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Bilancio, Barone: “Ars paralizzata. Ancora una volta a rischio il futuro dei precari siciliani”.

PALERMO. “Come al solito la politica fa concludere l’anno ai precari siciliani in una condizione di totale e profonda incertezza. Il ritardo con cui il governo regionale sta lavorando alla bozza di bilancio e all’esercizio provvisorio blocca, infatti, tutti i disegni di legge che prevedono un impegno di spesa. Compresa la proroga dei precari degli enti locali che, se tutto va bene, si discuterà il 30 dicembre. A 24 ore dalla scadenza dei loro contratti. Finale, ancora una volta a cardiopalma, sulla pelle di tanti padri e madri di famiglia che da decenni vivono in questa inaccettabile condizione”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “I politici sembrano avere tutta l’intenzione di continuare così, senza procedere alla stabilizzazione, che costa di meno e che chiuderebbe un capitolo inaccettabile e incomprensibile. Questo è solo un ricatto politico”.

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Cgil Cisl e Uil, siglato l’accordo sulle partecipate del comune di Palermo

PALERMO. Una società consortile con un capitale d’avvio di 4 milioni di euro, a prevalente partecipazione del comune di Palermo e in quota minoritaria di Rap e Sispi, dove far confluire 950 lavoratori della Gesip a tempo indeterminato a partire dal primo gennaio 2015. Sono alcuni dei punti dell’accordo sul riordino delle partecipate siglato stanotte dalle parti sociali, dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando e dagli assessori al Bilancio e alle Partecipate Luciano Abbonato e Cesare Lapiana, alla presenza dei presidenti delle aziende coinvolti nell’avvio della consortile. Soddisfatti i sindacati. “Con questo importante accordo quadro per il riordino delle partecipate del comune – commentano Enzo Campo segretario Cgil Palermo, Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani e Giovanni Borrelli della Uil Palermo – sono state poste le giuste premesse per la salvaguardia dei lavoratori delle partecipate, l’occupazione dei dipendenti Gesip e per il duplice obiettivo di tutelare tutti e garantire servizi migliori ai cittadini”. “Al comune – continuano – abbiamo chiesto infatti di definire insieme il percorso che porterà alla creazione della società consortile alla quale il comune intende far aderire entro il 2015 tutte le società a totale partecipazione comunale e, attraverso il recupero di risorse, aumentare anche i servizi a favore dei cittadini e adeguare i livelli di reddito dei dipendenti transitati nel rispetto dell’equilibrio finanziario delle aziende”. La prossima settimana le organizzazioni sindacali di categoria incontreranno l’amministrazione comunale per definire i criteri e modalita di passaggio di tutti i lavoratori, compresi i 620 lavoratori Gesip, per i quali si prospetta la cassa integrazione in deroga per cinque mesi, e la definizione dell’orario di lavoro. Per questi 620 lavoratori il periodo di cig vedrà l’integrazione da parte del Comune della quota di minor trattamento integrativo e con mantenimento dell’attuale livello di sostegno al reddito. In programma inoltre l’apertura di un tavolo al Ministero del Lavoro sulla salvaguardia del bacino e al giugno del prossimo anno il passaggio alla neo società consortile. Altri incontri periodici sono in calendario a partire da febbraio 2015 per verificare tutti gli step di questo percorso di riordino. “Non è stato definito ancora nessun dettaglio, tutti i contenuti dei contratti dei lavoratori Gesip saranno infatti oggetto di accordi di categoria”, precisano e concludono i segretari di Cgil Cisl e Uil. Per il bacino di tutte le partecipate previsti accordi di categoria e tavoli con le organizzazioni sindacali che avranno l’obiettivo di agevolare “il collocamento a riposo con accesso al pensionamento per quanti abbiano già maturato o maturino i requisiti”: si tratta in una prima fase di circa 150 dipendenti. Eventuali risparmi maturati grazie, ad esempio, all’esenzione dell’Irap e Iva e all’accompagnamento alla pensione, verranno utilizzati per l’aumento ore del personale consortile, tutto regolato sempre da accordi di categoria.

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Regione, Barone e Crimi: “Spostamento dipendenti necessario ma solo con comando temporaneo”.

PALERMO. “Apprezziamo il piglio con cui l’assessore Lo Bello sta affrontato il problema della carenza di personale alla Formazione. Ci sono famiglie che aspettano lo stipendio da più di un anno, non perché non ci siano le risorse ma perché mancano i dipendenti che sbrighino queste pratiche. E’ necessario, quindi, recuperare il personale perché è una situazione di vera emergenza e lo strumento che va utilizzato è quello del comando temporaneo che consente, in modo legale, di spostare i dipendenti in casi straordinari e per un lasso di tempo definito”. Lo dicono il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone, e Luca Crimi della Uil Fpl, che spiegano: “I trasferimenti, invece, non sono temporanei e per avviarli è necessario rispettare regole e criteri. E non occorre invocare le norme del decreto Renzi perché – non essendo state recepite in Sicilia – non sono applicabili. Ci sono, comunque, i contratti che prevedono la mobilità tramite accordi presso l’Aran. Questo sindacato – continuano Barone e Crimi – non chiede tavoli di confronto dai tempi biblici ma una contrattazione veloce. Tra i problemi avvistati è irrilevante quello delle distanze. La maggior parte dei dipendenti regionali, infatti, lavora all’interno dell’area urbana di Palermo e rientrerebbe quindi nei 50 km o 30 km previsti dalle varie normative. E’ più importante, invece, che per i trasferimenti si individui in maniera precisa, così come sta avvenendo nella Formazione, qual è l’effettivo bisogno di personale e di professionalità. Nulla a che vedere con la vetusta procedura d’interpello, che lancia un messaggio nella bottiglia sperando in una improbabile risposta. Ma è altrettanto chiaro che non possiamo passare da una situazione di totale immobilità a una situazione in cui si può provvedere a trasferimenti, non temporanei, in maniera arbitraria. La Uil – concludono Barone e Crimi – è sempre favorevole e disponibile a gestire i processi di mobilità perché condividiamo il concetto che non bisogna guardare astrattamente alle piante organiche, che da tempo abbiamo comunque chiesto di ridisegnare, ma alle effettive necessità di una Pubblica amministrazione. La contrattazione consente di farlo in maniera più efficace acquisendo il consenso degli interessati, necessario per lavorare bene, ma soprattutto evita una pletora di ricorsi”.

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Beni culturali, Borrelli (UilTemp): “Custodi di notte nei musei? Un´indecenza. La Uil chiede turni razionali e non clientelari”.

ALERMO. “Nei musei e nei siti monumentali è indecente che i custodi vengano destinati a turni di notte senza alcuna reale necessità. E poi manca il personale per garantire l´apertura nei festivi”. Lo dice il segretario regionale della UilTemp, Gianni Borrelli, commentando così lo scontro tra la soprintendente ai Beni culturali, Maria Elena Volpes, e i Cobas in merito alla gestione del personale utilizzato la notte al Castello della Zisa. E Borrelli spiega: “La Soprintendente ha voluto limitare gli sprechi ma per risolvere il problema serve una contrattazione, più volte chiesta dalla Uil, per modificare le norme che servono solo ad imboscare gli amici e fargli avere pure qualche maggiorazione a fine mese. I siti che restano chiusi per turisti e visitatori fanno un danno enorme alla nostra Isola. E´ un dovere, quindi, prevedere turni razionali e non clientelari. Inoltre, ribadiamo, che si può ricorrere all´ausilio del personale Asu, già disponibile ad affiancare i custodi”.

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Finanziaria ter, Barone : “Assalto alla diligenza prevedile e indecoroso. La politica non ha tagliato gli sprechi, la Uil chiede riforme vere”.

PALERMO. “L’assalto alla diligenza, che ancora una volta ha caratterizzato l’approvazione della terza manovra finanziaria, è stato uno spettacolo indecoroso ma purtroppo assolutamente prevedibile. Senza un asse forte fra Governo regionale e parti sociali, l’assemblea regionale si è infatti frammentata in una miriade di interessi particolari e di veti incrociati che hanno reso impossibile qualsiasi riforma e intervento organico”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “Anche se non conosciamo la manovra nel dettaglio e nonostante non ci sia stata macelleria sociale, non possiamo certo dirci soddisfatti. Con i fondi si tamponano le emergenze ma che a breve si ripresenteranno. Dai Forestali alle Partecipate regionali abbiamo bisogno di interventi organici che recuperino una dimensione produttiva, taglino gli sprechi e diano finalmente serenità ai lavoratori del settore. Serve una spending review corretta che colpisca sprechi e non faccia macelleria sociali a spese dei più deboli. Ma servono soprattutto misure che favoriscano lo sviluppo produttivo, vero nodo per il futuro dell’Isola. La politica purtroppo – continua il leader della Uil – fatica ad acquisire questa sensibilità e pensa solo a distribuire risorse pubbliche per il consenso clientelare. Il sindacato non può fornire alibi a chi non vuole cambiare le vecchie logiche e per questo la Uil riafferma la propria disponibilità a riforme vere che rompano con il passato”.

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CONFRONTO SINDACATI-GOVERNO-ARS. CGIL CISL UIL: “ECCO LE NOSTRE PROPOSTE”

Palermo. “Abbiamo lanciato un appello e offerto un’agenda di priorità e azioni concrete sulle emergenze, per il riequilibrio economico-sociale e lo sviluppo. La disponibilità rilevata, di governo, maggioranza e opposizione, ci auguriamo sia l’apertura di una fase nuova”. Sono parole dei segretari generali di Cgil Cisl e Uil, Michele Pagliaro (Cgil), Maurizio Bernava (Cisl) e Claudio Barone (Uil), a conclusione dell’incontro-dibattito svoltosi oggi nella Sala Gialla di Palazzo dei Normanni, che per la prima volta ha coinvolto in un confronto pubblico gli assessori del governo regionale e numerosi capigruppo di maggioranza e opposizione. Hanno partecipato Roberto Agnello (Economia), Giuseppe Bruno (Lavoro), Michela Stancheris (Turismo), Patrizia Valenti (Autonomie locali), Linda Vancheri (Attività produttive). Inoltre, Nello Musumeci, Baldo Gucciardi, Giancarlo Cancelleri, Nino D’Asero, Vincenzo Figuccia. Mentre era in corso il dibattito, è arrivata la notizia della convocazione dei sindacati da parte del presidente della Regione, Rosario Crocetta, per mercoledì 25 alle 16 a palazzo D’Orleans. “Non possiamo più perdere tempo prezioso”, hanno sostenuto i sindacati che hanno offerto la propria disponibilità al dialogo “con senso di responsabilità” per contribuire a individuare e rendere operative soluzioni sui problemi più urgenti e per promuovere sviluppo e nuova occupazione. Cgil, Cisl e Uil hanno auspicato che analogo senso di responsabilità impronti il confronto tra governo e Ars. Il pressing dei sindacati comunque proseguirà, con iniziative di categoria e confederali, anche in vista della manovra “che deve essere approvata al più presto – hanno sostenuto – per dare risposta ai problemi dei lavoratori, a partire dall’emergenza stipendi”. Pagliaro, Bernava e Barone hanno posto tra le priorità la messa in trasparenza del bilancio regionale, il risanamento dei conti e la ristrutturazione della spesa con la drastica riduzione dei centri di erogazione, riferendosi anche ai recenti duri giudizi della Corte dei Conti. I sindacati hanno sollecitato interventi immediati sul tema delle società partecipate. Sui fondi europei hanno richiamato il modello Puglia e invitato il governo a “non fare per la programmazione 2014-2020 gli errori che hanno determinato l’insuccesso di quella 2007-2013, con interventi dispersi in mille rivoli senza nessuna visione strategica di fondo”. Cgil, Cisl e Uil hanno proposto un piano straordinario per il lavoro e chiesto le riforme della formazione professionale, della forestazione e la riorganizzazione degli assetti istituzionali e della macchina amministrativa pubblica. “Non sono più ammissibili ritardi né rinvii”, hanno sottolineato Pagliaro, Bernava e Barone. Dagli esponenti del governo e di maggioranza e opposizione sono venute parole di apprezzamento per l’iniziativa dei sindacati e di disponibilità al dialogo e al confronto costruttivo.

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Rifiuti, Celano: “Bene accordo con Comune di Carini. Garantiti posti di lavoro e servizi”.

PALERMO. “E’ positivo l’accordo raggiunto con il Comune di Carini, sul piano Aro, che di fatto garantisce i livelli occupazionali e i servizi di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti”. Lo dice Nino Celano della Uil Palermo che però esprime “preoccupazione per la mancata redazione dei piani d’intervento in molti altri comuni. Forse è errata l’interpretazione delle norme. Per questo chiediamo un tavolo di confronto tra Regione, Anci e sindacati. Il sistema deve essere normalizzato”.

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Incidente sul lavoro, Gallo: “Salvatore è la 17 vittima. Mancano ispettori e controlli, subito risposte concrete”.

PALERMO. “Ci uniamo al dolore della famiglia di Salvatore Mastropaolo, l’operaio rimasto ucciso sul lavoro. Proviamo sgomento e impotenza, nonostante il continuo impegno di questa organizzazione sindacale sul fronte della sicurezza. Salvatore, purtroppo, è la 17 vittima siciliana da gennaio 2013 e la quarta di quest’anno. Dati alla mano mancano 300 ispettori e soprattutto i controlli nei cantieri”. A denunciare quest’emergenza è il segretario della Feneal Uil, Angelo Gallo, che aggiunge: “Chiediamo subito che la magistratura faccia chiarezza su quest’incidente in tempi brevi individuando le eventuali responsabilità e al Prefetto l’attivazione di un tavolo di confronto per affrontare il tema della sicurezza. Ribadiamo a gran voce che quello della sicurezza resta uno dei temi fondamentali nel mondo del lavoro. Servono maggiore attenzione e controlli”.

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ULTIMATUM DI CGIL, CISL, UIL “DUE SETTIMANE PER RISPOSTE AI LAVORATORI O SARA’ SCIOPERO GENERALE”

Palermo. Ancora due settimane di tempo e poi sarà sciopero generale: è l’ultimatum che Cgil, Cisl e Uil lanciano al governo e alla politica regionali. “Se Governo e Ars – hanno detto stamani i segretari generali Michele Pagliaro, Maurizio Bernava e Claudio Barone -non assumeranno in questi giorni un impegno comune e un programma condiviso con parti sociali e Anci per risolvere le emergenze- a partire da quella dello stipendio per migliaia di lavoratori- e per avviare il superamento dei problemi strutturali della Regione, sarà un crescendo di iniziative che sfocerà nella mobilitazione generale”. Non solo dunque risolvere subito i problemi della formazione professionale, dei forestali, dei trasferimenti ai Comuni e in generale degli enti che dipendono dal bilancio regionale. Va anche messo a punto un programma che abbia reale impatto sull’economia, in termini di rilancio. Per i sindacati le direttrici sono: il recupero di risorse per investimenti attraverso un piano di lotta agli sprechi e di risparmi strutturali, un piano anticrisi che movimenti risorse a partire da quei settori suscettibili di sviluppo ma oggi al collasso come l’edilizia e il manifatturiero, interventi di riforma dell’amministrazione regionale. “Né governo, né Ars, né la politica- hanno detto i tre leader sindacali- mostrano consapevolezza della gravità della crisi e del fatto che siamo quasi al default. Hanno invece dimostrato approssimazione, strafottenza, irresponsabilità, testardaggine e un atteggiamento becero che guarda al passato”. Dalla riunione della giunta di oggi pomeriggio, secondo quanto Crocetta ha assicurato ieri ai sindacati, dovrebbe scaturire un cronoprogramma con le prime risposte. Pagliaro, Bernava e Barone non nascondono il loro scetticismo: “Se ci saranno soluzioni, che ben vengano-hanno sostenuto- ma il governo e la politica devono avere ben chiaro che il mondo del lavoro non accetterà più alcun rinvio”.I posti di lavoro persi in Sicilia negli anni della crisi, sono 160 mila, il tasso di disoccupazione giovanile è a 51,3%, sono 12.500 i giovani laureati che ogni anno lasciano l’Isola. Il manifatturiero ha perso un terzo della propria consistenza, l’80% dei pensionati vive con meno di 800 euro al mese e di questi il 70% con meno di 500 euro. A fronte di questa grave crisi e di una richiesta di ammortizzatori sociali che riguarda 15 mila lavoratori per un costo previsto di 265 milioni, le casse sono pressocché vuote.

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Finanziaria bis, Barone: “Pioggia di emendamenti danneggiano solo i lavoratori. La politica sia responsabile”.

PALERMO. “Il provvedimento necessario a sbloccare il pagamento degli stipendi dei lavoratori degli enti collegati al bilancio regionale è di assoluta priorità. E gli emendamenti non essenziali a raggiungere questo obiettivo rischiano solo di creare ostacoli insormontabili a danno dei lavoratori. Per questo chiediamo a Governo regionale e all’Ars massimo senso di responsabilità per dare il segnale che la politica ha preso coscienza della drammatica situazione in cui vivono queste famiglie”. Lo sostiene Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “Siamo disponibili a verificare tutti gli interventi utili per accelerare la promulgazione del provvedimento legislativo. E anche sull’approvazione della Finanziaria bis non c’è più tempo da perdere. Senza la manovra economica la macchina regionale rischierebbe il collasso. Non vorremmo ritrovarci, quindi, tra pochi mesi nuovamente nella condizione di emergenza che oggi stiamo provando a superare”.