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Parco eolico in Sicilia

L’accordo firmato oggi con Renexia guarda alla qualità del lavoro e alla legalità, stabilendo percorsi concordati. Non poteva che essere così per la realizzazione di un grande progetto che si prevede porti sviluppo e occupazione”: lo affermano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Sicilia, dopo la firma dell’intesa che riguarda la realizzazione del parco eolico Medwind. “L’accordo – sottolineano Alfio Mannino, Sebastiano Cappuccio e Luisella Lionti – giunge dopo un fitto confronto con l’azienda. Parla chiaramente di rispetto dei contratti di lavoro e di salute e sicurezza. Dà garanzie sulla parità di genere con la previsione di procedure di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e, cosa fondamentale, annuncia un protocollo per il monitoraggio di appalti e subappalti al fine di garantire trasparenza, legalità, sicurezza sul lavoro, rispetto dei contratti”. “Con questa intesa – sottolineano i leader di Cgil, Cisl e Uil Sicilia – si conferma la volontà del sindacato di collaborare a progetti di sviluppo sostenibile e di transizione energetica che devono procedere di pari passo con l’affermazione della crescita occupazionale, della qualità del lavoro, della piena legalità, obiettivi senza i quali non può esserci pieno sviluppo”.

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Giornata contro la violenza sulle donne

Palermo. “Per tutte le violenze consumate su di lei, per le umiliazioni che ha subito, per quel suo corpo che avete sfruttato, per l’intelligenza che avete calpestato, per l’ignoranza in cui l’avete tenuta, per quella bocca che le avete tappato, per la sua libertà che le avete negato, per le ali che le avete tarpato. Per tutto questo, in piedi, Signori, in piedi davanti a una Donna”.

E’ alle parole di William Shakespeare che si sono affidate quest’anno Cgil, Cisl e Uil Palermo in occasione della giornata internazionale dedicata al contrasto della violenza sulle donne. Impegnati nella lettura della poesia tre uomini dei tre sindacati confederali con il viso segnato da un rossetto rosso, simbolo delle campagne sul fenomeno.

I coordinamenti Donne di Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato per venerdì una iniziativa in piazza Pretoria a Palermo, alle ore 9 per incontrare cittadini e cittadine e, nel corso della mattina, l’assessora alle Politiche sociali, Rosalia Pennino alla quale consegneranno un documento unitario sul tema delle pari opportunità e del contrasto alla violenza.

 “Spetta a tutti noi dire Stop ad ogni forma di violenza, sostenere le vittime ma soprattutto creare una rete di sostegno alle donne che subiscono violenze. Ed occorre farlo ogni giorno, e non solo il 25 novembre, lavorando sulla prevenzione, sull’informazione, la formazione e sull’educazione al rispetto”, affermano Mario Ridulfo, segretario generale Cgil Palermo, Leonardo La Piana, segretario generale Cisl Palermo Trapani, e Luisella Lionti, segretaria generale Uil Sicilia e Palermo.

Nel nostro Paese, dall’inizio dell’anno, ci sono stati 76 femminicidi, sette in Sicilia. L’80 per cento delle vittime sono connazionali e hanno un’età compresa tra i 41 e 50 anni. Ad uccidere sono stati prevalentemente i mariti, i compagni e i conviventi.

“Bisogna tenere alta l’attenzione, tutelare ed informare le donne sugli strumenti che hanno a disposizione per difendersi – continuano le coordinatrici Pari Opportunità, Enza Pisa (Cgil Palermo), Delia Altavilla (Cisl Palermo Trapani) e Vilma Maria Costa (Uil Sicilia) -. Nella giornata internazionale della donna non possiamo e non dobbiamo dimenticare le troppe donne ancora oggi vittime di pesanti discriminazioni e violenze”.  E Pisa, Altavilla e Costa spiegano: “Due le richieste che avanzeremo all’assessora. Prima di tutto la realizzazione di un comitato permanente al Comune per le violenze di genere e il proseguimento dell’operatività degli sportelli aperti nelle sedi delle organizzazioni sindacali e in quelle di tutte le associazioni datoriali che hanno aderito al progetto Fimmini e/è lavoro”.  Sarà, inoltre, firmato nel corso della giornata un protocollo di intesa tra Federfarma, sindacati e associazioni civiche e datoriali che prevede l’inserimento, in tutti gli scontrini delle farmacie di Palermo, del numero antiviolenza e stalking 1522. “L’inserimento del numero – concludono Pisa, Altavilla e Costa – tende a rendere più facile l’intercettazione dei segnali di violenza e abuso sulle donne dando loro lo strumento per denunciare immediatamente il loro stato di pericolo e, così, la possibilità di essere salvate”. Obiettivo del coordinamento Donne di Cgil, Cisl e Uil sarà anche quella di chiedere l’istituzione presso tutti i Comuni dell’area metropolitana di Palermo delle commissioni di pari opportunità per la presenza del sindacato sul territorio.

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Petrolchimico di Siracusa

“Finalmente oggi il primo incontro che mette al centro dell’attenzione il polo industriale di Siracusa, in ballo c’è il futuro dei lavoratori. Importante, soprattutto, l’apertura di un confronto tra il governo regionale e nazionale. Certo, resta forte la preoccupazione per il credito ma confidiamo che il governo nazionale riesca a garantire un intervento da parte del mondo bancario”. Così Luisella Lionti, segretaria generale di Uil Sicilia e Area Vasta, dopo il tavolo la riunione al ministero per le Imprese e il Made in Italy. A Roma la Uil ha organizzato anche un presidio. E Lionti aggiunge: “Siracusa e la Sicilia non possono e non vogliono rassegnarsi alla paralisi di un così importante volano e al declino occupazionale e sociale dell’area. Per questo abbiamo chiesto che il governo si attivi subito pensando anche alla nazionalizzazione”.

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Regione, Lionti: “Buon lavoro alla nuova giunta. Si parta subito con il confronto”.

Palermo. “Auguriamo buon lavoro al nuovo governo regionale. Confidiamo, adesso, che si parta subito con un confronto per affrontare le tante emergenze, trovare le soluzioni e dare finalmente riposte concrete ai siciliani”. Così Luisella Lionti, segretaria generale della Uil Sicilia, dopo il giuramento all’Ars della nuova giunta: “Siamo da sempre pronti al dialogo ma nello spirito di quella sfida delle cose concrete che abbiamo lanciato ai candidati in campagna elettorale e ribadiamo adesso con più forza. Tante le vertenze aperte: dalle infrastrutture al welfare, dalla sanità di prossimità ai rifiuti senza dimenticare investimenti, macchina amministrativa, Pnrr e sicurezza del lavoro. Chiediamo di poter discutere concretamente di politiche sociali e politiche attive del lavoro. Senza, peraltro, dimenticare che di lavoro si continua a morire”.

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Petrolchimico, assemblea dei lavoratori a Priolo

La riunione è stata convocata per discutere della giornata di mobilitazione decisa per venerdì 18, quando la Uil sarà presente con un presidio dinanzi alla sede del Ministero dello Sviluppo Economico a Roma dov’è stato convocato dal ministro Adolfo Urso un confronto con le parti sociali sul futuro di Lukoil, dell’area industriale siracusana e dell’intero sistema socio-economico isolano.

Aprirà i lavori la segretaria generale della Uil siciliana Luisella Lionti. Interverrà il segretario generale della Uiltec Sicilia, Peppe Di Natale, assieme ai segretari territoriali di Uiltec, Feneal, Uilm, Uiltucs e UilTrasporti Sebastiano Accolla, Saveria Corallo, Giorgio Miozzi, Anna Floridia e Silvio Balsamo. Concluderà il segretario nazionale della Uiltec, Andrea Bottaro.

“Per noi, la vertenza Lukoil e le prospettive del polo petrolchimico siracusano sono vitali. Da esse dipendono la sopravvivenza occupazionale e sociale non solo di una provincia, ma dell’intera regione. Lo abbiamo sempre affermato, abbiamo sempre agito di conseguenza. E continueremo a farlo con determinazione e senso di responsabilità, modulando ogni strumento di proposta e di protesta in funzione dell’interesse esclusivo dei lavoratori, delle loro famiglie e di tutte le comunità coinvolte. Non escludiamo in futuro il ricorso allo sciopero generale, come soluzione estrema, ma riteniamo che attualmente siano più utili altre forme di mobilitazione in considerazione della convocazione delle parti sociali disposta dal ministro dello Sviluppo economico per venerdì 18”.
Lo afferma la segretaria generale della Uil Sicilia, Luisella Lionti, insieme con i segretari generali siracusani delle organizzazioni di categoria Uiltec, Uilm, Feneal, Uiltucs e Uiltrasporti Seby Accolla, Giorgio Miozzi, Severina Corallo, Anna Floridia e Silvio Balsamo. Gli esponenti sindacali aggiungono: “Rispettiamo la decisione delle strutture territoriali di Cgil e Cisl che, pur sapendo del nostro invito a tenere in debita considerazione la novità rappresentata dalla convocazione in sede ministeriale, hanno scelto di confermare lo sciopero del settore industria per il 18 con corteo a Siracusa. Noi non siamo d’accordo e ribadiamo per quel giorno, nel corso della riunione, la necessità di un presidio dinanzi al Ministero in modo da far sentire e vedere la presenza dei veri protagonisti: i lavoratori di Lukoil e del petrolchimico siracusano. Questa è una vertenza di rilievo nazionale. Merita, quindi, di oltrepassare i confini territoriali e raggiungere i luoghi delle istituzioni politiche perché a esse spetta offrire soluzioni concrete e immediate rispondendo anche alle nostre richieste di intervento della Sace e di nazionalizzazione”.
“Il sindacato siracusano – concludono Lionti, Accolla, Miozzi, Corallo, Floridia e Balsamo – ha sempre condotto battaglie importanti in difesa dell’area industriale nel segno dell’unità e dell’autonomia, orgoglioso della propria storia. Della propria identità. Non ci convince, quindi, che Cgil e Cisl chiedano il coinvolgimento delle controparti datoriali. Auspichiamo, allora, un ripensamento di Cgil e Cisl mentre annunciamo per il 18 un presidio di fronte al Ministero dello Sviluppo in attesa di conoscere gli esiti del confronto, a seguito del quale decideremo come proseguire con le iniziative che auspichiamo possano essere unitarie. Per tutelare il diritto al presente e al futuro delle persone e del territorio”.

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Esplosione per fuga di gas in fabbrica a Palermo

👉 “Ci risiamo, ancora una volta torniamo a parlare di incidenti sui posti di lavoro. E’ una strage continua, un’emergenza nazionale”. Lo afferma Luisella Lionti, segretaria generale della Uil Sicilia e Area Vasta, che esprime la propria vicinanza e si stringe alle famiglie degli operai gravemente feriti, ieri a causa dell’esplosione nella fabbrica di biscotti di Palermo. E Lionti aggiunge: “In attesa di capire le cause dell’incidente ribadiamo che lavorare in posti sicuri è un diritto. Non si può uscire da casa e scegliere tra la vita e la morte. Ecco perché servono più controlli, più ispettori e una educazione alla sicurezza per tutti i lavoratori. La nostra organizzazione, con il suo leader Pierpaolo Bombardieri, ha lanciato la campagna Zero morti sul lavoro per rivendicare proprio sicurezza e formazione”.

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Comune di Palermo, Cgil Cisl e Uil incontrano il sindaco Lagalla

👉Si è svolto oggi a palazzo Palagonia l’incontro tra Cgil, Cisl, Uil e l’amministrazione comunale di Palermo. Erano presenti al tavolo, oltre al sindaco Roberto Lagalla, il capo di gabinetto Sergio Pollicita e l’assessore Dario Falzone. Un incontro “utile e allo stesso tempo molto franco e diretto”, che ha consentito di far emergere anche i punti di vista diversi e di avviare un confronto sui problemi cruciali della città così come sulle questioni strategiche poste dalle organizzazioni sindacali a partire da piano di riequilibrio e bilancio comunale, aziende partecipate, emergenze sociali, infrastrutture e Pnrr.

👉Cgil Cisl Uil sono partiti dalla necessità di condividere il metodo del confronto e del dialogo con l’amministrazione comunale e hanno chiesto di poter affrontare i singoli temi con incontri e tavoli specifici, coinvolgendo le federazioni sulle singole questioni. “Occorre avere una visione che rimette al centro i bisogni delle persone e allo stesso tempo occorre dare risposte ai tanti problemi che assillano la città di Palermo, l’area metropolitana e la provincia, attraverso un percorso di partecipazione dei portatori di interesse e di condivisione degli obiettivi – dichiara la delegazione composta dal segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e dal segretario Cgil Palermo Francesco Piastra, dal segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana e dal segretario organizzativo Cisl Palermo Trapani Federica Badami, dai segretari della Uil Sicilia e Area Vasta, Ignazio Baudo e Giuseppe Raimondi.

👉”Quelle che abbiamo posto sono le questioni che riteniamo fondamentali e che riguardano gli interessi generali delle persone, delle lavoratrici e dei lavoratori ma anche dei disoccupati, di chi l’occupazione l’ha persa e di chi la cerca, così come delle pensionate, dei pensionati, delle donne e dei giovani, ovvero delle persone, italiani o stranieri, residenti o migranti che il sindacato vuole continuare a rappresentare”, hanno aggiunto per la Cgil Ridulfo e Piastra, per la Cisl La Piana e Badami e per la Uil Baudo e Raimondi.

👉L’impegno preso con il sindaco da Cgil, Cisl, Uil è “lavorare alla valorizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti del Comune, così come dipendenti delle aziende partecipate, per una gestione ordinata e ordinaria dei servizi ai cittadini”. Il sindaco ha ribadito ai sindacati l’impegno per una riorganizzazione della macchina comunale e dei processi aziendali, che tenga conto dei processi di informatizzazione e di digitalizzazione.

👉“Per questo – aggiungono i segretari di Cgil, Cisl, Uil – abbiamo ribadito la necessità di valorizzare i processi di crescita delle aziende partecipate, con la ferma determinazione di garantire la gestione pubblica del servizio, pur ritenendo interessante l’approccio dell’amministrazione sull’intento di valutare la tenuta economico-funzionale dei contratti di servizio delle partecipate per garantire efficacia ed efficienza dei servizi a favore delle cittadini e dei cittadini”. Tra i temi affrontati anche la questione relativa alle infrastrutture e al Pnrr, per i quali Cgil Cisl Uil hanno chiesto di attivare una cabina di regia per valutare l’impatto complessivo dei potenziali progetti sulla città.

👉”Abbiamo anche chiesto in che modo l’amministrazione comunale voglia procedere al decentramento amministrativo tanto annunciato durante la campagna elettorale e che al momento non ha prodotto azioni concrete che potrebbero impattare sulla vita dei cittadini nelle periferie. In sintesi un grande cantiere aperto dove ciascuno deve svolgere la propria parte”. Cgil Cisl Uil hanno cosi “dichiarato la propria disponibilità a svolgere un ruolo attivo nel rilancio della città che purtroppo si trova agli ultimi posti delle classifiche sulla qualità della vita”.

👉Nella foto Piastra, Baudo, Raimondi, Ridulfo, La Piana, Badami

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Ars, Lionti: “Buon lavoro al nuovo presidente Galvagno”.

Palermo. “A nome della Uil Sicilia, auguriamo un buon lavoro al nuovo presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, e alla XVIII legislatura della Regione”. Così la stessa segretaria generale, Luisella Lionti, che subito dopo l’elezione ha elencato le principali sfide del sindacato: “Dalle infrastrutture al welfare, dalla sanità di prossimità ai rifiuti senza dimenticare investimenti, macchina amministrativa, Pnrr e sicurezza del lavoro. Tutti temi cruciali, in un momento particolarmente critico per famiglie e lavoratori, per le quali passa il futuro della nostra isola. Adesso iniziamo subito un confronto che metta al centro le innumerevoli emergenze siciliane”.

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Caro bollette: Cgil e Uil, in piazza per rivendicare misure per far fronte all’emergenza e provvedimenti strutturali

Palermo. “C’è una Sicilia in profonda sofferenza, fatta da lavoratori e pensionati che non arrivano a fine mese per l’erosione del potere d’acquisto di stipendi e pensioni, per i rincari sulle bollette. Noi siamo oggi in piazza per rivendicare provvedimenti per affrontare l’emergenza ma anche politiche economiche strutturali per lo sviluppo”. Così i segretari generali di Cgil e Uil Sicilia Alfio Mannino e Luisella Lionti ai margini del corteo che ha visto sfilare insieme oggi per le vie del centro di Palermo associazioni imprenditoriali e i sindacati Cgil e Uil per chiedere interventi contro il caro- bollette. I rappresentanti dell’ampio cartello organizzatore dopo la manifestazione sono stati ricevuti dal Presidente della Regione e dal Prefetto. “Mettere un tetto ai costi di gas ed energia elettrica, intervenire sul cuneo fiscale per un maggiore potere d’acquisto di stipendi e pensioni”: sono queste le priorità indicate da Mannino e Lionti. “Servono tuttavia anche nuove politiche dell’energia e dell’industria- hanno aggiunto- con investimenti sulle nuove filiere produttive”. Un piano simile prevede ovviamente dei costi, per fare fronte ai quali Cgil e Uil indicano la strada della “tassazione degli extra profitti”, ma anche “scelte selettive per i fondi strutturali, argomento – hanno sottolineato Mannino e Lionti durante l’incontro col presidente della Regione Renato Schifani- che chiama in causa la Regione e la sua volontà di effettuarle”. Mannino e Lionti hanno sottolineato anche “la necessità di utilizzare tutti i residui della vecchia programmazione”. “La delicata fase che viviamo- hanno rilevato- rende necessario l’avvio immediato del confronto”. I segretari di Cgil e Uil sono tornati a sottolineare l’impegno delle loro organizzazioni per la pace. “Una guerra insensata- hanno detto- sta producendo devastazione e dolore e nuove povertà. Agli effetti della pandemia stanno seguendo quelli di questo conflitto che chiediamo cessi subito con l’apertura dei negoziati di pace”.
2022 dac bc

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Stop al Caro-energia

Il tempo delle attese è terminato. Gli imprenditori, i lavoratori e anche le famiglie sono pronti a scendere in piazza. Lo faranno lunedì 7 novembre a Palermo per dare voce al disagio generalizzato che investe l’isola. “Diamo luce alla Sicilia. Stop al caro energia” è il claim della manifestazione che vedrà radunare tutti in piazza Croci da cui prenderà un corteo che arriverà sino in piazza Verdi, dinanzi al Teatro Massimo. La protesta è stata indetta da Adoc Sicilia, Ance Sicilia, Casartigiani Sicilia, Cia Sicilia, Claai Sicilia, Cna Sicilia, Confagricoltura Sicilia, Confartigianato Sicilia, Confcommercio Sicilia, Confcooperative Sicilia, Confesercenti Sicilia, Confindustria Sicilia, Copagri Sicilia, Legacoop Sicilia, Movimento Terra è Vita, Cgil Sicilia, Uil Sicilia, UniCoop. Quindi quasi tutte le associazioni datoriali di categoria e sindacali dei lavoratori che, ogni giorno che passa, prendono atto della situazione di costante difficoltà con cui bisogna fare i conti per cercare di portare avanti le attività produttive, anche al fine di garantire occupazione, per riuscire ad arrivare alla fine del mese senza dovere scegliere tra necessità primarie. Tante, troppe le famiglie, i lavoratori e i pensionati, che non riescono più a fra fronte ai costi energetici ormai alle stelle e fuori controllo, pochi e non strutturali gli interventi sin qui messi in campo dal governo al fine di porre un argine ai rincari galoppanti, alla speculazione e ai processi inflattivi. Al termine della manifestazione, un’articolata piattaforma rivendicativa frutto di concertazione tra le sigle che stanno animando questo momento di protesta, sarà consegnata al prefetto di Palermo e al presidente della Regione e, per tramite di entrambi, al Governo nazionale. Perché c’è la necessità di fare sentire la voce del disagio? Secondo un’analisi comparativa realizzata da Nomisma Energia, confrontando la spesa teorica annuale delle bollette elettriche del mercato libero delle imprese di vari comparti operanti in Sicilia con quelle pagate dalle medesime tipologie di imprese in Francia e Spagna, emerge che l’isola, che aveva già il triste primato, così come il resto d’Italia, di avere i prezzi di elettricità e gas più alti d’Europa, con l’ultima crisi vede non solo ribadita questa debolezza, ma addirittura peggiorata. Tutte le categorie economiche, infatti, pagano in Italia, a parità di consumi e di potenza impegnata, una bolletta elettrica notevolmente più elevata: la spesa elettrica risulta essere mediamente superiore del 27% rispetto alle imprese spagnole e addirittura di quasi il 70% rispetto a quelle francesi. Caro bollette e inflazione stanno impoverendo sempre di più i lavoratori, i pensionati, le famiglie, riducendo il potere d’acquisto e i consumi e facendo crescere dunque il disagio sociale. E’ una manifestazione che vuole lasciare il segno ma che, soprattutto, intende ottenere risposte puntuali e precise per fare ripartire l’economia che, altrimenti, rischia, anche dopo l’emergenza sanitaria, di affossarsi definitivamente. Un rischio estremamente grave che rappresenterebbe l’ulteriore stoccata ad un sistema economico e sociale già gravemente segnato dagli effetti della pandemia e dalla crisi economica conseguente che ha mortificato i redditi di famiglie, lavoratori, pensionati e messo in ginocchio le attività produttive. Respingiamo la logica degli interventi tampone e chiediamo soluzioni strutturali capaci di ristabilire parametri e regole certe in un mercato energetico oggi drogato.