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Beni culturali, accordo Regione-sindacati

PALERMO. Quattro ore di lavoro in più a settimana che corrispondono a un aumento di cento euro al mese in busta paga. Scatta dal primo agosto l’applicazione dell’accordo che cambia l’impiego di circa 230 custodi in servizio presso la Beni culturali spa. Tutta da verificare, invece, la possibilità di aprire stabilmente al pomeriggio tutti i musei e i siti culturali siciliani. L’accordo fra la Regione e i sindacati è il secondo in meno di un anno. Già a febbraio il personale ex Spatafora, Miraglia e dell’azienda Grassi era passato da un contratto part time di 20 ore settimanali a uno analogo da 24. Ora si arriva fino a 28 ore settimanali con un costo di circa 800 mila euro. Almeno 140 dei 230 lavoratori interessati sono impiegati a Palermo: il resto è in servizio nelle altre province dell’Isola. Secondo i sindacati l’accordo che sta per entrare in vigore permetterà l’aumento delle giornate di apertura pomeridiana di musei e siti archeologici. E da ciò la Regione ricaverà anche un aumento dei biglietti staccati e dunque degli incassi. Ma per Gianni Borrelli della Uil Fpl «è impossibile immaginare l’apertura stabile pomeridiana dei siti culturali». Per i sindacati la soluzione è la trasformazione dei contratti da part time a full time. Ma l’assessore regionale ai Beni culturali, Uccio Missineo, non ci sta: «Con questo accordo avremo circa mille ore di lavoro in più ogni mese da distribuire nei siti principali. Credo che con una attenta turnazione si può arrivare ad aprire tutti i giorni. Controllerò affinchè sia così». La trattativa sui custodi dei beni culturali è nata proprio dopo che a Palermo (ma anche in altre province) si sono moltiplicati i casi fra l’anno scorso e quest’anno di turisti che hanno trovato chiusi i cancelli. Il caso più eclatante fu al museo Abatellis di Palermo. Ma in passato lo stesso problema si è verificato alle rovine di Segesta. Adesso però fra Regione e sindacati si apre un’altra partita, perchè all’indomani dell’accordo la Uil ha sollevato il caso dei lavoratori che, pur inquadrati come custodi, vengono impiegati in assessorato come amministrativi. Sottraendo così personale che potrebbe garantire l’apertura oltre gli orari attuali. Per Gianni Borrelli: «Una trentina di persone assunte per stare nei musei viene utilizzata in assessorato in violazione della delibera di giunta che ne ha autorizzato l’assunzione». E in più, prosegue Borrelli, «da alcuni mesi centinaia di lavoratori ex Pip sono stati assegnati al dipartimento Beni culturali e alla Sovrintendenza di Palermo. Ma molti di loro vengono utilizzati con mansioni amministrative». Missineo assicura che nei prossimi giorni scatterà una verifica sull’impiego di personale negli uffici. Ma l’assessore spegne anche le speranze dei sindacati: «È difficile in questa fase prevedere che si possa andare oltre le 28 ore di impiego di questo personale. Loro chiedevano almeno 30 ore, noi proponevamo 26. Si è giunti a una mediazione su 28. Ma il contratto full time non è all’ordine del giorno. Dobbiamo invece lavorare sull’ottimizzazione della turnazione».

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Formazione, sindacati in piazza il 7 luglio

Cgil Cisl e Uil siciliane hanno proclamato per il 7 luglio lo sciopero generale dei lavoratori della formazione professionale, che in mattinata terranno una manifestazione davanti palazzo d’Orleans. La decisione e’ scaturita dall’attivo unitario dei lavoratori delle tre sigle, svoltosi oggi a Palermo, per discutere dei problemi del settore e di un documento unitario dei sindacati confederali e di categoria, che e’ stato inviato al governo regionale e all’Ars. Cgil, Cisl e Uil assieme a Flc e Cisl e Uil scuola chiedono alla Regione di rendere disponibili entro luglio i 60 milioni annunciati dal governatore, necessari a sbloccare gli stipendi e per garantire percorsi di sostegno al reddito. Sollecitano, inoltre la definizione. assieme ai sindacati, di un piano di riorganizzazione che dia corpo al fondo di garanzia e agli ammortizzatori sociali. “Al ministero del Lavoro – sostengono Cgil, Cisl e Uil- la Regione deve chiedere inoltre l’applicazione, nell’Isola, della procedura nazionale per gli ammortizzatori in deroga”. Per i sindacati il governo regionale deve aprire un “tavolo di crisi” sul settore, perche’, come dice il titolo del loro documento “I lavoratori siciliani della formazione non devono continuare a pagare gli effetti degli errori del governo regionale”. La nota, mette a fuoco la “situazione attuale di emergenza sociale” e disegna in proposito “l’assetto di prospettiva”. Al primo punto, “l’emergenza stipendi e occupazione” che, per Cgil Cisl e Uil, necessita di “interventi rapidi e specifici”. E riguardo ai 60 milioni dichiarati dal governo, è necessario, scrivono, che siano adottati, immediatamente, gli “atti amministrativi e legislativi occorrenti”. Lo stanziamento, precisano, “in conseguenza dell’impossibilità di avviare in tempo utile le attività formative finanziabili con l’Fse”, dovrà dare copertura alle attività di formazione per il 2011 e anche al fondo di garanzia per i lavoratori. Cgil Cisl e Uil denunciano “l’assenza di capacità di programmazione e attuazione dei necessari interventi di riorganizzazione del settore; la superficialità e l’approssimazione che hanno caratterizzato il governo dell’intero sistema formativo”. Ma anche “le responsabilità di taluni enti che non hanno gestito con equilibro, le attività”. Così, è saltata l’intera architettura, affermano. Fanno anche un rapido excursus. Il costo del Prof cresce da un decennio almeno. E questo, “per l’aumento degli enti ammessi a finanziamento; per l’incremento delle ore finanziate; per la differenziazione del costo orario gradualmente introdotto tra enti”. Parallelamente si è registrata, osservano i sindacati, una “situazione di rilevante esubero di personale, concentrata prevalentemente nell’area amministrativa”. Ora, è tempo di una svolta. E di ridisegnare un sistema nuovo. Per questo occorrono, tra l’altro, “l’albo unico dei lavoratori del settore” e la “riqualificazione e ricollocazione dei lavoratori in esubero”. Inoltre, la programmazione delle attività dovrà essere triennale. E il nuovo sistema di accreditamento degli enti dovrà essere fondato, insistono Cgil Cisl e Uil, sul “rispetto della legislazione vigente e di parametri oggettivi”. Al riguardo, i sindacati indicano, specificamente: il Durc, il rispetto del contratto nazionale di lavoro, l’applicazione della legislazione del lavoro, la certificazione di qualità, la rendicontazione degli anni precedenti, la regolare tenuta del bilancio d’esercizio”.

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Corte dei Conti, Barone: “Personale e appalti. Necessario cambiare per migliorare professionalità e servizi”.

PALERMO. “Valorizzare le professionalità del personale della Regione e migliorare i servizi per i cittadini”. Ecco le proposte della Uil Sicilia a seguito del giudizio della Corte dei Conti sul rendiconto generale per il 2010. E il segretario generale, Claudio Barone, precisa: “Non possiamo oscillare tra minacce di macelleria sociale e immobilismo burocratico. Bisogna intervenire concretamente e subito per modificare una situazione che si è stratificata nel corso degli anni. Se l’obiettivo del Governo adesso è utilizzare il personale al meglio per fornire servizi più efficienti e valorizzarne la professionalità, questo sindacato allora è favorevole al cambiamento. Chiediamo, quindi, l’apertura di un confronto e chiediamo di farlo ora”. E il leader della Uil continua: “Per quanto riguarda gli appalti abbiamo fortemente voluto l’istituzione delle Stazioni Uniche Appaltanti con l’obiettivo di fornire efficienza e trasparenza. Sembra però – dalla dichiarazione della Corte dei Conti – che a distanza di sei anni solo il 46% degli appalti aggiudicati risultano terminati e collaudati. Troppo poco. Occorre allora una verifica e capire perchè ancora oggi non sono stati raggiunti gli obiettivi prefissati”.

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Cooperative sociali, Celano: “Da quasi un anno operatori senza stipendio. Domani protesta a Palermo”.

PALERMO. “Da quasi un anno, gli operatori delle cooperative sociali di Palermo (circa cento), non percepiscono lo stipendio”. Lo dice Antonio Celano, della Uiltemp (categoria dei Lavoratori Temporanei Autonomi Atipici e Partite iva) che spiega: “Questi operatori svolgono un servizio essenziale: l’assistenza domiciliare rivolta alle persone bisognose. Ma il Comune sembra non volere riconoscere il loro ruolo. E ancora oggi non capiamo che fine hanno fatto i fondi destinati a questo settore. Gli operatori, che da circa un anno non vengono pagati, hanno bisogno dello stipendio per sopravvivere”. Domani, per protesta e per ottenere risposte concrete, a partire dalle dieci si terrà un sit-in in piazza Pretoria, davanti alla sede del Comune.

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Polizia, tre palermitani ai vertici della nuova organizzazione sindacale

PALERMO. Ai vertici della Uil Polizia sono stati eletti tre palermitani. Sono Calogero Mallia, neo segretario nazionale, Francesco Accomando e Giacomo Benanti, già segretario generale provinciale di Palermo, nominati al consiglio nazionale della nascente organizzazione sindacale. I lavori del primo Congresso nazionale Uil Polizia si sono tenuti a Roma presso la sala conferenze di piazza Montecitorio con l’intervento, tra gli altri del ministro dell’Interno, Roberto Maroni. Presente anche il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti.

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CISL-UIL SICILIA: IN 1.500 A ROMA PER PROTESTA NAZIONALE

PALERMO. Sono più di 1.500 i lavoratori e i pensionati siciliani di Cisl e Uil che in queste ore si stanno recando a Roma dalle nove province dell’Isola. Nella capitale, domani manifesteranno in piazza del Popolo a partire dalle 9,30, per la mobilitazione nazionale decisa dalle due organizzazioni. Al centro della protesta, un pacchetto di proposte indirizzate al governo nazionale, in primo luogo: per una riforma fiscale che riduca il peso della tassazione su lavoratori, pensionati e imprese; per lo sviluppo e il lavoro, in particolare al sud. Per la riduzione dei costi della politica, la legge quadro per i non-autosufficienti. E il rilancio della contrattazione sul fronte pubblico e in quello privato. Temi che anche per l’Isola sono uno snodo strategico, secondo Cisl e Uil siciliane. Che a loro volta chiederanno, domani, “l’apertura di una stagione nuova che abbia al centro misure per la crescita del sud, concrete ed efficaci”. Cisl e Uil siciliane sollecitano, tra l’altro, un “accordo Stato-Regione che liberi rapidamente risorse per investimenti e fiscalità di vantaggio”, con le parole di Maurizio Bernava, segretario della Cisl Sicilia e Claudio Barone, numero uno regionale Uil. I due sindacalisti domani, a Roma, saranno alla testa dei siciliani che in queste ore stanno raggiungendo la capitale con ogni mezzo: aerei, treni, auto. E anche nave. Lì, in piazza del Popolo, a parlare ai lavoratori di tutt’Italia saranno i due leader nazionali, Raffaele Bonanni (Cisl) e Luigi Angeletti (Uil).

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Appalti, Barone : “Bene concertazione. Le legge è essenziale per lo sviluppo dell’Isola”.

PALERMO. “Se si approva la legge sugli appalti, in Sicilia sarà il primo esempio di buona concertazione. Le organizzazioni sindacali e quelle dei datori di lavoro hanno posto al governo, con forza e da tempo, l’esigenza di modificare questa legislazione basata sul massimo ribasso ma con effetti fortemente negativi”. Lo afferma Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che spiega: “Il massimo ribasso sino ad oggi ha compresso la sicurezza del lavoro e la trasparenza della legalità nei cantieri, consentendo offerte anomale ma formalmente legali che di fatto hanno finito per bloccare il sistema. Per questo la Uil, insieme alle aziende, ha chiesto con forza di modificare questa normativa. Il comparto degli edili – continua Barone – è uno dei principali polmoni occupazionali dell’Isola, e ha bisogno di una legislazione efficace per costruire le infrastrutture necessarie e per spendere i fondi della Comunità europea. Questo intervento quindi è assolutamente essenziale”. E il leader della Uil precisa: “Il fatto che ci sia il consenso di tutti per tramutarlo in legge è già un risultato importantissimo e dimostra che quando c’è chiarezza si può realizzare quanto necessario per lo sviluppo della nostra Isola. Questa è la concertazione che ci piace. Non documenti inutili e pieni di buoni propositi ma interventi concreti che servono a risolvere problemi reali e a dare una risposta di occupazione produttiva di cui tutti nella nostra terra ne avvertono un estremo bisogno”.

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Formazione, Barone: “Bene stipendi sbloccati ma l´attenzione va mantenuta alta”.

PALERMO. “E´ importante che a 48 ore dalla decisione del presidente Lombardo, di integrare i 60 milioni per il Piano per l´offerta formativa, ci siano anche i mandati per il pagamento degli stipendi dei lavoratori della formazione professionale”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “Speriamo che questo sia un segnale che la musica è cambiata e che non si voglia puntare allo sfascio del sistema formativo e soprattutto sulla precarizzazione di migliaia di lavoratori. La Uil – continua Barone – esprime grande soddisfazione ma ritiene comunque che va mantenuta alta l´attenzione. Ancora oggi infatti non tutti i problemi sono stati risolti”.

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Formazione, Barone: “Centorrino? Solo chiacchiere”.

PALERMO. “Le chiacchiere stanno a zero”. Risponde così Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, alle dichiarazioni dell’assessore Centorrino sulla formazione professionale. E precisa: “Anziché illustrare i progetti per il futuro, l’assessore farebbe bene a dare una risposta immediata alle migliaia di famiglie ancora in attesa degli stipendi e che oggi rischiano mobilità e licenziamenti. Non è ancora chiaro – continua Barone – quando partirà il Piano per l’offerta formativa, chi interesserà e soprattutto come faranno a recuperare gli stipendi arretrati. Senza avere risposte chiare e certe, tutto quanto sostenuto dal governo è una mera esercitazione retorica”. E il leader della Uil aggiunge: “Continueremo la nostra mobilitazione. L’obiettivo è dare risposte e rassicurazioni ai lavoratori. Solo dopo, ma su basi solide e non fantastiche, si potrà cominciare a parlare una buona volta della riforma della formazione professionale. Anche sull’utilizzo dei fondi Ue – conclude Barone – bisogna essere concreti. In assessorato c’è chi sostiene che utilizzando queste risorse non si potranno pagare il riconoscimento della malattia e della maternità. E’ evidente che un chiarimento è necessario per potere andare avanti. Basta chiacchiere. Invitiamo quindi il governo regionale ad aprire un tavolo di confronto”.

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Credito imposta, Barone: “Strumenti disponibili subito per favorire sviluppo e buona occupazione”.

PALERMO. “E’ bene che siano disponibili al più presto gli strumenti per favorire nuova occupazione produttiva e investimenti in Sicilia. Per questo occorre entrare nel merito delle norme attuative del credito d’imposta nazionale per i lavoratori svantaggiati nel Mezzogiorno”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “E’ uno strumento positivo ma dobbiamo ancora capire come verrà concretamente applicato. Dall’altra parte occorre che la Regione possa sbloccare il credito d’imposta per gli investimenti alle imprese attraverso un confronto con il governo nazionale. Le due cose devono andare di pari passo perché investimenti e posti di lavoro sono legati”. E il leader della Uil continua: “E’ importante una verifica tra governo regionale, organizzazioni sindacali e datoriali, per condividere una road map. L’obiettivo è evitare inutili polemiche e individuare le misure per sbloccare i provvedimenti, verificare le loro norme di attuazione ma soprattutto coordinarli in modo da farne strumento utile a sostegno dello sviluppo e della buona occupazione”.