PALERMO. Via alla stabilizzazione degli ultimi 215 lavoratori Asu di Palermo. Lo ha assicurato l´Amministrazione comunale all´incontro di oggi con le organizzazioni sindacali. “Un risultato importante che mette fine alla lunga attesa di questi lavoratori che da anni svolgono servizi fondamentali per la collettività”. Lo dicono il segretario regionale della Uiltemp, Danilo Borrelli, e il coordinatore “Vertenza Asu”, Salvatore Alba, che precisano: “Questa operazione è stata resa possibile grazie alla legge regionale n.5/2014 che prevede la possibilità di coprire i vuoti in organico nelle varie amministrazioni, oltre che alla delibera 101 del Comune di Palermo che assicura la disponibilità in organico a questi lavoratori”. Gli Asu dovranno, quindi, essere assunti entro e non oltre il 31 Dicembre 2016. “La Uil – concludono i sindacalisti – da sempre in prima linea per garantire un futuro ai lavoratori si ritiene soddisfatta ma continuerà comunque a vigilare sul processo di queste stabilizzazioni”.
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Lavoro, Raimondi: “A rischio i 1800 degli ex Sportelli. Nel decreto di Bruno nessuna clausola sociale”.
PALERMO. “Il futuro dei 1.800 lavoratori degli ex Sportelli è a rischio. Nel decreto già in Gazzetta dal 5 Settembre, a firma dell’assessore Bruno, riguardante l’accreditamento degli organismi per l’erogazione dei servizi al lavoro, non vi è infatti alcuna clausola sociale che tuteli questi lavoratori. Anzi, apre la strada a nuove assunzioni”. Lo dice Giuseppe Raimondi, della segreteria della Uil Sicilia, che aggiunge: “Chiediamo subito una modifica del decreto, visto che si tratta di una norma di civiltà giuridica già concordata con il dipartimento Istruzione e Formazione oltre che in tutte le Amministrazioni. Questi lavoratori, che da anni svolgono servizi essenziali per i Centri per l’impiego, hanno il diritto di essere garantiti. Chiediamo, infine, che sia subito fissata la data per la selezione del personale che lavorerà al programma Garanzia Giovani”.
Formazione, Raimondi: “Basta perdere tempo. Governo Crocetta attivi tavolo permanente o sarà sciopero”.
PALERMO. “Siamo insoddisfatti dell’esito dell’incontro con l’assessore Scilabra. Non ci sono ancora impegni precisi e scadenze, chiesti a gran voce da questo sindacato, e i lavoratori della Formazione professionale continuano a vivere in una condizione disperata. Adesso il tempo è scaduto e chiediamo al Governo Crocetta un confronto no stop”. Lo dice Giuseppe Raimondi, della segreteria della Uil Sicilia, che aggiunge: “E’ necessario attivare un tavolo permanente che porti soluzioni e risposte concrete. Per la Uil non ci sono altre priorità. In caso contrario, già la prossima settimana siamo pronti a scioperare. Dobbiamo dare risposte ai lavoratori con l’avvio della terza annualità, l’assunzione dei 1800 degli ex sportelli, l’avvio del progetto Prometeo e lo sblocco di tutti i mandati emessi e non pagati per la filiera dell’Obbligo formativo”.
Grifa, Barone e Comella: “Piano industriale necessario per sviluppo e occupazione. Non facciamocelo scappare”.
PALERMO. “Grifa ha confermato il piano di reindustrializzazione per Termini Imerese ma ha escluso la presenza di investitori cinesi annunciata pochi mesi fa dal presidente Renzi. La Uil Sicilia spera, adesso, che il progetto si concretizzi sul serio e dia un futuro certo ai lavoratori. Dobbiamo fare di tutto per non lasciarci sfuggire questa importante occasione che garantirebbe occupazionale e sviluppo produttivo. Chiediamo, quindi, al Governo regionale e nazionale il massimo impegno affinché vada tutto in porto. Questo sindacato è disponibile ad incentivare tutti gli investimenti nella nostra regione”. Lo dicono Claudio Barone segretario generale della Uil Sicilia e Vincenzo Comella segretario della Uilm, dopo l´incontro tenutosi al ministero dello Sviluppo. E precisa: “Nel piano industriale è prevista l´assunzione di 475 lavoratori, su 775 ex Fiat e Magneti Marelli, entro il 2018. Inoltre dovrebbero partire anche le attività dell´indotto che darebbero così favorire gli ex dipendenti di Lear e Clerprem già in mobilità ma anche quelli dell´ex Fiat, in cassa integrazione”. Il prossimo incontro al Mise è fissato per il prossimo 22 Settembre.
Formazione, Raimondi: “Tempo scaduto. Il Governo Crocetta dia risposte o è sciopero”.
PALERMO. “Il tempo è scaduto. Abbiamo dato al Governo regionale il tempo per nominare i nuovi dirigenti regionali al Dipartimento della Formazione e del Lavoro. Ma adesso non ci sono più attenuanti. E’ necessario risolvere subito l’emergenza Formazione professionale e dare risposte ai lavoratori con l’avvio della terza annualità, l’assunzione dei 1800 degli ex sportelli e l’avvio del progetto Prometeo per tutelare tutti gli idonei in graduatoria”. Lo dice Giuseppe Raimondi, della segreteria della Uil Sicilia, che aggiunge: “Attendiamo risposte concrete entro mercoledì ma siamo già pronti a proclamare lo sciopero della Formazione”.
Piano Giovani, Raimondi: “Il tempo stringe. Il Governo Crocetta sia responsabile ed eviti che si perdano i fondi”.
PALERMO. “Mentre prosegue la polemica sul flop del click day la Uil avverte che oltre alla perdita della credibilità della politica regionale c’è anche il rischio concreto di perdere i 178 milioni destinati a Garanzia Giovani. Se entro fine mese non saranno attivati i primi provvedimenti, il ministero del Lavoro si riprenderà le somme. Invitiamo tutti, quindi, a smetterla con il gioco dello scaricabarile e di mostre invece il massimo senso di responsabilità per evitare che i giovani siciliani perdano questo lavoro”. Lo dice Giuseppe Raimondi, della segreteria della Uil Sicilia, che aggiunge: “E’ fondamentale, inoltre, attivare subito i Centri per l’impiego, già in grado di erogare servizi indispensabili per fare partire il Piano Giovani. Questo oggi può essere fatto solo destinando i 1.800 del personale degli ex sportelli al Ciapi. Il Governo regionale deve intervenire per superare i problemi veri o le resistenze artificiali e adottare questa che, al momento, è l’unica soluzione praticabile. Il dibattito su quale sia il modello ideale e ottimale per favorire l’incontro tra l’offerta e la domanda di lavoro deve essere rinviato a un momento più sereno”.
Regione, Barone: “Crollata la credibilità della politica. Ora Governo Crocetta cambia rotta”.
PALERMO. “Da questa vicenda nessuno ne esce bene e la credibilità della politica e delle istituzioni, agli occhi di cittadini e giovani, è crollata del tutto. Adesso non serve giocare allo scaricabarile ma è necessario che il Governo Crocetta dia subito segnali concreti di cambiamento”. Lo sostiene Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che precisa: “Chiediamo subito l’apertura di un tavolo di confronto con le parti sociali, sindacali e datoriali per concordare e avviare procedure trasparenti sul Piano giovani, uno strumento importante che non va perso. I tempi sono fondamentali altrimenti c’è il rischio che oltre che al danno d’immagine, la Sicilia perda anche le risorse. La Uil annuncia che senza risposte concrete è pronta ad avviare iniziative di lotta”.
Enti locali, Barone e Borrelli: “Con riforma stabilizzazioni al via. Adesso Crocetta non perda più tempo”.
PALERMO. “Alla luce della riforma della Pubblica amministrazione diventata da poco legge, la stabilizzazione dei 22.500 precari degli enti locali siciliani non è più lontana. Alcune norme, infatti, ammorbidiscono quei paletti che per anni hanno impedito un futuro certo a questi lavoratori”. Lo dicono Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, e Gianni Borrelli della Uil Sicilia, che precisano: “Certo restano ancora dei punti da chiarire come il sostegno finanziario da parte della Regione ai Comuni. Per questo chiediamo subito al Governo Crocetta la riattivazione dell’unità di crisi sul precariato. Non possiamo più perdere tempo. Questi contrattisti da anni svolgono un lavoro essenziale per la nostra Isola. E’ giunto il tempo di dare loro risposte concrete”.
Finanziaria ter, Barone : “Assalto alla diligenza prevedile e indecoroso. La politica non ha tagliato gli sprechi, la Uil chiede riforme vere”.
PALERMO. “L’assalto alla diligenza, che ancora una volta ha caratterizzato l’approvazione della terza manovra finanziaria, è stato uno spettacolo indecoroso ma purtroppo assolutamente prevedibile. Senza un asse forte fra Governo regionale e parti sociali, l’assemblea regionale si è infatti frammentata in una miriade di interessi particolari e di veti incrociati che hanno reso impossibile qualsiasi riforma e intervento organico”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “Anche se non conosciamo la manovra nel dettaglio e nonostante non ci sia stata macelleria sociale, non possiamo certo dirci soddisfatti. Con i fondi si tamponano le emergenze ma che a breve si ripresenteranno. Dai Forestali alle Partecipate regionali abbiamo bisogno di interventi organici che recuperino una dimensione produttiva, taglino gli sprechi e diano finalmente serenità ai lavoratori del settore. Serve una spending review corretta che colpisca sprechi e non faccia macelleria sociali a spese dei più deboli. Ma servono soprattutto misure che favoriscano lo sviluppo produttivo, vero nodo per il futuro dell’Isola. La politica purtroppo – continua il leader della Uil – fatica ad acquisire questa sensibilità e pensa solo a distribuire risorse pubbliche per il consenso clientelare. Il sindacato non può fornire alibi a chi non vuole cambiare le vecchie logiche e per questo la Uil riafferma la propria disponibilità a riforme vere che rompano con il passato”.
Gela, Barone: “Eni fa passo indietro. Bene ma servono ancora garanzie per lavoratori e sviluppo”.
PALERMO. “Eni ha fatto un passo indietro ma la partita non è ancora chiusa. Bisogna dare ancora garanzie per il futuro ai tremila lavoratori diretti e dell’Indotto di Gela e fare chiarezza sul piano industriale e sugli investimenti previsti per il Petrolchimico”. Lo dicono il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone, ed Emanuele Sorrentino della Uiltec Sicilia, commentando così il verbale siglato ieri al Mise. E Barone aggiunge: “Eni ha preso atto, dopo la durissima presa di posizione di sindacati e lavoratori, che non può decidere da sola il blocco degli impianti. E quindi ha garantito interventi di manutenzione che consentiranno alla raffinazione di potere ripartire. Adesso, come abbiamo più volte richiesto, il Governo nazionale deve chiarire se vuole mantenere una quota di raffinazione nel nostro Paese o se si può consentire ad Eni di investire principalmente all’estero. Assomineraria, comunque, prevede due miliardi di investimenti in prospezioni petrolifere in Sicilia. Per questo è logico mantenere capacità di raffinazione a bocca di pozzo anziché pensare di raffinare fuori dall’Isola”.