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Bilancio, Barone: “Carenza di fondi drammatica. Tagliare i costi della politica sarebbe una soluzione”.

PALERMO. “E’ grande la preoccupazione per una manovra di bilancio da effettuarsi in condizioni di drammatica carenza di fondi”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della UIL Sicilia che aggiunge: “Non è accattabile l’idea di tagliare gli interventi nelle scuole, dalla manutenzione alla formazione, o i fondi da trasferire ai Comuni per l’assistenza agli anziani. Anche se del tutto insufficiente – conclude il leader della UIL – sarebbe già un segnale tagliare invece i costi della politica, recependo ad esempio i tagli ai compensi dei consiglieri comunali, previsti a livello nazionale, ma che in Sicilia si è scelto di non applicare”.

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Formazione, Barone: “Nessuna garanzia per i lavoratori. Salta l’accordo”.

PALERMO. “Non firmeremo l’accordo sulla “Buona Formazione”. Non c’è, infatti, nessuna vera garanzia per i lavoratori. Si rischia anzi un’ondata di licenziamenti da una parte e nuove assunzioni dall’altra, senza risparmiare un euro. Ciò, malgrado la Regione da tempo dichiari la necessità di ridurre la spesa”. Lo dicono Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia e Giuseppe Raimondi, della Uil Scuola, che aggiungono: “Oggi siederemo comunque al tavolo di confronto ma se non ci saranno sostanziali modifiche al testo sulla “buona formazione” non potremo che confermare il nostro giudizio negativo”. E Barone scende nei particolari: “Gli enti che avranno più risorse, beneficiando dell’adozione del “parametro unico” che determina il valore dell’ora di formazione, dovrebbero assorbire il personale in esubero dagli enti che avranno meno risorse. Ma il testo dell’accordo su questo punto è troppo blando e non da alcuna garanzia. Non vorremmo scoprire poi che si fanno assunzioni e contemporaneamente licenziamenti”. E continua: “Anche la scelta di mettere automaticamente sul Fondo di garanzia le risorse degli enti definanziati, perché non hanno versato contributi o messo da parte il Tfr, può produrre effetti paradossali. I lavoratori, infatti, perderebbero il posto di lavoro senza nessuna prospettiva di recuperalo. Abbiamo proposto soluzioni ma l’accordo sembra ignorare questo problema”. Sull’argomento interviene anche Raimondi: “A fronte di licenziamenti o “messa in mobilità senza retribuzione” va precisato che gli ammortizzatori sociali previsti dall’accordo non sono né certi né tanto meno idonei a soluzioni definitive. Fino ad ora i lavoratori del settore non hanno potuto utilizzare la Cig o gli ammortizzatori in deroga. Il Fondo di garanzia, che assolveva questa funzione, copre ad oggi solo i lavoratori sino al 2001. Le norme di legge – precisa il sindacalista – prevedono che i primi lavoratori ad essere espulsi dai luoghi di lavoro siano quelli con minore “anzianità di servizio”, quindi i giovani. Anche lo strumento di incentivazione al pensionamento anticipato, che pur sarebbe opportuno, non risolverebbe certo il loro problema. E il leader della Uil conclude: “Oggi firmiamo comunque il Piano per l’Offerta Formativa per sbloccare il pagamento degli stipendi. Ma non ci sono le condizioni per siglare l’accordo sulla “Buona formazione” perché contiene tante buone intenzioni ma poche soluzioni. Serve invece un monitoraggio costante del settore, che necessita di una riorganizzazione, senza effetti devastanti sul personale”.

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Fiat, a Termini investimento da 119 milioni per l´auto elettrica

ROMA. Un investimento pari a 119 milioni di euro per la produzione e la commercializzazione di auto elettriche, nonché di batterie elettriche, e 910 occupati, a regime, nel 2016. Sono i numeri del progetto della Cape Rev, del finanziere siciliano Simone Cimino – una delle sei società inserite nella short list di Invitalia, advisor del ministero dello Sviluppo economico – per la reindustrializzazione del polo di Termini Imerese, dove la Fiat chiuderà a fine anno. Il piano industriale di Cimino, con il progetto Sunny car ed il partner indiano Mahindra Reva, è stato illustrato ai sindacati nell´incontro al ministero dello Sviluppo economico, l´ultimo di quelli con le aziende selezionate dall´advisor. A questi dovrebbe comunque fare seguito un ulteriore incontro con la Dr Motor, l´azienda automobilistica molisana di Massimo Di Risio che aveva presentato a fine gennaio la sua manifestazione di interesse ma a tempo scaduto, per cui era rimasta fuori dalla short list, in panchina. Il business plan della Dr è all´esame di Invitalia. L´altra società attiva nel settore automotive candidata ad avere un ruolo di primo piano nella nuova Termini é la De Tomaso di Gian Mario Rossignolo (auto di lusso). A questi si affiancano i progetti di Biogen (energia da biomasse), Einsten multimedia (studi e fiction), Lima (protesi ortopediche) e Newcoop (logistica e grande distribuzione). Tornando alla Cape, nel primo anno, ossia nel 2012, dovrebbero occupare 285 persone: 185 nel settore auto, 100 nel settore batterie. Nel complesso, riferiscono i sindacati, dei 910 occupati a regime, 800 potrebbero essere attinte dall´attuale bacino dei lavoratori della fabbrica e dell´indotto Fiat. I sindacati chiedono garanzie per i lavoratori e di accelerare i tempi per la riconversione dell´area siciliana. Il progetto di Cape “pare positivo, anche se legato allo sviluppo di un segmento, delle auto elettriche, promettente, ma ancora agli albori”, commenta il segretario nazionale della Uilm, Eros Panicali. E´ “ben strutturato”, sottolinea il segretario nazionale della Fim, Bruno Vitali. E´ “da valutare: presenta profili interessanti dal punto di vista dello sviluppo e della ricerca e rimane nel settore automotive”, dichiara l´Ugl Metalmeccanici. Il sindacato autonomo Fismic sottolinea la necessità di “salvaguardare lo sviluppo e l´occupazione del territorio”. Il piano di Cimino, invece, “non è chiaro” dal punto di vista finanziario, afferma il coordinatore del settore auto della Fiom, Enzo Masini, facendo riferimento al provvedimento di amministrazione straordinaria che ha colpito la società di gestione di risparmio Cape Natixis e “da solo non é sufficiente” a dare risposte sul fronte occupazionale. “Non vogliamo trovarci a dicembre senza progetti”, dice il leader dei metalmeccanici della Cgil, Maurizio Landini.

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Autostrade, Sardo: “No ai pedaggi. Sostegno a chi blocca il provvedimento”.

“Siamo contrari all’introduzione dei pedaggi autostradali in Sicilia”. Lo dice Giovanni Sardo, della Uil, che aggiunge: “Lo stato in cui versano le autostrade è pessimo. Sarebbe necessario per l’Isola ottenere finalmente una rete infrastrutturale viaria e ferroviaria comparabile a quelle delle altre regioni. Per questo – conclude il sindacalista – sosterremo chiunque voglia bloccare questo provvedimento”.

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UILCOM PRIMA A PALERMO E IN SICILIA.

Rinnovati gli organismi del Fondo di Previdenza complementare “Telemaco” dei lavoratori delle Telecomunicazioni. I risultati hanno premiato le liste della Uilcom, che a Palermo hanno guadagnato 413 voti. 233 invece per Slc-Cgil, 221 per Fistel-Cisl e 77 per Ugl. A livello regionale la Uilcom ha confermato il successo con 483 voti. Per Slc invece 283 voti, 332 per Fistel e 304 per Ugl. E il segretario regionale della Uilcom, Giuseppe Tumminia, ha commentato: “Questo risultato ci carica di maggiore responsabilità. Rappresenteremo al meglio le aspettative di tanti lavoratori che fanno parte di un settore strategico per l’economia occupazionale del Paese”.

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ALLEVATORI: sit-in dei dipendenti ARAS a Palermo

Scioperano domani i dipendenti dell’associazione regionale allevatori della Sicilia che terranno, a partire dalle 9.30, un sit-in davanti alla sede di via Principe Belmonte. L’iniziativa e’ di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil che chiedono il superamento della gestione commissariale dell’Aras; l’applicazione dell’accordo di febbraio che prevedeva il pagamento degli arretrati e la presentazione di un piano di rilancio dell’associazione; il rispetto dell’impegno dell’assessorato a concludere la verifica delle attivita’ del 2010 con la conseguente erogazione dei finanziamenti previsti nel bilancio della Regione. I sindacati chiedono all’assessore alle Risorse agricole un incontro per affrontare questi temi, che riguardano peraltro un comparto sul quale il governo nazionale sta tagliando, “scaricando i costi sulle regioni- sostengono Flai, Flai e Uila – mettendo a rischio i posti di lavoro e il futuro dell’intero sistema”. (AGI) Mrg

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Accordo quadro detassazione

Aumentare la produttività dei lavoratori e, contestualmente, riconoscerne lo sforzo attraverso un minor peso delle tasse sul salario. Questo il duplice risultato che Cgil Cisl Uil e Confindustria hanno portato a casa siglando l’accordo sulla “detassazione”, uno strumento che consentirà alle imprese associate a Confindustria di applicare per il periodo di imposta 2011 la tassazione ridotta al 10% sulle voci retributive corrisposte in relazione agli incrementi di produttività.

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Lampedusa al collasso. Occupato il Municipio. Rischio emergenza sanitaria

Non c’è spazio, le condizioni igieniche sono precarie, e ora a Lampedusa c’è anche il problema della scarsità del cibo per gli immigrati: Lampedusa accoglienza, la società che per contratto gestisce l’arrivo dei migranti nell’isola, distribuisce 4.200 pasti al giorno. Al momento ci sono 6.200 immigrati, dunque 2.000 persone non mangiano. A denunciarlo in conferenza stampa è stato il sindaco di Lampedusa, Dino De Rubeis.

Questa mattina per l’esasperazione alcuni abitanti avevano occupato l’aula del consiglio comunale e hanno affisso striscioni di contestazione al governo, chiedendo il trasferimento in altri posti dei 5 mila migranti presenti nell’isola: «Non è razzismo, ma sopravvivenza», c’è scritto in un grande manifesto sopra la tribuna del consiglio comunale. In un altro si legge «State distruggendo il nostro futuro», mentre in uno striscione all’ingresso del municipio è disegnato un barcone con la scritta: «Governo» e poi «Arriverà?».

Secondo il coordinatore dell’ufficio della Regione sull’isola, Gianmaria Sparma, se domani non arriveranno le navi promesse dal governo, c’è un serio rischio per la tenuta dell’ordine pubblico. Intanto, l’ultimo conteggio degli immigrati è, come si diceva, di circa 6.200, di cui 1.500 ancora ospitati nel centro di prima accoglienza di contrada Imbriacola, 450 nella ex base Loran, 420 nelle strutture messe a disposizione dalla Chiesa e il resto, circa 4.000 mila, nella stazione marittima. Per oggi sono stati confermati tre voli che dovrebbero permettere il trasferimento in altre strutture di accoglienza di 350 persone.

A Lampedusa la protesta dei residenti articoli correlati Bossi sull’emergenza immigrati a Lampedusa: «Al Nord? Meglio riportarli a casa loro» L’accoglienza non sa far di conto In arrivo mercoledì a Lampedusa sei navi per trasferire 10mila immigrati Vedi tutti » Il ministro Fazio: «Situazione sanitaria realmente preccupante» Il problema più grave resta la situazione igienico-sanitaria sull’isola: oggi il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, l’ha definita «realmente preoccupante», aggiungendo che risentirà gli ispettori per fare il punto della situazione e che un momento importante per discutere di questi problemi ci sarà il 13 aprile, quando a Roma si svolgerà un vertice internazionale sull’immigrazione a cui parteciperanno l’Oms, la Commissione europea e i ministri della salute dei paesi coinvolti.

A dire che «è necessario svuotare Lampedusa immediatamente, trasferendo gli immigrati presenti, o la situazione sanitaria sull’isola, a brevissimo, potrebbe non essere più sotto controllo» è il responsabile scientifico della sede siciliana dell’Istituto per la salute delle popolazioni migranti (Inmp), Tullio Prestileo, uno degli ispettori giunti ieri sera a Lampedusa per un monitoraggio della situazione nell’isola. Prestileo, incaricato dall’assessore alla Sanità della Regione Sicilia, ha affermato che a Lampedusa si sta determinando in queste ore una «situazione complessa, con un equilibrio precario». Al momento, ha aggiunto l’ispettore Inmp, «non ci sono segni di epidemie, ma se non si procede a “svuotare” l’isola immediatamente, la situazione sanitaria potrebbe a breve non essere più sotto controllo».

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Sicilia e-Servizi: Fondi e assunzioni per la SPA mangiasoldi

È un carrozzone che l’Ars vuole chiudere. Ma a Sicilia e-Servizi, la società finita nell’occhio del ciclone per i software milionari pagati dalla Regione e per le operazioni poco trasparenti con il personale, la giunta Lombardo dà il via libera a 250 assunzioni e al riconoscimento di crediti per 63 milioni di euro, in parte nemmeno fatturati. E aprendo inoltre le porte a nuovi affidamenti alla controllata.

Ed è subito bagarre: il Pdl propone la mozione di sfiducia all’assessore all’Economia Gaetano Armao. “Armao ha scritto l’ordine del giorno, votato dall’Ars, che impegnava il governo a bloccare gli affidamenti a Sicilia e-Servizi e a chiudere la società, invece in giunta calpesta la volontà del parlamento”, attacca Innocenzo Leontini, capogruppo del Pdl, che tira in ballo anche il capogruppo del Pd, Antonello Cracolici “con il quale sulla questione e-Servizi c’era stato un accordo politico chiaro in aula”. Secca la difesa dell’assessore: “La delibera sarà resa operativa solo previo parere delle commissioni Bilancio e Affari istituzionali dell’Ars, occorre comunque sbloccare i progetti già affidati e che servono alla Regione, come il sistema per i controlli sugli accessi negli assessorati”, dice Armao. Di certo il governo Lombardo ha preso atto della proposta di accordo con il socio privato di Sicilia e-Servizi, e cioè Sicilia e-Servizi Venture (a sua volta di proprietà di Engineering ingegneria informatica spa).

L’accordo prevede il via libera al cosiddetto “ripopolamento”, con 250 assunzioni in Sicilia e-Servizi. In azienda circola già una lista di persone da assumere nella società regionale tra quelle che lavorano, o hanno lavorato, per e-Servizi Venture.

Ed è una lista zeppa di parenti di politici: da Giuseppe D’Orsi, figlio del presidente della Provincia di Agrigento, a Giuseppe Storniolo, figlio della responsabile del cerimoniale della presidenza della Regione, a Giovanni Di Stefano, ex segretario dei giovani dell’Mpa e Vincenzo Lo Monte, fratello di Carmelo, deputato dell’Mpa. O, ancora, Nicola Barbalace, consigliere comunale del Pd a Messina, Deborah Civello, cognata del parlamentare del Pdl Francesco Scoma, Maria D’Aì, figlia del sindaco di Misilmeri (Pid) e Filippo Fraccone, consigliere comunale a Palermo passato dall’Udc all’Mpa. Ma l’assessore Armao assicura: “La selezione sarà fatta attraverso evidenza pubblica, non ci saranno corsie preferenziali per nessuno”.

Nell’atto d’accordo proposto in giunta dal ragioniere generale Vincenzo Emanuele e da Emanuele Spampinato per Sicilia e-Servizi, la Regione s’impegna poi a versare i 63 milioni di euro di crediti vantati dalla società, anche se “in relazione a tale crediti sono state emesse fatture per il limitato importo di 38,4 milioni”. Ma c’è di più: la Regione anticipa anche 35 milioni che invece dovrebbe versare a Sicilia e-Servizi il socio privato. “La Regione ha già finanziato questi crediti con progetti affidati a e-Servizi, tutto è stato vistato dalla Corte dei conti, adesso si sbloccano le somme nel tentativo di far lavorare a pieno regime la società su vecchi progetti”, dice Armao. L’opposizione annuncia una mozione di sfiducia ad Armao e un esposto alla Corte dei conti.

“Non capiamo perché una società regionale deve assumere 250 persone se in questi anni il socio privato ha avuto 150 milioni di euro per formare personale del settore”, dice il deputato Fabio Mancuso. “Armao sta calpestando le prerogative dell’Ars – dice il capogruppo del Pdl, Innocenzo Leontini – Abbiamo votato un ordine del giorno scritto dallo stesso Armao che impegnava il governo a sospendere gli affidamenti a Sicilia e-Servizi e ad avviare le procedure per chiudere la società. Invece in giunta fa esattamente l’opposto e garantisce perfino i crediti del socio privato: deve dimettersi subito”.

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Biglietti Amat gratis per andare al Caf della Uil Palermo

Quest’anno compilare la dichiarazione dei redditi sarà senza dubbio più facile.
Lo assicura il Caf della Uil Palermo che, per la prima volta, ha deciso di rimborsare il biglietto dell’Amat a tutti quei cittadini che si recheranno al centro di via Ximenes 9 per ricevere assistenza fiscale.
Ma c’è di più: sarà omaggiato anche il ticket per fare ritorno a casa. “I nostri uffici si trovano in una zona molto trafficata e per questo difficile da raggiungere in auto, soprattutto per gli anziani. Per questo abbiamo pensato di incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici”, dice Fabio Mannoia, presidente del Centro servizi Uil Palermo, che aggiunge: “Omaggiando il biglietto del bus vogliamo contribuire alla riduzione dell’inquinamento e migliorare la qualità di vita dei cittadini”. Il modello 730 deve essere presentato entro il prossimo 31 maggio.