche la Polizia di Stato, rappresentata dalla vice questora Rosaria Maida, che con il camper (progetto “Questo non è amore) gira per le scuole insegnando a riconoscere la violenza sotto ogni forma. A parlare dell’altra metà del cielo, infine, la sociologa Graziella Priulla: “Il primo passo è riconoscere il sessismo che è in noi, nelle nostre parole e nelle nostre abitudini. Per questo credo che l’educazione sia fondamentale, anche per stimolare il senso critico e l’autoanalisi. La famiglia lo fa poco e male. Bisogna smantellare questa impalcatura millenaria”.

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Ex Lsu di Palermo, Borrelli: “Dopo 20 anni finalmente via libera alla stabilizzazione”.

PALERMO. “Dopo una lunga e tenace battaglia condotta dalla Uil Sicilia e dalla UilTemp, i collaboratori scolastici ex Lsu di Palermo, saranno finalmente stabilizzati. Per questi 500 lavoratori finisce, quindi, un calvario durato vent’anni”. Commentano così Gianni Borrelli e Danilo Borrelli l’emendamento alla manovra approvato dalla commissione Bilancio del Senato, che darà il via al concorso. E aggiungono: “Questo sindacato continuerà a monitorare la vicenda affinché il percorso sia legale e garantito”.

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Comune di Palermo, Biasini: “Dossier ministeriale con gravissime criticità. Subito un confronto”.

Palermo. “Siamo preoccupati e chiediamo subito chiarezza sul dossier che ha evidenziato gravissime criticità al Comune di Palermo”. Lo dice Sandra Biasini, della UilFpl Palermo, che commenta così il risultato dell’attività degli ispettori del ministero dell’Economia: “Abbiamo appreso queste notizie dalla stampa. Per questo chiediamo al sindaco Orlando un confronto per capire subito l’entità del problema e le eventuali ricadute su personale e servizi”.

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Sanità,Tango: “Manager fuori controllo, stop ad assegnazioni di incarichi nelle strutture ospedaliere o sarà il caos”.

Palermo. “Bloccare subito interventi e procedure per l’assegnazione di incarichi dirigenziali, dipartimentali e nuovi primariati nelle strutture ospedaliere siciliane o altrimenti sarà il caos”. Lo chiede la Uil Fpl Sicilia, guidata da Enzo Tango, che attacca così l’operato dei manager: “Fra pochi mesi dovranno lasciare le poltrone e intanto continuano a bandire concorsi e ad affidare incarichi definitivi non rispettando le ultime circolari assessoriali e i criteri di opportunità gestionale. Non mettono in conto, tra l’altro, la nuova realtà governativa e i nuovi indirizzi in tema di rete ospedaliera. Ecco perché chiediamo al presidente Musumeci di fermare subito le operazioni. Questo sindacato e’ pronto al confronto per modificare il sistema sanitario regionale. In caso contrario siamo pronti a tutte le iniziative di protesta”.

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Inchiesta Gds, Barone su disoccupazione a Palermo: “Adesso serve programmazione”

L’emorragia di posti di lavoro dal sistema economico ha una base. Secondo l’analisi della Uil, guidata da Claudio Barone, “il crollo degli appalti pubblici ha fatto chiudere decine di cantieri edili bloccando di fatto un settore. Sopravvivono in parte il manifatturiero e l’industria meccanica, però senza crescita. E il Cantiere navale attende ancora il mega bacino galleggiante per aumentare la produzione. Nell’ex Fiat di Termini Imerese si è visto qualche passo avanti ma che fa pensare più all’attività di una grande officina che di uno stabilimento industriale. Il settore dei call center si regge sugli ammortizzatori sociali mentre il segmento turistico, nonostante la congiuntura favorevole, ancora non riesce a consolidarsi. Inoltre, le misure nazionali e regionali su lavoro si sono dimostrate inutili. L’occupazione non si fa per legge e gli incentivi alle imprese da soli non porteranno a una ripresa. Le norme possono aiutare i settori produttivi ma se non c’è crescita perché le aziende devono assumere”? Il leader della Uil punta pure il dito sulla mancanza di progettazione. “Le imprese – fra crisi e lungaggini burocratiche non riescono ad attrezzarsi per pianificare il loro futuro. Senza certezza normativa e stabilità politica tutto sembra destinato a fallire. Questo sindacato farà fronte comune per contribuire a cambiare l’attuale disastrosa situazione”.

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Edili, a Palermo via alla mobilitazione e il 18 dicembre sarà sciopero

Palermo.  Riparte la mobilitazione nel settore edile a Palermo per rivendicare diritti “imprescindibili” quali i rinnovi contrattuali, il rilancio dell’occupazione attraverso lo sblocco degli investimenti e l’accesso agevolato alle pensioni. Nei prossimi giorni, per protestare contro la crisi e i pochi investimenti nel settore, sarà organizzato un percorso di mobilitazione a tappe che prevede lunedì mattina un’assemblea al cantiere della Sis dell’anello ferroviario, l’11 dicembre una assemblea straordinaria sotto la sede del Comune per chiedere lo sblocco degli appalti, e altre iniziative in vista del 18 dicembre, data dello sciopero generale per il rinnovo del contratto nazionale nell’edilizia.

La decisione è stata presa questo pomeriggio dai sindacati degli edili di Feneal, Filca e Fillea, riuniti in assemblea straordinaria nella sede di Panormedili, in via Borremans, con i lavoratori del comparto dell’edilizia.

Erano presenti edili dei diversi comparti produttivo, delle cementerie, delle cave, dei cantieri edilizi di Palermo e provincia.

“Il settore delle costruzioni chiede risposte precise. Oggi – dichiarano per Feneal Uil Palermo, Filca Cisl Palermo e Trapani e Fillea Cgil Palermo Ignazio Baudo, Paolo D’Anca e Francesco Piastra – abbiamo deciso di fare un presidio a palazzo delle Aquile per ribadire la nostra richiesta di riunire l’osservatorio sul Patto per Palermo. Dopo diverse sollecitazioni per l’apertura del tavolo, dal Comune non abbiamo avuto risposta”. L’altro problema riguarda le cave. La cementeria di Isola delle Femmine, rischia la sospensione delle attività produttive perché la Regione siciliana dal 2016, anche per via di ritardi burocratici connessi all’interpretazione della nuova legge siciliana, deve dare risposte sulla concessione della cava di Torretta-Carini in uso alla Italcementi. Nella stessa situazione si trovano tante altre cave. “Sul problema delle concessioni che tardano, comune a tante cave, abbiamo scritto anche alla prefettura di Palermo e attendiamo una riposta – aggiungono Baudo, D’Anca e Piastra – La discussione con le delegate e i delegati è stata molto animata. Tutti avvertono l’esigenza di riformare la legge Fornero, inaccettabile ancora di più in un comparto dove il lavoro è particolarmente gravoso come quello dell’edilizia. I lavoratori sono pronti a scendere in piazza per protestare”.

(Antonella Romano)

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Regione, Barone: “Al presidente Musumeci auguriamo buon lavoro e chiediamo subito confronto“

Palermo. “Subito un confronto sulle principali emergenze ereditate dal governo Crocetta”. Questo chiede la Uil Sicilia, guidata da Claudio Barone, al nuovo presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci. “Le riforme proposte negli ultimi anni sono tutte fallite. Migliaia e migliaia di lavoratori oggi si ritrovano in mezzo alla strada, i Fondi europei non sono stati spesi e le infrastrutture nell’isola continuano a mancare. Per non parlare di una macchina burocratica che deve essere riformata. Su questi temi – continua Barone – offriamo massima collaborazione. E’ necessario trovare subito soluzioni vere e non demagogiche. Auguriamo, quindi, al nuovo presidente e alla costituenda squadra di governo buon lavoro”.